HomeCronaca e AttualitàAqp, il subappalto costa il licenziamento a due lavoratori di Nardò

Aqp, il subappalto costa il licenziamento a due lavoratori di Nardò

Aqp, il subappalto costa il licenziamento a due lavoratori di Nardò

La vicenda riguarda un’azienda che ha vinto un appalto per l’ambito del Sud Salento

La Filctem Puglia segnala l’accaduto alla stazione appaltante

e propone un meccanismo che eviti certe situazioni nei prossimi bandi

Lecce, 8 agosto 2024 – L’azienda prima si aggiudica lavori in appalto dall’Acquedotto Pugliese, poi affida uno dei suoi servizi ad un professionista esterno. Finisce così l’esperienza lavorativa di due contabili di Nardò, licenziati per una sorta di “esternalizzazione di secondo livello”. La denuncia arriva dalla Filctem Cgil Puglia, che propone un nuovo sistema degli appalti per evitare il peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori.

La lettera. il coordinatore per Gas e Acqua della Filctem Puglia, Franco Giancane, nei giorni scorsi ha segnalato il licenziamento da parte di un’azienda salentina al presidente di Aqp Domenico Laforgia, al presidente della Regione Michele Emiliano, alla presidente del Consiglio regionale Loredana Capone ed all’assessore regionale alle Attività produttive Alessandro Delli Noci. La società motiva il licenziamento con la “differente organizzazione del lavoro” che ha prodotto una “sensibile economia”: dallo scorso 1° luglio la gestione e il caricamento della contabilità della commessa Ambito 13 Aqp (che riguarda il territorio di Casarano, Tricase e comuni limitrofi) è stata affidata ad un professionista esterno. Di conseguenza la funzione assegnata ai due lavoratori, madre e figlio, è stata elisa dall’organigramma.

Il commento. “Di fatto l’azienda dopo avere partecipato in una Rete temporanea di imprese alla gara d’appalto con un’organizzazione del lavoro definita, una volta vinto l’appalto ha pensato bene di ridurre i costi, dando in subappalto la gestione contabile”, dice Giancane. “La Filctem Puglia è tra le organizzazioni sindacali promotrici del Protocollo d’intesa per la tutela del lavoro negli appalti AQP. Ritiene inaccettabile il comportamento dell’azienda. Per questo chiediamo alla stazione appaltante di fare luce sull’accaduto. Un’operazione di mero risparmio economico mette in uno stato di grande precarietà e conseguente disagio una famiglia di lavoratori onesti ai quali non era mai stato contestato alcunché dal punto di vista del lavoro. Sulla base del profitto si sacrificano i lavoratori e si stravolge la loro vita”.

La proposta. Il sindacalista propone ad Aqp di inserire nei prossimi bandi di gara, “un meccanismo premiante per le aziende che rispettano il contratto collettivo e si facciano promotrici di accordi di secondo livello volti a migliorare la qualità di vita dei lavoratori. E che sia altresì penalizzante per quelle aziende che pensano bene di fare cassa riducendo i costi del personale e ledendo i diritti dei lavoratori.

luciani.2006@libero.it

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