AMMINISTRATIVE 2017 – ACQUE AGIATE A DESTRA COME A SINISTRA
Continuano in tutte le forze politiche cittadine le grandi manovre in vista delle prossime amministrative. A sinistra, dopo aver avversato la proposta avanzata da Antonio Rotundo, ora consigliere comunale ma già deputato e soprattutto segretario del partito, di scegliere e poi supportare un nome al di fuori dei partiti classici, pare ci sia la volontà di adattarsi ai tempi e alle indicazioni del segretario regionale Lacarra, ovvero di confermare la linea scelta dal triumvirato del partito e portata avanti dal segretario Piconese. Al recupero del terreno perduto, dopo il rifiuto di Prete, stanno lavorando i renziani sperando di risanare le diatribe interne per approfittare di quelle presenti in casa altrui.
Già perché se a sinistra si discute a destra non succede niente di diverso, anzi.
Molto probabilmente, a breve, forse già sabato prossimo, ci sarà una prima riunione della coalizione con la presenza dell’Udc che ha definitivamente mollato, considerata la volontà di pescare il candidato fuori dal recinto dei partiti, il tavolo del Ppe. Al termine di quest’incontro non dovrebbero più esserci contraccolpi considerato l’allineamento alle segreterie, provinciale e regionale, di tutti i parlamentari.
Abbiamo accennato ai problemi a destra: ed eccone una sintesi.
Qualche tempo addietro, Paolo Perrone, sindaco uscente dopo vent’anni di presenza nell’amministrazione comunale, ebbe a fare una propria lista di possibili candidati sindaco e precisamente quelli di Congedo, Delli Noci, Marti, Messuti e Monosi (rigorosamente in ordine alfabetico) su cui non intervenne il segretario provinciale del COR, Antonio Gabellone mentre il numero uno regionale dei berlusconiani, Vitali confermò e lo fa ancora oggi la volontà di non effettuare “primarie” ma di scegliere un nome gradito a tutta la coalizione. In tutto questo bailamme ecco che qualcuno cerca di insinuarsi con nuove auto candidature. E quando Vitali afferma che tra i suoi non possono esserci papabili per mancate esperienze pregresse, ecco che spunta la voce contrastante di Giuseppe Ripa, capogruppo di F.I. a Palazzo Carafa, che polemizza con lo stesso Vitali a proposito dell’impossibilità di portare sul tavolo uno dei nomi degli attuali amministratori azzurri. “Sia un candidato – per Ripa- ed il migliore di tutti nell’interesse di tutti..e preme sottolineare come il Gruppo Consiliare sia degnamente composto da uomini e donne con esperienza amministrativa decennale -continua- tutti degni della massima considerazione e certamente non meno degni di altri a candidarsi a sindaco e rappresentare degnamente la città di Lecce”.
Intanto bisogna prendere nota del malumore dell’assessore Monosi , non ancora nominato vice sindaco, pur setale delega è stata rimessa, come pattuito un anno addietro, proprio in queste ore dall’assessore Messuti. Infine non si può tralasciare ciò che il deputato Marti, già giorni fa, ha dichiarato, ovvero, di non voler essere citato se prima non ascoltato. Anche qui ci sarà un nuovo tavolo di lavoro? Si vedrà.