ALMANACCO DEL GIORNO
ALMANACCO DI OGGI: venerdì 11 febbraio 2022
Sesta Settimana dell’Anno 2022
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 42 * giorni mancanti alla fine dell’anno 323
A Roma il sole sorge alle 07.11 e tramonta alle 17.38 (ora solare)
A Lecce il sole sorge alle 6.51 e tramonta alle 17.32 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: Beata Vergine Maria di Lourdes
OGGI È:
- Giornata mondiale del malato
La Giornata mondiale del malato è un giorno di festa della Chiesa cattolica romana. Fu istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II. A partire dal 11 febbraio 1993, si celebra ogni anno la commemorazione della Madonna di Lourdes], per tutti i credenti cerca di essere “un momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza”. A papa Giovanni Paolo II era stato diagnosticato la malattia di Parkinson già nel 1991, la sua condizione di malato è stata divulgata solo più tardi, ed è significativo che abbia deciso di creare una Giornata mondiale del malato, un solo anno dopo la diagnosi. Il papa aveva scritto molto sul tema della sofferenza e credeva che era molto più di un processo salvifica e redentrice per mezzo di Cristo, come ha indicato nella sua lettera apostolica Salvifici Doloris. La festa di Lourdes è stata scelta perché molti pellegrini e visitatori a Lourdes hanno riferito di essere stati guariti per intercessione della Beata Vergine. Il pontefice era anche appassionato del santuario di Harissa (Libano). Nel 2005, la Giornata mondiale del malato ha avuto un significato speciale perché era l’anno Giovanni Paolo II è morto da una sepsi. Molte persone si erano radunate intorno a lui mentre stava morendo. Nel 2013, papa Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni nel corso di questo giorno di festa, e ha citato la sua salute in declino come la ragione del suo gesto.
- Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza
In questa giornata si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. La scienza è un campo dominato dagli uomini: secondo i dati delle Nazioni Unite, nel mondo meno del 30% dei ricercatori in ambito scientifico sono donne.
Fin da piccole, le donne non sono incoraggiate a intraprendere carriere che riguardano i campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM). Nonostante la discriminazione di genere e la mancanza di riconoscimento da parte della comunità scientifica, ci sono tantissimi esempi di donne che hanno contribuito al progresso scientifico, e di donne che oggi, tutti i giorni, danno il proprio contributo alla scienza per migliorare la comprensione del mondo che ci circonda.
ACCADDE OGGI: 1929 – Firmati i Patti Lateranensi:
«La Santa Sede e l’Italia hanno riconosciuto la convenienza di eliminare ogni ragione di dissidio fra loro esistente con l’addivenire ad una sistemazione definitiva dei reciproci rapporti». Con questa premessa si aprono i Patti dei Lateranensi che, dopo sessant’anni di gelo tra le due sponde del Tevere, diedero una soluzione alla cosiddetta questione romana, aprendone un’altra altrettanto annosa.
Conclusa l’impresa unitaria, nella primavera del 1861 Cavour aprì ufficialmente la “questione romana”, proclamando Roma capitale del Regno, quando la stessa si trovava ancora sotto la giurisdizione papale. Dieci anni dopo, riconquistata la città, il governo Lanza trovò la soluzione nella Legge delle Guarentigie (maggio 1871). Con essa il Pontefice, all’epoca Pio IX, diventava suddito dello Stato Italiano, conservando tuttavia una serie di privilegi rispetto agli altri cittadini. Il Papa non accettò la soluzione unilaterale e in segno di protesta sia lui che i suoi successori non varcarono mai la soglia delle mura vaticane.
I rapporti vennero ristabiliti quasi sessant’anni dopo, in piena epoca fascista. Dopo i vani tentativi di conciliazione nel corso dei pontificati di Leone XIII e Pio X, i primi segnali distensivi si ebbero con Benedetto XV che alimentò la partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana, sostenendo nel 1919 la formazione del Partito Popolare Italiano (dalle cui ceneri nacque nel ’42 la DC). Sul versante opposto Giolitti apriva a una nuova stagione di rapporti, attraverso la politica delle «due parallele» e rimarcando l’autonomia di Stato e Chiesa nei rispettivi ambiti.
L’avvento della dittatura fascista mise in allarme la Santa Sede preoccupata di perdere la propria secolare autonomia. Di qui, nell’estate del 1926, si avviarono delle trattative condotte per l’Italia dal consigliere di Stato Domenico Barone e per la Chiesa dall’avvocato Francesco Pacelli. Nelle ultime fasi, agli stessi subentrarono rispettivamente il capo del governo Benito Mussolini e il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Gasparri.
A questi ultimi spettò di formare l’accordo dell’11 febbraio, nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano. Il trattato (ratificato con la legge 810 del 27 maggio 1929) riconosceva innanzitutto la personalità giuridica internazionale dello Stato della Città del Vaticano, mentre quest’ultimo riconosceva il Regno d’Italia e Roma quale sua capitale.
Tra i punti salienti, venivano regolati gli effetti civili del matrimonio religioso e stanziati circa un miliardo di lire, a titolo di risarcimento per i danni subiti con la perdita del potere temporale del Papa. I punti più controversi, che rispetto alle Guarentigie segnavano un regresso nella tutela della libertà religiosa, riguardavano l’indicazione del cattolicesimo quale religione di Stato e l’obbligatorietà dell’insegnamento della dottrina cristiana nelle scuole medie ed elementari.
Pur tra il dissenso delle correnti laiche dell’Assemblea Costituente, i Patti vennero assorbiti all’interno della Costituzione del 1948, nello specifico con l’articolo 7. Tuttavia fu avvertita a più riprese l’esigenza di modificare l’accordo, nei punti ritenuti palesemente incompatibili con i principi della Costituzione repubblicana.
Istanze raccolte più tardi nel nuovo Concordato del 1984, sottoscritto dal presidente del Consiglio Bettino Craxi e dal segretario di Stato Agostino Casaroli. Con esso da un lato si eliminavano i punti più controversi (il riconoscimento di “religione di stato” e l’insegnamento obbligatorio cambiato in facoltativo); dall’altro si facevano importanti concessioni alla Chiesa, tra cui il finanziamento attraverso il meccanismo dell’otto per mille e il diritto a istituire scuole di ogni ordine e grado.
NACQUERO OGGI:
1967 – Ciro Ferrara
1969 – Jennifer Aniston
1982 – Christian Maggio (ex Lecce)
LA FRASE CELEBRE (Aforisma):
Chi meglio spiega ed applica ai casi umani la legge di Dio, è vostro capo legittimo: amatelo e seguitelo. (G. Mazzini)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Febbraio viene colle tempeste e se ne va con il sole.
I DOODLE DI GOOGLE: May Ziade e la Rinascita Araba:
La poetessa palestinese May Ziade fu una dei principali rappresentanti della cosiddetta Rinascita Araba (in arabo Nahda), grande stagione di riformismo politico e di fioritura culturale che, dalla seconda metà del XIX secolo ai primi anni del XX, interessò tutti i paesi di lingua araba, in particolare l’Egitto. In quel clima, Ziade si fece portavoce, attraverso i suoi scritti giornalistici e letterari, delle rivendicazioni sociali delle donne.
È ricordata ancora oggi come una pioniera del femminismo nel mondo arabo e per la fitta corrispondenza avuta con il celebre scrittore libanese Khalin Gibran. Google nel 2012 le ha dedicato un doodle (visibile in Egitto e in altri paesi di lingua araba) in occasione del 126° anniversario della sua nascita.