AMBIENTE: “COMMISSARIO INEVITABILE DOPO 15 ANNI DI STALLO, MA INDIETRO NON SI TORNA”
Il sindaco PippiMellone non si scompone alla notizia del possibile commissariamento
Il decreto legge n. 243 del 29 dicembre e quindi il possibile commissariamento sul tema della realizzazione degli impianti di collettamento, fognatura e depurazione non spaventano l’amministrazione comunale, determinata a inseguire l’obiettivo di un sistema finalizzato alla completa salvaguardia della risorsa acqua e alla tutela del mare.
“All’eventuale commissariamento va dato il giusto peso – spiega il sindaco PippiMellone – perché innanzitutto è l’inevitabile epilogo di quindici anni di stallo sulla vicendadegli impiantidi collettamento, fognatura e depurazione di Nardò e Porto Cesareo, che com’è noto hanno portato alle infrazioni comunitarie. Prima o poi sarebbe arrivato e non è certo colpa di PippiMellone che negli ultimi mesi ha fatto saltare il miserabile protocollo d’intesa cui è tanto affezionato il Partito Democratico. Anzi, la buona notizia (i cittadini di Nardò possono stare tranquilli) è che il commissario, semmai dovesse arrivare, non è un componente né della vecchia amministrazione, né di quella politica che a Nardò da decenni si inchina ad altri e soccombe, magari barattando i propri interessi con quelli del territorio e della gente.
Non siamo per nulla spaventati – continua – e aspettiamo il commissario come interlocutore unico rispetto a una tematica, sulla quale in Puglia si è già decisamente voltato pagina. La Regione ha scelto di percorrere la strada della salvaguardia della risorsa acqua, in un territorio in via di desertificazione. Ieri, ad esempio, il presidente Emiliano ha coordinato una riunione tecnica di approfondimento relativa al progetto di depuratore Sava-Manduria grazie alla quale è stato definito il miglior modello di depurazione possibile, cioè quello finalizzato al completo riuso di tutte le acque reflue. È un modello che vale per tutti. L’eventuale commissario troverà un nuovo progetto, avanzato e rispettoso dell’ambiente e delle prescrizioni comunitarie, oggi possibile anche grazie alla ritrovata armonia con Porto Cesareo. Indietro non si torna e noi, in ogni caso, non indietreggeremo nemmeno di un millimetro.
Chi oggi si erge a professore dimostra di faticare ad accettare di aver perso la poltrona – conclude il primo cittadino –e comunqueè lo stesso che l’altro ieri ha votato per il protocollo e la condotta e che ieri ha cambiato idea, votando per la revoca. Permettetemi di scorgere un leggerissimo stato confusionale. Gli stessi consiglieri comunali del Pd che hanno aderito alla revoca, oggi sorridono imbambolati di fronte agli strali di Marcello Risi e del loro segretario. Persone evidentemente nel pallone”.