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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi: venerdì 26 maggio 2023

Ventunesima settimana dell’Anno 2023

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 146 * Giorni mancanti alla fine dell’anno 219

A Roma il sole sorge alle 5.40 * tramonta alle 20.34 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 5.21 * tramonta alle 19.07 (ora solare)

 

OGGI SI FESTEGGIA: San Filippo Neri     

 

ACCADDE OGGI: anno 1897 – Bram Stoker pubblica il romanzo Dracula: 

«Il volto aquilino; il naso sottile con una gobba pronunciata e narici stranamente arcuate; le folte sopracciglia, quasi si congiungevano sul naso, e i ciuffi parevano arricciarsi tanto erano abbondanti. La bocca, per quel che si scorgeva sotto i folti baffi, era rigida e con un profilo quasi crudele. I denti bianchi e stranamente aguzzi, sporgevano dalle labbra, il colore acceso rivelava una vitalità stupefacente per un uomo dei suoi anni. Le orecchie erano pallide, appuntite; il mento ampio e forte, le guance sode anche se scavate. Tutto il suo volto era soffuso d’un incredibile pallore».

Una descrizione che non lascia dubbi sull’identità del personaggio e sulla sua natura sinistra, che per la prima volta acquisì dignità letteraria grazie a Bram Stoker, scrittore irlandese di fine Ottocento. In realtà di “vampiri” se ne trovavano tracce già nelle culture delle antiche civiltà, come quella mesopotamica, ebraica e greca, seppur con nomi diversi e con sembianze di demoni e spiriti infernali.

Il termine proprio, derivato dal serbo vampir (da cui l’inglese vampire, riportato dall’Oxford English Dictionary a partire dal 1734), comparve verso la fine del XVIII secolo, sulla scia di un riscoperto gusto dell’orrido da parte degli autori romantici, come Goethe e Lord Byron. La patria per eccellenza di queste creature venne individuata nell’Europa dell’Est, ricca di architetture gotiche e di leggende che alimentavano la superstizione del popolo.

A quelle credenze cominciò a interessarsi l’irlandese, che nella Londra “vittoriana” alternava all’attività di giornalista quella di scrittore. A parlargli di quelle terre e in particolare della Transilvania fu il professore ungherese Arminius Vambéry, che gli raccontò la storia del principe Vlad III di Valacchia (regione a sud della Transilvania), noto con l’appellativo di “Draculea” (tradotto come “figlio del dragone”, con riferimento al padre Vlad II, membro dell’Ordine del Dragone).

Passato alla storia per i suoi sadici metodi di tortura, il principe finì col prendere delle connotazioni immaginarie nella tradizione locale, alimentate dal doppio significato della parola rumena drac (traducibile anche come “demonio”), e con l’essere identificato nel “figlio del demonio”. Stoker guardò a quella figura, arricchendola di elementi ripresi da altre mitologie, in particolare quelle balcanica e nordica. Ne nacque un personaggio, il Conte Dracula, le cui origini abbracciavano una serie di etnie, dai Celti agli Unni, temute per secoli dai popoli del Mediterraneo.

Altra fonte d’ispirazione la trovò in articoli di giornali su un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1892, nella cittadina di Exter (New England). La morte di una ragazza 19enne scatenò la fervida immaginazione dei suoi concittadini, sia per gli strani sintomi, pallore e inappetenza, sia per il fatto che a poca distanza morirono allo stesso modo madre, sorella e fratello. Per la gente era un chiaro caso di vampirismo, per la medicina non poteva che trattarsi di tubercolosi.

Lo scrittore costruì il romanzo come una raccolta di pagine di diario scritte dai protagonisti della vicenda. Dal giovane avvocato inglese Jonathan Harker, che si reca in Transilvania per definire l’acquisto di una casa londinese da parte del Conte Dracula, alla sua fidanzata Mina Murray, oggetto del desiderio del vampiro che in lei rivede la moglie morta, fino al professore olandese Abraham Van Helsing, scienziato e filosofo che crede nell’esistenza del soprannaturale.

Fatto circolare tra gli amici tra il 1890 e il 1893 e successivamente modificato, il libro venne messo in vendita a Londra, il 26 maggio del 1897. Adattata per il teatro dallo stesso autore, l’opera ispirò negli anni numerosi adattamenti cinematografici, partendo dal film muto Nosferatu il vampiro (1922), capolavoro del cinema espressionista firmato dal tedesco Friedrich Wilhelm Murnau, fino ai più recenti Dracula di Bram Stoker (tre premi Oscar nel 1993) e Van Helsing (2004), diretti rispettivamente da Francis Ford Coppola e Stephen Sommers.

 

EVENTO SPORTIVO: anno 1923 – Prima edizione della 24 ore di Le Mans:

La 24 Ore di Le Mans è una celebre gara automobilistica di durata che si corre al Circuit de la Sarthe, nei pressi di Le Mans, in Francia. Organizzata dall’Automobile Club de l’Ouest (ACO), è la gara più importante del Campionato del Mondo Endurance FIA.

La prima gara si è svolta il 26 e il 27 maggio 1923 e si è disputata nel mese di giugno con cadenza annuale, fuorché nel 1936 (per ragioni economiche) e dal 1940 al 1948 (per la Seconda guerra mondiale).

La competizione inizia alle 16.00 del sabato per terminare alla stessa ora della domenica, si disputa su un tracciato semi-permanente della lunghezza di oltre 13 chilometri, utilizzando per buona parte strade aperte alla normale circolazione nel resto dell’anno.

I primi vincitori sono i francesi André Lagache e René Léonard a bordo di una Chenard & Walcker Sport, con una velocità media di 92 km/h (nel 2010 la velocità media dei vincitori sarà di oltre 225 km/h). L’italiano che ha vinto più edizioni, ben cinque, è Emanuele Pirro (2000, 2001, 2002, 2006 e 2007). La Porsche è invece il costruttore con più vittorie (19), seguita con 13 dall’Audi, che le ha ottenute tutte nel Terzo millennio.

In questa gara è avvenuto il più grave incidente della storia dell’automobilismo: nel 1955 una Mercedes ha urtato il retro di una Austin-Healey, finendo catapultata in alto e schiantandosi sulla folla. Sono morti il pilota e 83 spettatori, oltre 120 i feriti.

 

NACQUERO OGGI:

anno 1924 – Mike Buongiorno (+2009)

anno 1977 – Luca

 

LA FRASE CELEBRE (Aforisma):

La speranza è un sogno fatto da svegli. (Aristotele)

 

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Quando piove per San Filippo il povero non ha bisogno del ricco.

 

I DOODLE DI GOOGLE: Rafael Escalona:

Poesia e musica sono andate a braccetto lungo la carriera artistica di Rafael Escalona, celebrato nella sua amata Colombia come musicista, cantante e poeta trovatore. Al suono inconfondibile della fisarmonica ha interpretato la migliore tradizione del vallenato, genere musicale folkloristico, di derivazione caraibica, cui è dedicato anche un popolare festival che si tiene verso la fine di aprile nella città di Valledupar.

Amico dello scrittore Gabriel García Márquez (che gli ha dedicato un racconto), ne ha avuto in comune il ruolo di custode delle memorie e dei costumi della sua regione, la Magdalena. Tra i suoi cavalli di battaglia c’è il brano La casa en el aire, cui Google si è ispirato nel doodle locale (visibile in Colombia), che gli ha dedicato nel 2012, a 85 anni dalla nascita.

luciani.2006@libero.it

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