ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di oggi: mercoledì 23 novembre 2022
Quarantasettesima settimana dell’Anno 2022
Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 327 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 38
A Roma il sole sorge alle 7.08 tramonta alle 16.44 (ora solare)
A Lecce il sole sorge alle 6.41 tramonta alle 16.26 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Clemente
ACCADDE OGGI – anno 1980 – L’Irpinia sconvolta dal sisma:
Sono da poco passate le 19,30 quando una scossa di magnitudo 6.9 sconvolge l’area dell’Appennino Meridionale tra la Campania e la Basilicata. Novanta interminabili secondi che radono al suolo interi paesi dell’Irpinia, portando morte e distruzione per un’area di 17mila chilometri quadrati, compresa tra le province di Avellino, Potenza e Salerno.
Uno scenario apocalittico che resta ignoto alle prime notizie dell’agenzie di stampa rilanciate dai tg, dove si parla genericamente di una scossa di terremoto in Campania, evidenziando la difficoltà di avere notizie più dettagliate, per via dei collegamenti interrotti con le zone colpite.
Solo nella notte s’inizia a prendere coscienza della tragedia che si sta materializzando e del caos che regna nella macchina dei soccorsi, attivati con colpevole ritardo; come se non bastasse, il sistema dei trasporti è in tilt, per le reazioni di panico della popolazione riversatasi nelle principali arterie stradali. Fuori uso anche la circolazione ferroviaria: l’Italia è di fatto tagliata in due!
L’evento sismico è di portata straordinaria al punto che è stato avvertito in tutta la Penisola, Lombardia e isole escluse; secondo l’istituto di sismologia di Belgrado, dall’epicentro (individuato tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania) si è sprigionata una potenza pari a 35 milioni di tonnellate di esplosivo.
Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, si reca di persona sul luogo del sisma, per rendersi conto delle conseguenze prodotte: dal suo elicottero osserva un mare di macerie che si estende per chilometri, lì dove prima sorgevano case, scuole, chiese ed edifici pubblici. Un paesaggio spettrale rotto dalle urla di madri che chiamano i figli e dalle comunicazioni tra i soccorritori alla disperata ricerca di sopravvissuti.
L’escalation del numero di vittime viene vissuta attraverso i titoli del quotidiano Il Mattino: da “Un minuto di terrore. I morti sono centinaia” al disperato “Fate presto”. Il bilancio finale consegna un bollettino di guerra: 2.914 morti, 280.000 sfollati e 8.848 feriti.
La comunità che paga il prezzo di sangue più alto è quella di Sant’Angelo dei Lombardi: 482 vittime e il 90% del tessuto urbano raso al suolo. Un paese sparito d’un colpo come tanti altri.
In questo momento di disperazione l’Italia intera farà sentire il proprio sostegno: centinaia di volontari accorrono da ogni parte gettando le basi della futura Protezione Civile, che da questo evento e dal sisma del Friuli (1976) inizia a prendere forma, sotto la guida del commissario Giuseppe Zamberletti.
Dalla primavera del 1981 partirà la ricostruzione, ma un altro amaro capitolo si aprirà per la storia di queste terre e della nazione tutta: la pioggia di miliardi di vecchie lire, versata dalle casse dello Stato, sarà intercettata dalla meschina volontà di speculazione di un’ampia parte della politica, in combutta con la criminalità organizzata locale.
Ciò comporterà l’aumento spropositato dei comuni danneggiati dal sisma, disperdendo le risorse che in alcune zone non si tradurranno in alcun intervento concreto di recupero. Uno scempio denunciato dallo stesso presidente Pertini in uno storico messaggio alla televisione. Stime del 2013 della Regione Campania calcolano in 4 miliardi la cifra necessaria al completamento della ricostruzione.
NACQUERO OGGI:
anno 1941 – Franco Nero (Francesco Sparanero)
anno 1975 – Daniele Orsato
LA FRASE CELEBRE (Aforisma)
Il “buon tempo andato”… il tempo è sempre buono quando è andato. (George Gordon Byron)
IL PROVERBIO DEL GIORNO:
Ne uccide più la lingua che la spada.
I DOODLE DI GOOGLE: Manuel de Falla:
Il 134° anniversario della nascita di Manuel de Falla, noto compositore spagnolo, non è passato inosservato su Google: il doodle locale del 23 novembre 2010, visibile in Spagna ed Andorra, ha ritratto l’artista originario di Cadice, in mezzo a dei pentagrammi.
La produzione di de Falla si lega a quella nota corrente musicale che prese ispirazione e nome dall’impressionismo pittorico, trasferendo dai colori alle note i contorni sfumati e le atmosfere oniriche. Genio ispiratore dell’impressionismo musicale fu Claude Debussy che de Falla incontrò nel lungo soggiorno a Parigi, dove iniziò a comporre balletti per la celebre compagnia Ballets Russes.