AL TEATRO COMUNALE DI NOVOLI IN SCENA IL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO
“LA FABBRICA DEGLI STRONZI” di Maniaci D’amore e Kronoteatro; “IL BAMBINO E LA FORMICA” di Fontemaggiore.
Sabato 4 e domenica 5 marzo nel Teatro Comunale di Novoli proseguono gli appuntamenti delle rassegne “Per un teatro umano” e “Ci vuole un fiore – Famiglie a teatro” inserite nel progetto Teatri del nord Salento.
Il week end prenderà il via sabato 4 (ore 20:45 – ingresso 10/8 euro – prevendite su vivaticket.it – info e prenotazioni 3208607996 – 3403129308 – 3290474358) con “La Fabbrica degli stronzi”, incontro sorprendente tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro, diverse ma accomunate da uno sguardo impietoso sul reale, che ci porta in un mondo isterico, meschino, fatto esclusivamente di vittime.
Lo spettacolo con Tommaso Bianco, Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e Maurizio Sguotti è il secondo appuntamento di “Per un teatro umano”. «Riconoscersi nelle vite degli altri, di quei personaggi che abitano la scena, attraversare le loro vite e fare nostre le loro emozioni: solitudine, dolore, scoperta, assenza, gioia, divertimento», si legge nell’introduzione alla stagione promossa da Factory Compagnia Transadriatica e Comune di Novoli con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con BlaBlaBla nell’ambito dell’articolato progetto Teatri del Nord Salento.
“La Fabbrica degli stronzi” parte attorno alla salma di una donna. I tre figli devono lavarla, truccarla e vestirla prima del funerale. Mentre la preparano ripercorrono piccoli episodi significativi della vita familiare. Si tratta di eventi neutri ma sempre vissuti come terribili abusi, alibi perfetti per continuare una vita senza responsabilità. Per questi personaggi la colpa di ogni loro sofferenza, frustrazione e sventura è sempre attribuita a qualcun altro: crudeltà dell’altro sesso, la ferocia dei bulli, il duro mondo del lavoro. Ma soprattutto, lei: la madre. A partire da alcune letture fondamentali, tra cui “Critica della vittima” di Daniele Giglioli e “La società senza dolore” di Byung-chul Han, lo spettacolo esplora, con livido umorismo e qualche baluginio di tenerezza, il paradigma vittimario così radicato oggi nella psicanalisi, nei media, nella famiglia, nel nostro modo di abitare il mondo
Lo stile sospeso, surreale, dei Maniaci d’Amore si sposa così, con quello abrasivo, amaro, di Kronoteatro, in un lavoro originale che esplora il gusto tutto contemporaneo di riconoscersi non in chi agisce ma in chi subisce, la gara popolare a chi sente di bruciare di più nell’inferno che sono gli altri.
“Per un teatro umano” ospiterà “Il malato immaginario” della compagnia fiorentina Catalyst (sabato 11 marzo), “Alé!” di Maria Cassi e Leonardo Brizzi (sabato 25 marzo), “Doppelganger” della Compagnia Abbondanza Bertoni, Premio Ubu come Miglior spettacolo di danza 2021 (sabato 1 aprile), “Manù e Michè – Il segreto del principe” della compagnia Teatro Pirata (sabato 15 aprile) e “Don Chisciotte” di Stivalaccio Teatro (sabato 22 aprile).
Domenica 5 marzo (ore 17:30 – ingresso 8 euro | ridotto 6 euro | info e prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308) con “Il bambino e la formica” della compagnia perugina Fontemaggiore continua “Ci vuole un fiore – Famiglie a teatro”. Lo spettacolo di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto con Giulia Zeetti, Andrea Volpi, muppets e supervisione ai movimenti scenici di Marco Lucci, composizioni musicali e suono di Gianfranco De Franco, dramaturg Giuseppe Albert Montalto (età consigliata dai 5 anni) sarà preceduto da un laboratorio a cura di BlaBlaBla. Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole perché lavora nel Formicaio, una miniera del Congo. Un giorno, durante il lavoro, una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi incontra Undici, una formica burbera, ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì. Inizia così un viaggio verso l’alto e verso la conoscenza di sé stessi, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere. Questa favola, ha due morali. Una, sottesa, è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse minerarie per l’avanzamento tecnologico e l’iperproduttività ai fini del profitto, genera morte. L’altra, più esplicita, è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c’è. Ci vuole un fiore proseguirà con “Pelle d’oca” (sabato 11 marzo ore 17:30 nella Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo di Guagnano) e “Oggi – Fuga a quattro mani per nonna e bambino” (domenica 12 marzo ore 17:30 al Teatro Comunale di Novoli) con Annalisa Arione e Dario de Falco; “Giovannin senza parole” del Teatro Crest con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi per la regia di Andrea Bettaglio (domenica 2 aprile ore 17:30 al Teatro Comunale di Novoli); “Papero Alfredo” di Simone Guerro e Daria Paoletta (domenica 16 aprile ore 17:30 al Teatro Comunale di Leverano).
Il progetto Teatri del nord Salento è promosso da Factory Compagnia Transadriatica in collaborazione con BlaBlaBla con il sostegno della Regione Puglia che coinvolge le amministrazioni comunali di Trepuzzi, Campi Salentina, Novoli, Guagnano e Leverano.
Info e prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308 – www.facebook.com/legamiteatridelnordsalento