ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI – Giovedì 04 Febbraio 2021
Quinta Settimana dell’Anno 2021
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 35 * giorni mancanti alla fine dell’anno 330
A Roma il sole sorge alle 07.19 e tramonta alle 17.29 (ora solare)
A Lecce il sole sorge alle 06.55 e tramonta alle 17.10 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Gilberto
OGGI È: Giornata mondiale del cancro
Si celebra il 4 febbraio ed é promossa dall’Unione internazionale contro il cancro (Uicc) e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La Giornata del World Cancer Day rappresenta un importante richiamo a riflettere su cosa ognuno può fare per combattere il cancro, dalle istituzioni agli esperti, dai pazienti ai cittadini, tutti fin dalla giovane età. È un invito a chiedersi come dobbiamo e possiamo sostenere la ricerca, come aiutare ed essere di aiuto a chi sta lottando, come informarsi in modo corretto e adottare stili di vita raccomandati.
I numeri del cancro
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro stima che un uomo su cinque e una donna su sei in tutto il mondo svilupperà il cancro nel corso della propria vita, con una mortalità di un caso su otto per gli uomini e di una caso su 11 nelle donne. Ciò equivale a circa 9,6 milioni di persone morte di cancro nel 2018.
Il costo economico totale del cancro è di 1,10 trilioni di dollari.
In Italia nel 2018, sono stati diagnosticati circa oltre 373 mila nuovi casi di tumore maligno.
Evitare di ammalarsi dipende anche da noi. Fondamentale per prevenire molti tipi di tumore è adottare stili di vita più salutari. Circa un terzo delle morti per cancro sono infatti dovute a cinque fattori di rischio, comportamentali e alimentari:
consumo di tabacco,
assunzione di bevande alcooliche,
alto indice di massa corporea,
ridotto consumo di frutta e verdura,
scarsa attività fisica.
Oggi la medicina permette inoltre di identificare molti tumori in una fase precoce, aumentando le possibilità di successo dei trattamenti. Per questo è fondamentale aderire ai programmi gratuiti di screening dei principali tipi di tumore, offerti dal Servizio sanitario nazionale.
ACCADDE OGGI: 2004 – Facebook rivoluziona i social network:
Volenti o nolenti tutti gli individui sono collegati tra loro da una catena infinita di relazioni, più o meno significative. Un concetto filosofico che un giovane studente di Harvard ha saputo trasformare nell’affare del secolo, rivoluzionando il mondo dei social network ed entrando nel quotidiano di milioni di persone.
Il diciannovenne Mark Zuckerberg, studente di informatica al secondo anno, è da sempre affascinato dalla mole di informazioni, immagini e dati personali raccolta negli annuari che alcuni atenei americani destinano ai propri iscritti per aiutarli a socializzare.
L’idea di trasporre questo patrimonio sul web si concretizza nel 2003 con il progetto Facemash, realizzato con migliaia di foto, copiate clandestinamente dalle aree protette della rete universitaria. Il sito resta attivo pochi giorni prima di essere chiuso per violazione di copyright e privacy, con Zuckerberg che la passa liscia evitando l’espulsione.
Nonostante l’insuccesso, le sue abilità informatiche vengono notate da tre colleghi di Harward, Cameron e Tyler Winklevoss e Divya Narendra, che gli chiedono supporto per sviluppare un servizio di rete sociale, HarvardConnection.com, riservato ai soli studenti della prestigiosa istituzione accademica.
Zuckerberg si rende disponibile ma covando dentro di sé l’intenzione di realizzare per conto suo il progetto. E così accade. Il 4 febbraio lancia thefacebook.com, messo a punto con la collaborazione di Andrew McCollum ed Eduardo Saverin.
Il nuovo sito permette ad ogni utente di crearsi un proprio profilo, con tanto di immagini e informazioni, e metterlo in contatto con quello di altri, creando una mappatura dei rapporti di connessione tra le persone, che è lo scopo ultimo di chi ha creato tutto questo e vuole trarne il massimo profitto.
Il nome, traducibile letteralmente in faccialibro, si rifà all’impostazione grafica del profilo, modellata su quella degli annuari accademici. L’idea è vincente e in poco tempo si diffonde in altri istituti di USA e Canada, tant’è che prima dell’estate viene fondata ufficialmente la corporation Facebook Inc.
L’anno dopo cambia il dominio assumendo la versione definitiva facebook.com. La corsa al successo inizia da qui e più passa il tempo, più aumenta la sua portata. L’exploit si verifica tra settembre 2006 e settembre 2007, arco di tempo nel quale FB passa dal 60° al 7° posto nella classifica dei siti più visitati al mondo (stima Alexa).
Il 2006 è anche l’anno dell’introduzione del News-feed, un aggregatore che visualizza nella home di ogni profilo gli aggiornamenti degli amici insieme ai propri: dalla pubblicazione di una foto al cambio di stato nella “situazione sentimentale”. Qui insorgono i primi grattacapi con la privacy e i gestori sono costretti a inserire delle funzioni che consentono di scegliere cosa condividere e con chi.
Numeri alla mano, Zuckerberg è consapevole di avere tra le mani una gallina dalle uova d’oro, da sfruttare soprattutto con gli spazi pubblicitari, e per ottimizzare i ricavi lancia nel 2007 Beacon, strutturato per tracciare l’attività degli utenti su siti esterni convenzionati, con particolare riguardo agli acquisti online, per consentire così pubblicità mirate. Ma due anni dopo viene sospeso di fronte all’accusa di violare la privacy, sollevata dagli utenti nel frattempo riunitisi in una class action.
Piccoli incidenti di percorso che non intaccano il valore dell’impresa. Lo testimonia il prezzo corrisposto dalla Microsoft per l’acquisto nel 2007 dell’1,6% della società: 240 milioni di dollari! Seguono l’esempio altri investitori prestigiosi, tra cui società e istituti finanziari internazionali, che contribuiscono a quantificare il valore di FB, calcolato sui 50 miliardi di dollari nel 2011.
Di fronte a questo scenario, i fratelli Winklevoss e Narendra sentono di esser stati doppiamente defraudati da Zuckerberg e nel 2008 decidono di fargli causa per furto di proprietà intellettuale, ottenendo come risarcimento 65 milioni di dollari (a fronte dei 600 richiesti).
Negli anni a seguire il traffico del sito aumenta in maniera esponenziale, fino a toccare nell’ottobre 2012 la soglia del miliardo circa di utenti attivi, divenendo il secondo sito più visitato al mondo dopo Google. A giugno 2013 Alexa annuncia lo storico sorpasso ai danni del gigante di Mountain View. Nel giugno 2018 gli utenti attivi mensilmente sono 2,3 miliardi.
L’altra sfida lanciata a Google, nel gennaio 2013, è il Graph Search: un vero e proprio motore di ricerca che agisce non sul web, ma all’interno della rete sociale recuperando post e immagini legate ai contatti.
Amato o odiato, come il suo fondatore, Facebook è presente nella quotidianità di gran parte del pianeta e, forte delle 100 lingue in cui è disponibile, rappresenta uno dei mezzi di comunicazione più utilizzato da giovani e adulti. Un fenomeno sociale di portata eccezionale su cui si sono accesi i riflettori della tv e del cinema, producendo tra gli altri un film nel 2010, The Social Network, diretto da David Fincher.
NACQUERO OGGI:
1900 – Jacques Prevert – poeta
1932 – Bruno Maggioni – biblista e docente italiano
1984 – Mauricio Pinilla – ex calciatore
LA FRASE CELEBRE (Aforisma):
Sì, ve l’ho già detto, qui a Parigi prima impiccano un uomo e poi gli fanno il processo. (Molière)
PROVERBIO DEL GIORNO:
Febbraio il sole in ogni ombraio.
DOODLE DI GOOGLE: Almeida Garrett:
Almeida Garrett, nome d’arte di João Baptista da Silva Leitão, è considerato in Portogallo una sorta di vate, per il suo profondo impegno nella crescita democratica del Paese in tutt’uno con gli indubbi meriti letterari. Il suo sostegno alla rivoluzione liberale lo portò a scontrarsi con i vari regimi dispotici e a subire due volte l’esilio in Inghilterra
Da qui, con opere come Adozina e Catão, inaugurò il romanticismo letterario portoghese di cui produsse l’espressione più alta con il capolavoro Frei Luís de Sousa. Alla malinconica ispirazione della poesia di Garrett si richiama il doodle locale (visibile in Portogallo) che Google ha pubblicato nel 2011, a 202 anni dalla nascita dello scrittore.