ANTEPRIMA DEL FILM MICHELE SAMBIN “DENTRO LE COSE”
venerdì 18 marzo alle ore 19 al Museo Castromediano di Lecce
L’appuntamento rientra nell’ambito del progetto espositivo “Michele Sambin: Archè/Téchne”, in corso al Museo Castromediano fino al 27 marzo, a cura di Bruno Di Marino, promosso dal Cineclub Canudo e dal Polo biblio-museale di Lecce con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della nona edizione di Italian Council.
Dopo la proiezione ci sarà un incontro con l’artista, moderato da Bruno Di Marino e poi entrambi condurranno il pubblico in una visita guidata alla mostra, allestita negli ambienti della collezione archeologica del Museo.
<<Dentro alle cose – suggerisce il curatore Bruno Di Marino – potrebbe essere letto come una sorta di diario quotidiano su cui l’artista trascrive i suoi appunti visivi, su cui registra le tranches de vie. È un film sullo scorrere del tempo, sul passare delle stagioni, un’elegia sui quattro elementi, un’opera sul giorno e sulla notte.
Il titolo del film si riferisce a uno dei versi del III canto dell’Inferno dantesco: “dentro a le segrete cose”. Quella che per Dante era forse allusione esoterica, per Sambin diventa esplorazione profonda della natura non disgiunta a una tecnica come modus vivendi dell’artista-artigiano che non prova alcuna diffidenza verso il nuovo orizzonte tecnologico, ma semmai una sorta di curiosità infantile, che lo spinge ad approfondire e a rinnovarsi, ri-mediando e ri-modulando la sua opera.
La combinazione tra dettagli e dissolvenze incrociate produce una texture liquida e mutante che costituisce l’epidermide stessa del film. Il digitale, l’immediatezza della ripresa, la fluidità del montaggio, ma soprattutto la costruzione di una scrittura filmica prodotta dalla sua caméra-stylo (o camera-pennello, o camera-strumento musicale) genera una narrazione libera e minimale fatta di gesti, azioni, visioni, micro-eventi che è possibile cogliere solo da questo singolare osservatorio salentino immerso nella natura. Una natura che si fa suono, musica, silenzio, scintilla, fuoco, luce, vento, acqua>>.
“Michele Sambin: Archè/Téchne” è il titolo di un progetto realizzato da Cineclub Canudo in collaborazione con il Polo biblio-museale di Lecce, che ha permettesso al museo di acquisire, nella propria collezione permanente, la videoinstallazione “Il tempo consuma” di Michele Sambin, un’opera fondamentale nella storia dell’arte contemporanea, per l’innovazione apportata da Sambin al linguaggio artistico del video e della performance, per effetto del suo sapiente utilizzo creativo delle nuove tecnologie e per aver ideato e introdotto per primo la tecnica del videoloop a partire dal 1978.
In questa occasione della presentazione di “Dentro le cose” sarà possibile prenotarsi per una visita guidata all’Ovile, residenza/studio di Sambin a Cannole, in Salento, dove si potrà visitare anche la scultura “10 travi prismatiche”, unica opera allestita fuori dal percorso del museo Castromediano.
Accesso consentito con green pass e fpp2. Prenotazione con app IoPrenoto o al numero 0832373572