ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Martedì 21 marzo 2017
Dodicesima settimana dell’anno
Giorni dall’inizio dell’anno: 80 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 285
A Roma il sole sorge alle 06.11 e tramonta alle 18:23 (ora solare)
Lecce il sole sorge alle 06.07 e tramonta alle 18:13 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Benedetto
ACCADDE OGGI: 1956 – Prima attrice italiana a ricevere l’Oscar
Il dramma di una moglie devota che dopo la morte del suo amato scopre di essere stata a lungo tradita e schernita dalla gente. È la protagonista del film La rosa tatuata che proiettò Anna Magnani tra i grandi di Hollywood.
Sul palcoscenico italiano nasceva una nuova stella che per la sua verve tipicamente romanesca, era ormai nota più con il soprannome di Nannarella che con il suo vero nome. Dopo gli esordi a teatro e con ruoli secondari sullo schermo, nel 1941 la Magnani ottenne i primi consensi grazie allo stesso De Sica, che la scelse come coprotagonista in Teresa Venerdì.
Il successo internazionale arrivò quattro anni dopo con la straordinaria interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista di Roberto Rossellini (che le fu compagno di vita per un periodo), Roma città aperta, per il quale ottenne il Nastro d’argento come “miglior attrice non protagonista”. Il ruolo principale in Bellissima (1951), del grande Luchino Visconti, le spalancò definitivamente le porte di Hollywood.
A pensare per primo a lei fu lo sceneggiatore Tennessee Williams, popolarissimo negli USA per il dramma teatrale Un tram chiamato desiderio, portato sullo schermo da Elia Kazan. Williams buttò giù la sceneggiatura di un film dal titolo “La rosa tatuata”, pensando alla star romana nel ruolo della protagonista. D’accordo con il regista Daniel Mann le proposero la parte e quest’ultima accettò, pur tra mille tentennamenti legati agli affetti familiari e al suo attaccamento alla quotidianità di Roma.
Iniziò le riprese nei panni di Serafina Delle Rose, giovane immigrata in America legata al marito Rosario, di professione camionista, da un rapporto di profonda devozione. La tragica morte dell’uomo segna il suo doloroso isolamento dal mondo esterno, in cui coinvolge anche la figlia e da cui si ridesta bruscamente quando viene a conoscenza della relazione extraconiugale del consorte. A quel punto decide di ritornare a vivere, aprendosi al corteggiamento di Alvaro (interpretato da Burt Lancaster), collega del marito.
Uscita nel 1955, la pellicola conquistò la platea statunitense e fece incetta di nomination (otto in tutto) all’edizione degli Oscar dell’anno seguente, portando a casa tre statuette: “miglior fotografia”, “miglior sceneggiatura” e “miglior attrice protagonista”. Un riconoscimento quest’ultimo che consacrò la Magnani tra i grandi del cinema di allora, vincendo la concorrenza di vere e proprie eroine nazionali, del calibro di Susan Hayward e Katharine Hepburn.
Avvertita al telefono della sua nomination, Nannarella, anti-diva per eccellenza, pensò subito a uno scherzo e non vi diede alcun peso, rinunciando a partecipare alla grande “notte di Los Angeles”. Quando un giornalista americano, alle cinque di mattina, le annunciò al telefono di essere entrata nella storia come prima attrice italiana a ricevere l’Oscar, non credette alle sue orecchie. Prese coscienza che era tutto vero solo quando Marisa Pavan, coprotagonista nel film, le portò la statuetta che aveva ritirato al posto suo.
Premiata per lo stesso ruolo con un Bafta, come attrice internazionale dell’anno, e con un Golden Globe, come migliore attrice in un film drammatico, la Magnani sfiorò la seconda statuetta quando fu scelta da De Sica come protagonista della Ciociara, parte che rifiutò e che venne poi affidata a Sofia Loren. Fu quest’ultima a vincere l’Oscar nel 1962 e ancora oggi lei e la Magnani sono le uniche attrici italiane insignite del prestigioso premio.
AVVENIMENTO SPORTIVO: 2010 – Basket, dopo 41 vittorie cade Siena
La Virtus Roma ha sconfitto per 93 a 85 i campioni di Siena che erano imbattuti da 41 partite, ovvero dal 1° marzo 2009 (quando la squadra di coach Pianigiani perse 63 a 67 a Bologna). I senesi sono comunque primi in classifica con 12 punti di vantaggio. Bravissimo Matteo Boniciolli, il tecnico romano, a preparare perfettamente il match, ma determinante è stata la grande prestazione di Giachetti, Datome e Vitali.
NACQUERO OGGI
1931 – Alda Merini – poetessa
1938 – Luigi Tenco – cantautore
1960 – Ayrton Senna – corridore F/1
1984 – Fernando Torres – calciatore
FRASE CELEBRE: Chi comanda il mare, guida la storia (Horathio Nelson)
IL PROVERBIO: Per san Benedetto la rondine sotto il tetto.
IL SEGNO ZODIACALE: Ariete – Dal 21/03 al 20/04
Personalità
Intrepido e fiero, la sua è una personalità attiva e dinamica. Spinge sempre a fondo, l’importante per lui è arrivare primo. La sua natura irrequieta è portata ad ogni genere di attività, dovrebbe evitare tutte quelle imprese troppo rischiose o azzardate. Ma per lui, coraggioso fino alla temerarietà, le mezze misure sono sconosciute, “o tutto o niente” è il suo motto, sa essere estremo, sia nell’entusiasmo che nell’indignazione.
Amore
Un incontro, un gesto sono sufficienti a fargli andare il cuore in gola. I suoi amori sono una serie di colpi di fulmine, di rotture e di riconciliazioni. I suoi sentimenti esplodono all’improvviso e incendiano tutto quello che incontrano. Seduce con passione ed è capace di qualsiasi prodezza per conquistarlo. Un simile comportamento lo espone a delusioni! Bisogna però sottolineare che il fuoco della sua passione con la stessa facilità con cui divampa, si spegne, ed egli, avventuroso per natura, rivolge altrove il suo sguardo e i suoi interessi. Se è lui ad essere corteggiato bisogna agire d’astuzia: chiedere i suoi preziosi consigli, poi sfuggirgli quel tanto che basta, ma in ogni caso la sincerità è un obbligo. Infine, come amerà il nostro Ariete nell’età matura? Sarà sempre così ardente e appassionato? O perderà un po’ del suo ardore? Non lo perderà, anzi continuerà ad adorare l’avventura romantica, il fascino della seduzione e l’eccitamento della conquista. E se subentra la gelosia? Come minimo ci si può aspettare una scenata memorabile, voleranno insulti e… suppellettili, lancerà accuse terribili, salvo poi pentirsene, senza tuttavia chiedere scusa.
Lavoro
Ad uno come lui a cui piace comandare, un lavoro da subalterno va decisamente stretto. L’Ariete è un capo e, come tale, è nato per dirigere, che sia poi un’azienda o un reggimento non fa grande differenza, l’importante è dare ordini, ed i suoi devono essere rispettati, altrimenti va su tutte le furie. Se non sarà capitano d’industria o generale d’armata, comunque, potrà scegliere di fare il libero professionista o qualsiasi altro lavoro in cui siano necessarie prontezza di spirito e intraprendenza. È inutile che tenti la strada dell’impiego fisso, le occupazioni noiose e programmate non fanno per lui, la sua abilità gli permette invece d’inventarsi i lavori dal nulla, perché è originale, ha grinta e coraggio da vendere. Se svolge un lavoro d’équipe, ha bisogno di collaboratori fidati sui quali poter contare in ogni momento, mentre se è alle dipendenze, non farà nulla per farsi benvolere dai colleghi, che non lo sopporteranno per i suoi modi sbrigativi e per la sua abilità nel mettersi in luce con i superiori. Un altro campo di stretta appartenenza a tale segno è quello dell’atletica e delle arti marziali. Lo studente Ariete non è proprio uno scolaro modello, meglio i campi da gioco, le palestre o l’organizzazione di feste e gruppetti musicali. Ciò non toglie che, quando si appassiona (come solo lui sa fare!) ad una materia o ad un singolo argomento di studio, riesce ad ottenere ottimi risultati. All’università gli saranno più congeniali le facoltà in cui si effettuano studi sperimentali specie in campo architettonico e in quello della chimica industriale.
Salute
Le parti del corpo collegate al suo segno sono: l’area della masticazione (specie l’arco dentario superiore), il sistema visivo, olfattivo, uditivo, l’area cervicale e facciale. Le sue patologie riguardano pertanto queste zone, e non è raro, ad esempio, sentirlo lamentarsi di emicranie, nevralgie o sinusiti. I suoi frequenti mal di testa sono in gran parte dovuti ad un’eccessiva tensione nervosa, legata alla sua aggressività e al suo mirare continuamente verso nuovi obiettivi. La sua grande vitalità lo porta costantemente a sopravvalutare le sue forze e quindi, più di qualsiasi altro segno, abusa della sua salute. Il fosfato di potassio è il suo sale cellulare, che restituisce una parte di quel vigore intellettuale che l’Ariete spende con tanta prodigalità