ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Martedì 25 aprile 2017
Diciassettesima settimana dell’anno
Giorni dall’inizio dell’anno: 115 * Giorni rimanenti alla fine dell’anno 250
A Roma il sole sorge alle 05.14 e tramonta alle 19:02 (ora solare)
Lecce il sole sorge alle 05.03 e tramonta alle 18:41 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Marco Evangelista
OGGI È: 1945 – Festa della Liberazione
Oggi ricorre l’anniversario della liberazione d’Italia, chiamata anche Festa della Liberazione o anniversario della Resistenza. È una giornata dedicata alla memoria, in cui si festeggia la fine dell’occupazione nazifascista, avvenuta il 25 aprile 1945, a conclusione della Seconda guerra mondiale.
Fu scelta questa data perché il 25 aprile del 1945 furono liberate le città di Milano e Torino ed a seguire le altre città italiane dopo venti anni di dittatura fascista. La data rappresenta, simbolicamente, l’inizio di un percorso che sfocerà nel referendum del 2 giugno 1946 per scegliere la futura forma di governo (tra monarchia e repubblica), la formazione della Repubblica e la stesura della Costituzione italiana.
Fu dichiarato, per la prima volta, giorno festivo nel 1946, con validità solo per quell’anno. Nel 1949 fu promulgata una legge che rese il 25 aprile a tutti gli effetti un giorno festivo. Molte città italiane ricordano questa data organizzando manifestazioni, cortei ed eventi.
ACCADDE OGGI: 1945 – Milano e Torino liberate dall’occupazione nazifascista
La liberazione di Milano e Torino segnò da un lato la fine di due anni di sacrifici umani e devastazioni, dall’altro l’inizio di un cammino di democrazia suggellato dalla nascita della Repubblica nel 1946.
La repressione nazista in risposta alle azioni partigiane aveva fatto registrare le pagine più truci dalla primavera del 1944, in particolare dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, toccando il culmine con la strage di Marzabotto (29 settembre). Nella memoria dei milanesi rimasero indelebili le numerose esecuzioni di ferrovieri e operai, consumate nell’estate dello stesso anno; su tutte quella del 10 agosto a piazzale Loreto con la fucilazione di 15 partigiani, i cui corpi vennero lasciati sul selciato per giorni.
A queste si erano aggiunte le distruzioni provocate dai bombardamenti alleati, uno dei quali, il 20 ottobre del ’44, colpì per sbaglio la scuola elementare “Francesco Crispi”, nel quartiere di Gorla, provocando la morte di 184 bambini e dei loro insegnanti. Il risentimento popolare, acuito dalla fame, era sul punto di esplodere e sempre più persone s’impegnavano in prima persona nella guerra contro l’occupante tedesco e contro la Repubblica di Salò formata dai fascisti.
Dopo il successo dell’offensiva alleata nella pianura padana, iniziata il 9 aprile, il giorno dopo il Partito Comunista diramò a tutte le organizzazioni locali l’ordine di scatenare l’attacco definitivo, con l’obiettivo di liberare i grandi centri prima dell’arrivo delle truppe alleate. La direttiva venne recepita dal CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, che riuniva i gruppi partigiani di ogni colore politico), che il 16 aprile diede il via all’insurrezione generale.
La prima azione interessò la città di Bologna estendendosi poi a Modena, Reggio Emilia e Parma. Ricacciati i tedeschi al di là del Po, l’offensiva puntò sul capoluogo lombardo e su quello piemontese. In entrambe, dalle prime ore del 24 aprile, scattarono le operazioni di sabotaggio e di occupazione delle caserme.
La mattina del 25, via radio, Sandro Pertini (futuro Presidente della Repubblica, 1978-85) diede l’ordine a operai e lavoratori di occupare fabbriche, negozi e scuole, inscenando uno sciopero generale nel tentativo di difendere quei luoghi dagli attacchi nemici: dalla FIAT Mirafiori di Torino alla Innocenti di Milano, sventolavano bandiere rosse con la sigla CLNAI. Lo stesso comitato si riunì presso il collegio dei salesiani di via Copernico, a Milano, per adottare tre decreti che segnarono gli ultimi sviluppi del conflitto.
Con il primo decreto il CLNAI nazionale e i comitati regionali assunsero tutti i poteri, civili e militari. Con il secondo si nominarono le commissioni di giustizia per la funzione inquirente, i tribunali di guerra e le corti d’assise popolari per quella giudicante. Nell’ultimo si stabilì che «i membri del governo fascista e i gerarchi del fascismo colpevoli di aver contribuito alla soppressione delle garanzie costituzionali, di aver distrutto le libertà popolari, creato il regime fascista, compromesso e tradito le sorti del paese e di averlo condotto all’attuale catastrofe, sono puniti con la pena di morte e nei casi meno gravi con l’ergastolo».
Mentre per le strade venivano distribuiti volantini per annunciare la Liberazione, la radio milanese, che prima trasmetteva il notiziario fascista, annunciò alle 22.05 che l’Alto Milanese era stato liberato dai patrioti italiani. Nelle stesse ore Benito Mussolini insieme alla compagna Clara Petacci si lanciò in una fuga disperata verso la Svizzera, travestito da soldato tedesco. Catturati a Dongo, entrambi vennero giustiziati il 28 aprile e i loro corpi esposti a piazzale Loreto (Milano), per tutta la giornata del 29 aprile.
Nella primavera dell’anno seguente, il governo provvisorio dichiarò “festa nazionale” il 25 aprile, soltanto per l’anno in corso. Con la legge n. 260 del maggio 1949, presentata da Alcide De Gasperi, divenne a tutti gli effetti un giorno festivo da dedicare al ricordo della lotta di Liberazione dal nazifascismo.
NACQUERO OGGI
1940 – Al Pacino – attore
1947 –Johan Cruijff – calciatore
1981 – Felipe Massa – corridore F/1
FRASE CELEBRE: Il dire è cosa diversa dal fare: bisogna considerare da una parte la predica e dall’altra il predicatore. (M. de Montaigne)
IL PROVERBIO: San Marco evangelista, maggio alla vista.
IL SEGNO ZODIACALE: TORO – dal 21/04 al 20/04
Personalità
Il suo gusto innato per il benessere e per le cose “buone” della vita lo predispone a curare l’arte del vivere, a godere delle piccole gioie quotidiane, piuttosto che a lanciarsi in imprese al di sopra delle sue forze e dei suoi mezzi. Resistente, perseverante, riflessivo ed equilibrato, lavora con scrupolo e serietà rispettando i suoi impegni e raggiungendo, quasi sempre, una buona solidità finanziaria. Ama il denaro, non per accumularlo, ma per spenderlo in tutto ciò che gli procura piacere
Amore
Un impegno serio, una situazione stabile e chiara in cui profondere tutto il suo affetto, ecco il concetto che ha dell’amore. La stabilità e la durata dei suoi rapporti sentimentali sono di fondamentale importanza, non tollera il passeggero e l’incerto. Non va alla ricerca dell’avventura che, il giorno seguente, considererebbe una “stupidaggine”. Una volta trovata l’anima gemella, quindi, la scelta è definitiva, anche perché detesta i cambiamenti e ha paura delle novità. La famiglia è pertanto il fulcro della sua esistenza, poiché soddisfa il suo bisogno di sicurezza.
Lavoro
Il Toro è un buon amministratore, sia che si occupi dei suoi affari, sia che lavori alle dipendenze altrui. Egli giunge al successo lentamente ma con sicurezza ed eccelle in professioni come quella di banchiere, consulente finanziario, impresario edile, commerciante, venditore e, grazie al suo amore per la terra, sarà anche un bravo agricoltore. Le sue qualità artistiche, inoltre, lo indirizzano verso il teatro, il cinema, la pittura e il bel canto, non è raro trovare negli appartenenti a questo segno, infatti, ottimi cantanti. Come collaboratore è insostituibile e, se lavora alle dipendenze, risulta essere un collaboratore veramente affidabile. Svolge qualsiasi professione con grande senso di responsabilità e chiarezza, e vuole sempre vedere dei risultati concreti nel suo operare. Se si facesse una statistica degli assenteisti, sicuramente fra i Toro non ce ne sarebbe neppure uno.
Salute
Le parti del corpo collegate al segno del Toro sono: l’area della gola, l’arco dentario inferiore, il sistema muscolare del collo, le prime vie respiratorie, le vertebre dell’area superiore, e l’area bronchiale superiore. Ne deriva che le patologie che accusa più di frequente comprendono tracheiti, faringiti, tonsilliti, disturbi alle corde vocali, artrosi cervicale, cattivo funzionamento della tiroide. Il suo sale cellulare è il solfato di sodio che regola la ritenzione d’acqua nell’organismo. Il Toro è un flemmatico e sa perfettamente che per star bene, ha bisogno di vivere evitando accuratamente qualunque tipo di eccessi, ecco perché arriva spesso fino a tarda età e senza troppi malanni.
I DOODLE DI GOOGLE: L’artista Karel Appel
L’arte come ribellione, anarchia di colori e forme, fu alla base del movimento pittorico CoBrA, di cui l’olandese Karel Appel fu cofondatore insieme con altri artisti europei. Formatosi all’Accademia reale di Arti Visive ad Amsterdam, Appel diede la prima mostra a 25 anni, prendendo spunto da grandi maestri del primo Novecento come Picasso e Matisse, e strizzando l’occhio alle nuove avanguardie, in particolare l’Art Brut (basata sul concetto di arte spontanea, senza pretese culturali e fuori dalle norme estetiche convenzionali) del francese Jean Dubuffet. La sua affermazione artistica avvenne nell’ambito del movimento CoBrA (nome formato con le iniziali delle città Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam, da cui provenivano gli artisti che vi aderirono), in cui si fondeva l’intensità emotiva degli espressionisti tedeschi con l’astrazione tipica del Cubismo sintetico e del Bauhaus. L’impronta dello stile di Appel rivive nel doodle locale (visibile in Olanda), che Google ha pubblicato nel 2011, nel 90° anniversario della sua nascita.