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AMMINISTRATIVE 2017

AMMINISTRATIVE 2017

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Tutti alla stretta finale. Ma sarà vero?

La data del 4 dicembre, giorno in cui gli italiani si sono espressi sulla riforma costituzionale, era stata fissata come termine dopo il quale tanto a destra quanto a sinistra si sarebbe provveduto a, finalmente, dopo tante parole e pochi fatti ufficiali a dare le prime serie e concrete indicazioni ai cittadini leccesi in merito al candidato sindaco della città, per ognuna delle parti in causa.

Facciamo il punto della situazione: nel centro sinistra mentre Blasi ha ufficializzato il proprio passo indietro, senza tralasciare di fare polemica con altri del partito. Alla base esiste ancora una scelta di fondo da fare, ovvero si o no alle primarie. Paolo Foresio, giovane capogruppo del PD nell’attuale consiglio, è da sempre favorevole a farle e sfida il senatore Dario Stefano che per la verità viene quasi tirato in ballo per i capelli visto che a proporne il nome più che egli stesso ci pensa Ernesto Abbaterusso che da Patù lancia dikdat assecondati da Marra, segretario cittadino PD, ma non sappiamo quanto graditi agli altri alleati. Per Abaterusso, da sempre sponsor del Sen. Stefano, le primarie per Lecce non esistono e sono state solo un’invenzione di quell’altro scienziato della politica, chiaro il riferimento a Sergio Blasi. Quest’ultimo, rispondendo al collega Abaterusso, dice:“io sempre primo degli eletti” e conclude “l’ipotesi di candidare per sindaco di Lecce Dario Stefano con la garanzia del paracadute Senato è politica di scambio e non politica nobile”.

Dice Foresio: ““non si può più perder tempo si convochino subito le primarie e se Stefano ci ha ripensato, bene partecipi anche lui. Basta arroganza, siamo stufi e le scelte su Lecce le facciano i cittadini. Il Senatore Stefano – continua Foresio – non pensi neanche lontanamente di poter fruire dell’investitura a candidato sindaco dal proconsole di Patu”.

Non va molto meglio a destra dove una Forza Italia in ripresa cozza con il COR ed i suoi “prescelti” ma con qualche diatriba interna visto che nella federazione leccese del partito, la maggioranza è contro il segretario provinciale Mazzotta, schierato per Saverio Congedo, mentre il resto di FI, Vitali in testa, è per Messuti.

Intanto il tavolo di concertazione è stato rinviato alla prossima settimana, a rivelarlo è l’On. Roberto Marti dei CoR

Secondo l’On. Marti dilatare i tempi delle decisioni potrebbe invece essere utile per riportare tutta la coalizione ad una riflessione interna atta a trovare, in modo più agevole, un solido accordo sul nome da proporre nelle prossime elezioni amministrative. I ben noti dissidi interni tra forzisti e fittiani non si sarebbero appianati ancora del tutto, ma tuttavia, ci sarebbe la necessità di una scelta unitaria.
Marti torna a parlare anche di primarie, “uno strumento che in passato abbiamo ampiamente utilizzato”.

“Le primarie – spiega Marti – devono essere utilizzate per unire, non per dividere la coalizione, per avere una utilità necessitano di un regolamento ben preciso e di essere disciplinate. Noi abbiamo messo sul tavolo una rosa di nomi, uno dei quali (Delli Noci, ndr), è venuto meno poiché interessato a compiere un percorso differente dal nostro”. All’Assessore all’innovazione, Marti, guarda con un tale interesse ed una tale ammirazione che sembra quasi incomprensibile che i due percorsi (CoR e Delli Noci) abbiano subito una così netta separazione, ma l’On. Marti fuga ogni dubbio in proposito: “Guardo con interesse ad un percorso innovativo che ha però connotati differenti dal mio; vengo da vent’anni di politica, intesa come attività all’interno di un partito, ho un’esperienza ed una formazione diverse e questo è il mio modo di fare politica, non il modo che ritengo più giusto, semplicemente il mio”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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