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ALMANACCO DEL GIORNO

ALMANACCO DEL GIORNO

Almanacco di oggi sabato 22 giugno 2024

Venticinquesima settimana dell’anno 2024

Giorni trascorsi dall’inizio dell’anno 174 giorni rimasti per la fine dell’anno 192

A Roma il sole sorge alle 4.34 * tramonta alle 19.50 (ora solare)

A Lecce il sole sorge alle 4.16 * tramonta alle 19.22 (ora solare)

OGGI SI FESTEGGIA: San Paolino da Nola  

OGGI È: Giornata Mondiale della Foresta Pluviale    

Il 22 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Foresta Pluviale, un evento globale istituito per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza vitale delle foreste pluviali e per promuovere azioni concrete per la loro conservazione. Le foreste pluviali, con la loro straordinaria biodiversità e il loro ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio climatico del pianeta, rappresentano uno dei tesori naturali più preziosi e, al contempo, più minacciati della Terra.

L’importanza delle foreste pluviali

Le foreste pluviali coprono circa il 6% della superficie terrestre e ospitano più del 50% delle specie viventi del mondo. Questi ecosistemi complessi e ricchi sono vitali per molte ragioni:

Biodiversità: Le foreste pluviali sono il rifugio di milioni di specie di piante, animali e insetti, molte delle quali non si trovano in nessun’altra parte del mondo. Questa diversità biologica è essenziale per la salute degli ecosistemi e per il benessere umano.

Regolazione del clima: Le foreste pluviali giocano un ruolo fondamentale nella regolazione del clima globale. Agiscono come serbatoi di carbonio, assorbendo grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera e aiutando a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Risorse idriche: Questi ecosistemi contribuiscono al ciclo dell’acqua, influenzando le precipitazioni e mantenendo l’umidità atmosferica. Le foreste pluviali sono cruciali per la stabilità dei bacini idrografici e per la fornitura di acqua dolce a milioni di persone.

Cultura e sostentamento: Molte popolazioni indigene vivono nelle foreste pluviali e dipendono da esse per il loro sostentamento, cultura e identità. Queste comunità hanno sviluppato un’ampia conoscenza delle risorse forestali e delle pratiche sostenibili di utilizzo della terra.

Le minacce alle foreste pluviali

Nonostante la loro importanza, le foreste pluviali sono sotto costante minaccia a causa delle attività umane. La deforestazione, principalmente causata dall’agricoltura intensiva, dall’allevamento di bestiame, dall’estrazione mineraria e dall’urbanizzazione, sta distruggendo vaste aree di foresta ogni anno. L’incendio doloso e l’abbattimento illegale degli alberi aggravano ulteriormente il problema.

La perdita delle foreste pluviali non solo riduce la biodiversità e accelera il cambiamento climatico, ma ha anche impatti devastanti sulle comunità locali e sulle economie che dipendono da queste risorse.

Cosa possiamo fare

La Giornata Mondiale della Foresta Pluviale è un’opportunità per riflettere sulle azioni che possiamo intraprendere per proteggere questi ecosistemi vitali. Ecco alcune misure che possiamo adottare:

Promuovere la consapevolezza: Educare noi stessi e gli altri sull’importanza delle foreste pluviali e sulle minacce che affrontano è il primo passo per promuovere il cambiamento.

Sostenere le organizzazioni di conservazione: Donare a organizzazioni che lavorano per proteggere le foreste pluviali e sostenere le comunità indigene è un modo diretto per fare la differenza.

Consumo responsabile: Fare scelte di consumo consapevoli, come acquistare prodotti certificati sostenibili e ridurre il consumo di carne, può ridurre la pressione sulle foreste pluviali.

Partecipare a iniziative di riforestazione: Partecipare a programmi di riforestazione e sostenere progetti che mirano a ripristinare le aree deforestate può aiutare a recuperare gli ecosistemi degradati.

La Giornata Mondiale della Foresta Pluviale ci ricorda che la conservazione di questi ecosistemi non è solo una questione ambientale, ma anche una questione di giustizia sociale ed economica. Proteggere le foreste pluviali significa proteggere il nostro futuro, il clima del pianeta e la straordinaria diversità della vita sulla Terra. Ognuno di noi ha un ruolo da giocare in questa missione vitale. Facciamo in modo che le foreste pluviali continuino a prosperare per le generazioni future.

ACCADDE OGGI:

                anno 1927 – In vendita i primi Jukebox:

S’introduceva una moneta e si girava una manovella per selezionare un disco tra quelli esposti in una vetrina rettangolare. Così funzionavano i fonografi a moneta, antesignani dei jukebox moderni, che furono messi in commercio per la prima volta dalla Ami, un’azienda già nota per la produzione di pianoforti a gettoni, la cui diffusione aveva aperto la strada ai mitici “contenitori armonici” (traduzione letterale del termine).

Le prime versioni di jukebox erano in legno e contenevano 12 dischi a 78 giri.

I prodotti Ami si affermarono soprattutto in Europa mentre negli USA conquistarono il mercato marchi come Wurlitzer, Seeburg e Rock-Ola.

                anno 1983 – Scomparsa di Emanuela Orlandi:

Oggi sarebbe una donna adulta ma quando di lei si perse ogni traccia aveva soltanto 15 anni e frequentava il liceo scientifico. Emanuela Orlandi, cittadina vaticana e figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, fu vista l’ultima volta un pomeriggio di giugno, alla scuola di musica dove seguiva lezioni di canto corale e pianoforte.

Inchieste giornalistiche e giudiziarie, incrociatesi con altre vicende oscure legate ai rapporti tra Stato italiano e il Vaticano, non sono riuscite a fare piena luce sulla sua sparizione che rimane tra i grandi casi irrisolti della storia repubblicana.

A maggio 2013, papa Francesco si è rivolto alla mamma di Emanuela, facendo intendere che sua figlia non fosse più in vita. Alcune testimonianze raccolte dalla trasmissione Chi l’ha visto? porterebbero invece a un’altra verità; tuttavia, a maggio del 2016, la Cassazione sembra scrivere la parola fine alla vicenda giudiziaria, respingendo il ricorso della famiglia Orlandi presentato contro la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma.

A rinfocolare la polemica su presunte verità omesse dalle gerarchie vaticane sul destino di Emanuela è il film La verità sta in cielo, diretto da Roberto Faenza e uscito nelle sale ad ottobre 2016.
Nel 2023, a quarant’anni dalla scomparsa, per la prima volta il Vaticano (il nove gennaio) apre un’inchiesta e la Procura di Roma apre invece la terza inchiesta (15 maggio). Il Parlamento italiano istituisce, a fine marzo, una commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e anche di Mirella Gregori.

EVENTO SPORTIVO: anno 1986 – Per Maradona gol di mano e del secolo:

«un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con la mano de Dios» (un po’ con la testa di Maradona ed un altro po’ con la mano di Dio). Questa è l’ironica definizione di Diego Armando Maradona del suo famoso gol di mano, espressa nel dopo-partita di Argentina-Inghilterra (2-1), incontro valevole per i quarti di finale dei Mondiali di calcio di Messico ’86, giocato nello Stadio Azteca di Città del Messico.
Da cineteca poi il suo secondo gol, dopo una corsa di sessanta metri, scelto nel 2002 come gol del secolo in un mondiale.

Grazie a questa vittoria, l’Argentina continua il cammino verso la conquista della Coppa del Mondo FIFA, battendo in semifinale il Belgio e in finale la Germania.

NACUERO OGGI:

anno 1805 – Giuseppe Mazzini (+1872)

anno 1949 – Meryl Streep

anno 1966 – Massimiliano Ferretti

anno 1970 – Carmela Allucci

LA FRASE DEL GIORNO (Aforisma)

Siamo tutti viaggiatori nati. Abbiamo polvere di stelle nelle vene, cartine geografiche con strade d’argento negli occhi e istruzioni per viaggiare fino a Andromeda… (Fabrizio Caramagna)

IL PROVERBIO DEL GIORNO:

Un buon lavoratore val più di dieci pigri.

I DOODLE DI GOOGLE: Konrad Zuse e i computer:

Il computer è una di quelle invenzioni attribuite a diversi padri, ognuno indispensabile nel suo perfezionamento. Tra loro l’ingegnere tedesco Konrad Zuse occupa un posto di rilievo. Vissuto nella Germania di Weimar e del regime nazista, proprio in quegli anni bui mise a punto quello che oggi è indicato come il primo computer moderno: lo Z1 (1938), un calcolatore meccanico basato sul sistema binario.

L’intenzione di Zuse era di ottenere una macchina in grado di eseguire velocemente i complessi calcoli, alla base della progettazione di velivoli (il suo principale interesse professionale). Nel Dopoguerra perfezionò la sua invenzione, riuscendone a fare un prodotto commerciale di successo fino agli anni Settanta. All’ingegnere tedesco, di cui è ricorso il centenario nel 2010, Google ha dedicato un doodle locale (visibile in Germania).

luciani.2006@libero.it

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