ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI: Domenica 10 Ottobre 2021
Quarantesima Settimana dell’Anno 2021
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 283 * giorni mancanti alla fine dell’anno 82
A Roma il sole sorge alle 06.18 e tramonta alle 17.36 ora solare)
A Lecce il sole sorge alle 6.05 e tramonta alle 17.27 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Daniele
OGGI È: Giornata mondiale contro la pena di morte
Dal 2003, ogni 10 ottobre, la Coalizione mondiale contro la pena di morte invita le Ong, le reti, gli attivisti e le organizzazioni abolizioniste in tutto il mondo a mobilitarsi contro questa pratica crudele e disumana.
La prima Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, si tenne nel 2003. L’evento venne lanciato dalla Coalizione Mondiale Contro la Pena di Morte, che riunisce organizzazioni non governative internazionali, ordini degli avvocati, sindacati e governi locali di tutto il mondo. Istituita dalle organizzazioni che parteciparono al Primo Congresso Internazionale contro la pena di morte (Strasburgo, 2001), la Coalizione vuole incoraggiare l’istituzione di coalizioni nazionali, l’organizzazione di iniziative comuni e il coordinamento degli sforzi internazionali per sensibilizzare gli stati che ancora mantengono la pena di morte.
ACCADDE OGGI: 1906 – Primo Nobel a un italiano:
«non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica».
Con questa motivazione, nel 1906, l’Accademia svedese assegnò il “Premio Nobel per la Letteratura” a Giosuè Carducci.
Il poeta, originario del lucchese (nacque a Valdicastello, frazione del comune di Pietrasanta) fu il primo italiano a vedersi attribuito il prestigioso riconoscimento istituito nel 1901. A Carducci, che si spegnerà quattro mesi dopo, venne innanzitutto reso merito della preziosa opera di critica letteraria e di erudizione, che influenzerà generazioni di scrittori e insegnanti.
Dalle Rime Nuove alle Odi Barbare la sua poesia fu sempre improntata alla massima purezza e solennità di stile, in ciò rinverdendo l’eredità dei classici greci e latini e della lirica rinascimentale.
La sua fu anche letteratura di impegno e di contestazione politica per il tradimento degli ideali risorgimentali. Eletto al Senato nel 1890, si batté soprattutto in favore degli insegnanti e per il ruolo centrale della scuola nella società italiana.
Il Nobel per la Letteratura è stato assegnato altre cinque volte all’Italia: Grazia Deledda (nel 1926, prima e unica donna italiana a riceverlo), Luigi Pirandello (1934), Salvatore Quasimodo (1959), Eugenio Montale (1975) e Dario Fo (1997).
L’EVENTO SPORTIVO: 2010 – L’Italvolley è quarto ai Mondiali:
Dopo aver vinto tre mondiali consecutivi (90, 94, 98), la Nazionale italiana di pallavolo non sale sul podio per la terza volta. Ai due quinti posti del 2002 e del 2006, è seguito il quarto posto di questi XVII Mondiali organizzati in Italia, in dieci diverse località (tra le quali Ancona, Catania, Firenze).
Gli azzurri, infatti, hanno perso per 3-1 contro la Serbia nella finale per il terzo posto. Il titolo iridato è stato vinto dal Brasile, terzo successo consecutivo, che ha battuto in finale per 3-0 la Nazionale cubana.
Nei successivi Mondiali in Polonia, nel settembre 2014, l’Italia si classifica al 13° posto, posizione migliore solo del deludente piazzamento del 1982, quattordicesimo, dopo l’argento del 1978. Nell’edizione 2018 in Italia e Bulgaria, l’Italvolley ferma la sua corsa al quinto posto.
NACQUERO OGGI:
1813 – Giuseppe Verdi
1945 – Edoardo Reja (ex Lecce)
1964 – Antonio Albanese
1977 – Alberto Cisolla
LA FRASE CELEBRE (Aforisma):
So che è un segreto perché lo sento sussurrare dappertutto (William Congreve)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Ogni grano ha la sua semola
I DOODLE DI GOOGLE: Giuseppe Verdi:
Un altro doodle tutto italiano! Nel 2009 con un doodle locale, Google commemora la nascita del celebre compositore italiano nato, appunto, il 10 ottobre (nel 1813). Nell’immagine oltre ad essere rappresentati elementi che ricordano le sue opere (come lo spartito o il violino), troviamo lo stesso Giuseppe Verdi raffigurato così come è impresso nella memoria di molti (con cappello, sciarpa, baffi e barba bianca).