ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Lunedì 24 aprile 2017
Diciassettesima settimana dell’anno
Giorni dall’inizio dell’anno: 114 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 251
A Roma il sole sorge alle 05.15 e tramonta alle 19:01 (ora solare)
Lecce il sole sorge alle 05.03 e tramonta alle 18:41 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Fedele
ACCADDE OGGI: 1821 – Manzoni inizia la stesura di Fermo e Lucia
Mentre la storia dei “grandi” si avviava a vivere l’«ultima ora dell’uom fatale», uno scrittore insofferente alle ingiustizie del suo tempo scelse di scrivere la storia degli umili, delle vittime degli eventi e delle decisioni dei potenti. Ne nacque un’opera epocale, che dischiuse un nuovo orizzonte alla lingua e alla letteratura italiane. Reduce dal clamore suscitato negli ambienti letterari con la prima tragedia Il Conte di Carmagnola (1819), in cui si evinceva la matura adesione al realismo romantico in contrapposizione ai canoni classici, Alessandro Manzoni reagì alla delusione per l’incarcerazione di molti amici, rifugiandosi nella sua villa di Brusuglio (oggi frazione di Cormano) ed immergendosi in numerose letture.
In particolare concentrò l’attenzione sull’Ivanhoe, romanzo a sfondo storico dello scozzese Walter Scott, sull’Historia patriae di Giuseppe Ripamonti e sulle opere politico-economiche di Melchiorre Gioia. In questa fase maturò l’idea di scrivere un romanzo che attraverso una scrupolosa aderenza alla ricostruzione storica, armonizzata con la finzione del racconto, veicolasse i valori in cui il Manzoni credeva.
Se dal volume di Scott Manzoni derivò una visione più moderna del romanzo, che unisse svago e approfondimento culturale, gli altri due gli consentirono di approfondire un periodo storico specifico, il Seicento, che si prestava quale metafora universale di società, sia per la ricchezza di fatti storici, sia per i mali sociali, come ignoranza e corruzione, da cui era attraversato.
Nell’ottica risorgimentale, inoltre, il Seicento veniva ad essere un esempio drammatico della dominazione straniera in Italia, soprattutto per il nord Italia. La scelta di prendere in considerazione il contesto lombardo si spiegava da un lato con l’intento di condannare la restaurazione del dominio austriaco, dall’altro con il profondo legame con i luoghi della sua infanzia. I luoghi del lecchese (oggi identificati nei quartieri Olate ed Acquate del comune di Lecco), distesi lungo le sponde del lago di Como, facevano da sfondo alla vicenda dei due innamorati che Manzoni iniziò a scrivere il 24 aprile del 1821, svelando nell’introduzione di aver attinto da un manoscritto anonimo (artificio letterario ripreso dall’Ivanhoe) del XVII secolo.
Interrotto per la stesura della seconda tragedia, l’Adelchi, il romanzo fu completato nel 1823 con il nome di Fermo e Lucia. Scontento del linguaggio, da lui stesso definito «un composto indigesto di frasi un po’ lombarde, un po’ toscane, un po’ francesi, un po’ anche latine», e della poca scorrevolezza della narrazione, decise di non pubblicarlo.
Sulla base della revisione operata dagli amici letterati, approntò una seconda versione che pubblicò nel 1827 con il titolo de I promessi sposi. Non ancora soddisfatto del registro linguistico, si predispose (come scrisse in una lettera) a «risciacquare i panni in Arno», ad adottare cioè quella parlata fiorentina che caratterizzò la terza e definitiva versione, edita tra il 1840 e il 1842.
Col tempo la prima versione, “Fermo e Lucia”, venne considerata sempre più come un’opera con un’esistenza propria rispetto alla versione più celebre.
AVVENIMENTO SPORTIVO: 1932 – La prima rovesciata nel calcio
Nel calcio spezzatino quasi ogni sera possiamo ammirare più volte, grazie ai numerosi replay, ogni prodezza o presunta tale dei calciatori del terzo millennio, senza dimenticare l’onnipresenza di internet. Oltre ottanta anni fa il calcio era invece nella fase iniziale.
I primi campionati nazionali e internazionali impegnavano non poco gli atleti, ancora non allenati come i campioni di oggi. Alcuni modi di colpire la palla (anch’essa assai lontana dall’attrezzo moderno) non erano stati ancora sperimentati. Così, secondo alcuni, un attaccante brasiliano di Rio de Janeiro, Leônidas da Silva il 24 aprile 1932 segnò colpendo in rovesciata, per la prima volta, il pallone.
NACQUERO OGGI
1971 – Stefania Rocca – attrice
1966 – Alessandro Costacurta – ex calciatore/commentatore televisivo
FRASE CELEBRE: La giovinezza è quel periodo della vita in cui un ragazzino sa tutto, tranne come guadagnarsi da vivere. (Carey Williams)
IL PROVERBIO: Aprile bagnato, contadino fortunato.
IL SEGNO ZODIACALE: TORO – dal 21/04 al 20/04
Personalità
Il suo gusto innato per il benessere e per le cose “buone” della vita lo predispone a curare l’arte del vivere, a godere delle piccole gioie quotidiane, piuttosto che a lanciarsi in imprese al di sopra delle sue forze e dei suoi mezzi. Resistente, perseverante, riflessivo ed equilibrato, lavora con scrupolo e serietà rispettando i suoi impegni e raggiungendo, quasi sempre, una buona solidità finanziaria. Ama il denaro, non per accumularlo, ma per spenderlo in tutto ciò che gli procura piacere
Amore
Un impegno serio, una situazione stabile e chiara in cui profondere tutto il suo affetto, ecco il concetto che ha dell’amore. La stabilità e la durata dei suoi rapporti sentimentali sono di fondamentale importanza, non tollera il passeggero e l’incerto. Non va alla ricerca dell’avventura che, il giorno seguente, considererebbe una “stupidaggine”. Una volta trovata l’anima gemella, quindi, la scelta è definitiva, anche perché detesta i cambiamenti e ha paura delle novità. La famiglia è pertanto il fulcro della sua esistenza, poiché soddisfa il suo bisogno di sicurezza.
Lavoro
Il Toro è un buon amministratore, sia che si occupi dei suoi affari, sia che lavori alle dipendenze altrui. Egli giunge al successo lentamente ma con sicurezza ed eccelle in professioni come quella di banchiere, consulente finanziario, impresario edile, commerciante, venditore e, grazie al suo amore per la terra, sarà anche un bravo agricoltore. Le sue qualità artistiche, inoltre, lo indirizzano verso il teatro, il cinema, la pittura e il bel canto, non è raro trovare negli appartenenti a questo segno, infatti, ottimi cantanti. Come collaboratore è insostituibile e, se lavora alle dipendenze, risulta essere un collaboratore veramente affidabile. Svolge qualsiasi professione con grande senso di responsabilità e chiarezza, e vuole sempre vedere dei risultati concreti nel suo operare. Se si facesse una statistica degli assenteisti, sicuramente fra i Toro non ce ne sarebbe neppure uno.
Salute
Le parti del corpo collegate al segno del Toro sono: l’area della gola, l’arco dentario inferiore, il sistema muscolare del collo, le prime vie respiratorie, le vertebre dell’area superiore, e l’area bronchiale superiore. Ne deriva che le patologie che accusa più di frequente comprendono tracheiti, faringiti, tonsilliti, disturbi alle corde vocali, artrosi cervicale, cattivo funzionamento della tiroide. Il suo sale cellulare è il solfato di sodio che regola la ritenzione d’acqua nell’organismo. Il Toro è un flemmatico e sa perfettamente che per star bene, ha bisogno di vivere evitando accuratamente qualunque tipo di eccessi, ecco perché arriva spesso fino a tarda età e senza troppi malanni.
I DOODLE DI GOOGLE: Gideon Sundback e la cerniera lampo
Il suo nome è legato a quel gesto che si compie quotidianamente e che ha “zip” come suono onomatopeico. Nato a Jönköping, città a sud della Svezia, Gideon Sundback completò i suoi studi in Germania laureandosi in ingegneria, per poi emigrare negli Usa in cerca di migliori opportunità professionali. Assunto come tecnico elettronico alla Universal Fastener Company di Hoboken, New Jersey, qui trovò l’ambiente ideale per dare sfogo alla sua indole ingegnosa. In pochi anni perfezionò la cerniera lampo, sviluppata dal collega americano Judson, garantendone la stabilità di chiusura attraverso un sistema tutt’oggi in uso: sostituì agli uncini e ai ganci, precedentemente utilizzati, due serie di piccoli dentelli, fissati su due strisce di stoffa; il passaggio di un cursore faceva sì che i dentelli s’intersecassero tra loro, assicurando una chiusura ottimale.
Insignito della medaglia d’oro dalla Reale Accademia Svedese di Scienze Ingegneristiche, Sundback è stato ricordato da Google nel 2012, per il 132° della sua nascita, con un doodle globale che riporta immancabilmente uno zip.