ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Mercoledì 18 gennaio 2017
Terza settimana dell’anno
Giorni dall’inizio dell’anno: 18 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 347
A Roma il sole sorge alle 07.33 e tramonta alle 17:07 (ora solare)
Lecce il sole sorge alle 07.13 e tramonta alle 16:57 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA
Santa Liberata
ACCADDE OGGI
1919 – Conferenza di Parigi: A due mesi dalla conclusione della Prima guerra mondiale, s’inaugurò con la Conferenza di Parigi una serie di trattati destinati a dare un nuovo assetto geopolitico all’Europa, con conseguenze che, pochi anni dopo, alimentarono la nascita delle dittature nazifasciste fino a scatenare il Secondo conflitto mondiale.
I lavori di Parigi, ospitati nella sala dell’orologio del Quai d’Orsay (dal 1853 sede del Ministero degli Esteri francese) furono presieduti dai paesi vincitori, ossia Francia, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti e Giappone. A dettare legge furono i primi quattro, rappresentati in quella sede dai rispettivi capi di governo – il presidente USA Thomas Woodrow Wilson, il primo ministro francese Georges Clemenceau, l’omologo britannico David Lloyd George e il presidente del consiglio italiano Vittorio Emanuele Orlando – e dai ministri degli esteri.
Dalle trattative furono escluse: la Russia, impegnata in una sanguinosa guerra civile tra i rossi bolscevichi, che avevano preso il potere con la Rivoluzione d’Ottobre, e i bianchi “filozaristi”, sostenuti dalle potenze occidentali; i paesi vinti, coinvolti solo nella firma dei vari protocolli di pace. I destini del mondo, comunque di una larga parte di esso, erano affidati alle decisioni di Francia, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti.
Fin dalle prime battute, prese il sopravvento la “linea dura” dei padroni di casa, intenzionati a dare un severa lezione alla Germania e a ridimensionarne fortemente l’autorità sui popoli dell’Europa centro-orientale, riuniti per oltre mezzo secolo sotto le insegne dell’Impero austro-ungarico. Contrario a questa linea il presidente Wilson che, nei suoi celebri Quattordici punti, auspicava l’avvento di una nuova era di democrazia, imperniata sui principi dell’autodecisione dei popoli e del rispetto delle nazionalità.
Anche la Gran Bretagna si dimostrò scettica sulla linea dura, manifestando le proprie preoccupazioni nel Memorandum di Fontainbleau, dove si rimarcava la necessità di costruire «una pace perpetua, non una pace che durasse trent’anni». In tale ottica, l’adozione di misure punitive rischiava di creare le premesse per futuri rigurgiti nazionalisti alimentati dal desiderio di vendicarsi dei torti subiti.
Alla fine prevalse l’orientamento francese di attribuire ai tedeschi tutte le responsabilità della guerra appena conclusa. Conclusioni che, con il successivo Trattato di Versailles (giugno 1919), si tradussero nell’annientamento militare ed economico della Germania, costretta a subire pesanti clausole. Dall’ex Impero austro-ungarico nacquero quattro Stati indipendenti: Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia (fino al 1929 noto come Regno di Serbi, Croati, Sloveni). Le colonie, invece, furono spartite tra le potenze vincitrici attraverso un sistema di mandati regolato dalla Società delle Nazioni.
Quest’ultimo organismo, la cui istituzione (con sede a Ginevra) fu stabilita durante la Conferenza di Parigi e formalizzata con il Trattato di Versailles, si dimostrò inadatto a tenere fede al delicato compito assegnatogli, cioè di risolvere pacificamente i contrasti tra gli Stati. L’uscita di scena degli USA e la mancanza di risposte concrete contro gli Stati che contravvenivano ai suoi principi, lo fecero apparire uno mero strumento di potere nelle mani di Francia e Gran Bretagna.
Il peso politico dell’Italia a Parigi e nei successivi trattati fu marginale e le richieste avanzate, in quanto paese vincitore, furono accolte in minima parte. Dei territori della Dalmazia, rivendicati dal governo Orlando, riuscì a ottenere la città di Zara, l’isola di Làgosta e l’arcipelago di Pelagosa (Trattato di Rapallo, novembre 1920), lasciando il resto della regione al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
Con il Trattato di Saint-Germain (settembre 1919), strappò all’Austria l’Alto Adige, l’Istria, l’intera Venezia Giulia, la Dalmazia settentrionale e il diritto di chiedere maggiori concessioni sul fronte coloniale.
NACQUERO OGGI
1950 – Dino Meneghin – ex basket
1955 – Kevin Costner – attore
1985 – Riccardo Montolivo – calciatore
FRASE CELEBRE
Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell’uomo è la sua rovina. (Siracide)
IL PROVERBIO
Gennaio ovaio.
IL SEGNO ZODIACALE
Capricorno – Dal 22/12 al 20/01
Personalità
Riflessivo, razionale e prudente, crede solo a ciò che vede, tutto il resto è vana ed inutile speculazione. Solitario per vocazione, rifugge la vita mondana e mira soltanto a conseguire risultati concreti, che raggiunge facilmente, grazie al suo spirito pratico. Le avventure intellettuali lo affascinano. Detesta sperperare il denaro, perché conosce i sacrifici necessari per guadagnarlo, ed è quindi prudente nelle spese come negli investimenti.
Amore
Quando “capitola” e si abbandona ai sentimenti, il suo affetto è profondo e duraturo, anche se è spinto da un impulso incontrollabile a vivere tutte le situazioni affettive in posizione di assoluto predominio o controllo. Come gli piace corteggiare? In genere, passa per un individuo distaccato e calcolatore, mentre per lui è solo questione di prudenza, non vuole sbagliare! E quando corteggia lo fa con estrema discrezione, ma con tanta tenacia. La strada che conduce al suo cuore è impervia come un sentiero di montagna, bisogna avere la pazienza di entrare gradualmente nella sua vita, diventando una presenza fissa, ma nello stesso tempo, facendo attenzione a non invadere la sua sfera privata. È necessario dimostrargli una stima profonda e costante, e lasciare che da solo scopra i valori che la persona che lo corteggia possiede.
Lavoro
Nel lavoro profonde tutte le sue energie, e non sono poche, il suo impegno e le sue capacità razionali ed organizzative. Il risultato che si prefigge è sempre ambizioso: raggiungere una posizione importante da cui esercitare tutta la sua autorità e gestire il lavoro suo e altrui senza dover mai rendere conto a nessuno. Di solito i suoi sforzi vengono coronati dal successo, perché è un perfezionista nato ed è anche molto critico nei confronti di se stesso, così come degli altri. Tale comportamento renderà forse difficile la collaborazione con i colleghi, ma lui se ne infischia, tirando dritto per la sua strada e non curandosi dei commenti altrui.
Salute
La sua resistenza fisica è eccezionale e normalmente gode di ottima salute fino a tarda età. Quando gli capita di ammalarsi, non si lascia andare, ma combatte la malattia con
tutta la sua energia. Poiché il segno corrisponde alle ossa e alle articolazioni in generale, va soggetto ad artrosi, artriti e reumatismi e, dopo i cinquant’anni, all’osteoporosi. Per star bene in salute dovrà alleggerire il “peso” delle sue responsabilità. Il suo sale cellulare è il fosfato di calcio che utilizza l’albumina contenuta nei cibi per agevolare lo sviluppo e la conservazione delle ossa.
I DOODLE DI GOOGLE
Havoc in Heaven: Non c’è bambino in Cina che non abbia seguito almeno una volta le avventure del Re scimmia, protagonista di Havoc in Heaven, pluripremiato film prodotto dai fratelli Wan. Ispirata a uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese, Viaggio in Occidente (pubblicato verso la fine del 1500), la pellicola vede come protagonista Sun Wukong, alias il Re scimmia, potente mago che si ribella all’imperatore di Giada per entrare in paradiso.
Nel 2012, in occasione dell’anniversario della nascita di Laiming e Guchan (i più noti tra i quattro fratelli Wan), Google ha dedicato al loro capolavoro un originalissimo doodle interattivo, visibile localmente in Giappone, Taiwan, Australia, Cina e Hong Kong.
In esso compare il Re scimmia insieme a cinque oggetti legati ad altrettanti episodi del film: la pesca rubata nel giardino degli dei; la ruota cui il mago dà fuoco con la forza del pensiero; la pagoda, una delle forme che può assumere conservando sempre la coda; il bastone fatato; la sacca senza fondo dove può nascondere di tutto.