ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI: Giovedì 09 Settembre 2021
Trentaseiesima Settimana dell’Anno 2021
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 252* giorni mancanti alla fine dell’anno 113
A Roma il sole sorge alle 05.45 e tramonta alle 18.29 (ora solare)
A Lecce il sole sorge alle 5.38 e tramonta alle 18.13 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Sergio
ACCADDE OGGI: 1501 – Michelangelo inizia a lavorare al David:
In questa data Michelangelo Buonarroti iniziò a lavorare per la prima volta al blocco di marmo da cui trasse fuori il celebre David, destinato a diventare l’ideale perfetto di bellezza maschile nell’arte.
Commissionata dalla corporazione Arte della Lana e dagli Operai del Duomo di Firenze, l’opera doveva rappresentare, nelle intenzioni di questi ultimi, un’immagine diversa dell’eroe biblico, rispetto all’iconografia tradizionale. Un’opera monumentale che doveva scrivere un nuovo corso della scultura e in generale dell’arte universali.
Michelangelo aveva davanti a sé il prodotto di due tentativi falliti da Agostino di Duccio e da Bernardo Rossellino, rispettivamente nel 1463 e nel 1476. Un blocco marmoreo di enormi dimensioni, in parte modificato e in alcuni punti molto fragile, da trasformare in una figura possente e al tempo stesso slanciata.
Tre anni di duro e quotidiano lavoro, difeso gelosamente dagli sguardi dei curiosi, portarono a un risultato che, parafrasando il Vasari, tolse «il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero».
L’iniziale destinazione della statua, all’esterno della zona absidale della cattedrale di Santa Maria del Fiore, fu accantonata per la monumentalità dell’opera, che si scelse di collocare a lato dell’ingresso principale di Palazzo Vecchio.
Nel tempo l’opera è stata oggetto di diversi danneggiamenti, il più grave nel 1527 con la frantumazione del braccio sinistro (di cui sono ancora visibili i segni), il più recente nel 1991 con la rottura dell’alluce del piede sinistro.
Oggi il David è conservato alla Galleria dell’Accademia di Firenze, mentre dal 1910 in piazza della Signoria è presente una copia fedele.
L’EVENTO SPORTIVO:
- 1973 – A Belgrado i primi Mondiali di nuoto:
A Belgrado si è conclusa la prima edizione dei campionati mondiali di nuoto. Si sono svolte 37 gare di nuoto, tuffi, pallanuoto e nuoto sincronizzato. L’Italia ha conquistato 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo.
I due campioni del mondo sono Klaus Dibiasi, nei tuffi dalla piattaforma da 10 metri, e Novella Calligaris, prima negli 800 metri. L’atleta italiana fissa anche il record mondiale con il tempo di 8’52″97, che è rimasto tale fino al 5 gennaio 1974, quando è stato migliorato di 2″87.
Quarant’anni dopo la Calligaris, la statunitense Katie Ledecky, in occasione dei Mondiali 2013, l’ha fissato a 8’13″86. Negli anni successivi l’ha migliorato altre quattro volte, portandolo a 8’04″79 a Rio 2016.
- 1999 – Il Setterosa per la terza volta campione d’Europa:
Nella città toscana di Prato si sono svolti gli ottavi campionati europei di pallanuoto femminile, con la partecipazione di otto squadre.
L’Italia ha battuto in semifinale l’Ungheria, per 6 a 5, e in finale l’Olanda, per 9 a 8, dopo due supplementari. Per il “setterosa” è stato il terzo titolo continentale consecutivo.
Nelle edizioni successive la Nazionale femminile si esprimerà sempre ad altissimi livelli (e non solo in campo europeo), conquistando altri due primi posti (2003 e 2012), due secondi (2001 e 2006), un terzo (2016) e un quarto posto (2014).
NACQUERO OGGI:
1918 – Oscar Luigi Scalfaro
1963 – Roberto Donadoni
LA FRASE CELEBRE (Aforisma):
Errare è umano; dar la colpa a un altro ancora di più. (A. Bloch)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Se piove per San Gorgonio, tutto l’ottobre è un demonio.
I DOODLE DI GOOGLE: Lo scrittore Ivan Kotlyarevsky:
Nel 2009, con un doodle locale, Google ricorda la nascita di Ivan Kotlyarevsky, scrittore, poeta e commediografo ucraino, considerato il padre della moderna letteratura ucraina. Kotlyarevsky nacque nel 1769 a Poltava (nell’Ucraina centrale) e morì nel novembre del 1838. È sua la prima opera interamente scritta in ucraino (lingua osteggiata dall’allora autorità della Russia Imperiale): pubblicato a Pietroburgo nel 1798 e strutturata in sei parti, l’Eneida è una parodia del poema epico Eneide di Virgilio. L’intero poema esprime il mondo spirituale del popolo ucraino.