ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Giovedì 30 marzo 2017
Tredicesima settimana dell’anno
Giorni dall’inizio dell’anno: 89 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 276
A Roma il sole sorge alle 05.55 e tramonta alle 18:33 (ora solare)
Lecce il sole sorge alle 05.45 e tramonta alle 18:23 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: Sant’Amedeo
ACCADDE OGGI: 1791 – La Francia adotta il metro come unità di misura
«L’Assemblea Nazionale, considerando che per arrivare a stabilire l’uniformità dei pesi e delle misure […] è necessario fissare un’unità di misura naturale ed invariabile […] decreta che sia adottata la grandezza del quarto di meridiano terrestre come base del nuovo sistema di misure.»
Con quest’atto ufficiale, approvato il 30 marzo 1791, il governo rivoluzionario francese adottò ufficialmente come unità di lunghezza la decimilionesima parte del quarto di meridiano, dal polo Nord all’equatore. Il termine “metro” (dal greco metron, “misura”) fu acquisito successivamente, quando nel 1795 s’istituì il sistema metrico decimale.
Con quest’ultimo s’individuarono altre unità di misura fondamentali: il metro quadrato e quello cubo rispettivamente per le aree e per i volumi; il litro per le misure di liquidi ed il chilogrammo per il peso. Tutte le altre misure si ricavavano dividendo o moltiplicando per dieci le unità base, di qui la scelta del nome “metrico decimale”.
Esteso agli altri Paesi con la Convention du Mètre del 1875, che nel 1889 portò all’istituzione del Sistema internazionale di unità di misura, il sistema metrico decimale è utilizzato in tutto il mondo, ad eccezione di Stati Uniti, Liberia e Birmania.
Inizialmente regolato dalla lunghezza di una barra di platino-iridio, il valore standard del metro è misurato, dal 1983, sulla velocità della luce nel vuoto in 1/299 792 458 di secondo, dal momento che la velocità della luce nel vuoto è ritenuta la stessa ovunque.
NACQUERO OGGI
1945 – Eric Clapton – “l’uomo del blues”
1964 – Tracy Chapman – cantautrice folk
1986 – Sergio Ramos – calciatore
FRASE CELEBRE: Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito, quando non hai nulla nella borsa. (Siracide)
IL PROVERBIO: Marzo non ha un dì come l’altro
IL SEGNO ZODIACALE: ARIETE – Dal 21/03 al 20/04
Personalità
Intrepido e fiero, la sua è una personalità attiva e dinamica. Spinge sempre a fondo, l’importante per lui è arrivare primo. La sua natura irrequieta è portata ad ogni genere di attività, dovrebbe evitare tutte quelle imprese troppo rischiose o azzardate. Ma per lui, coraggioso fino alla temerarietà, le mezze misure sono sconosciute, “o tutto o niente” è il suo motto, sa essere estremo, sia nell’entusiasmo che nell’indignazione.
Amore
Un incontro, un gesto sono sufficienti a fargli andare il cuore in gola. I suoi amori sono una serie di colpi di fulmine, di rotture e di riconciliazioni. I suoi sentimenti esplodono all’improvviso e incendiano tutto quello che incontrano. Seduce con passione ed è capace di qualsiasi prodezza per conquistarlo. Un simile comportamento lo espone a delusioni! Bisogna però sottolineare che il fuoco della sua passione con la stessa facilità con cui divampa, si spegne, ed egli, avventuroso per natura, rivolge altrove il suo sguardo e i suoi interessi. Se è lui ad essere corteggiato bisogna agire d’astuzia: chiedere i suoi preziosi consigli, poi sfuggirgli quel tanto che basta, ma in ogni caso la sincerità è un obbligo. Infine, come amerà il nostro Ariete nell’età matura? Sarà sempre così ardente e appassionato? O perderà un po’ del suo ardore? Non lo perderà, anzi continuerà ad adorare l’avventura romantica, il fascino della seduzione e l’eccitamento della conquista. E se subentra la gelosia? Come minimo ci si può aspettare una scenata memorabile, voleranno insulti e… suppellettili, lancerà accuse terribili, salvo poi pentirsene, senza tuttavia chiedere scusa.
Lavoro
Ad uno come lui a cui piace comandare, un lavoro da subalterno va decisamente stretto. L’Ariete è un capo e, come tale, è nato per dirigere, che sia poi un’azienda o un reggimento non fa grande differenza, l’importante è dare ordini, ed i suoi devono essere rispettati, altrimenti va su tutte le furie. Se non sarà capitano d’industria o generale d’armata, comunque, potrà scegliere di fare il libero professionista o qualsiasi altro lavoro in cui siano necessarie prontezza di spirito e intraprendenza. È inutile che tenti la strada dell’impiego fisso, le occupazioni noiose e programmate non fanno per lui, la sua abilità gli permette invece d’inventarsi i lavori dal nulla, perché è originale, ha grinta e coraggio da vendere. Se svolge un lavoro d’équipe, ha bisogno di collaboratori fidati sui quali poter contare in ogni momento, mentre se è alle dipendenze, non farà nulla per farsi benvolere dai colleghi, che non lo sopporteranno per i suoi modi sbrigativi e per la sua abilità nel mettersi in luce con i superiori. Un altro campo di stretta appartenenza a tale segno è quello dell’atletica e delle arti marziali. Lo studente Ariete non è proprio uno scolaro modello, meglio i campi da gioco, le palestre o l’organizzazione di feste e gruppetti musicali. Ciò non toglie che, quando si appassiona (come solo lui sa fare!) ad una materia o ad un singolo argomento di studio, riesce ad ottenere ottimi risultati. All’università gli saranno più congeniali le facoltà in cui si effettuano studi sperimentali specie in campo architettonico e in quello della chimica industriale.
Salute
Le parti del corpo collegate al suo segno sono: l’area della masticazione (specie l’arco dentario superiore), il sistema visivo, olfattivo, uditivo, l’area cervicale e facciale. Le sue patologie riguardano pertanto queste zone, e non è raro, ad esempio, sentirlo lamentarsi di emicranie, nevralgie o sinusiti. I suoi frequenti mal di testa sono in gran parte dovuti ad un’eccessiva tensione nervosa, legata alla sua aggressività e al suo mirare continuamente verso nuovi obiettivi. La sua grande vitalità lo porta costantemente a sopravvalutare le sue forze e quindi, più di qualsiasi altro segno, abusa della sua salute. Il fosfato di potassio è il suo sale cellulare, che restituisce una parte di quel vigore intellettuale che l’Ariete spende con tanta prodigalità