Argilla, cibo e arte nella cultura balcanica
La IX edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari di Liquilab mette in programma tre giorni di incontri e approfondimenti
Tre giorni di approfondimento sulla cultura bulgara e le sue contaminazioni, da venerdì 8 a domenica 10 novembre, con incontri, laboratori, degustazioni, esposizioni, proiezioni, musica. Liquilab, nell’ambito della IX edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari che ha per tema “(Ri)suoni d’argilla tra Puglia, America del Sud, Armenia, Balcani e Cina”, mette in programma numerose iniziative che si spalmano tra Santa Cesarea Terme e Minervino di Lecce e hanno come focus la cultura balcanica.
In questa edizione della Scuola di Storia delle Tradizioni Popolari si riflette e si analizza l’universo dell’argilla in Puglia aprendosi al confronto con le realtà dell’America del Sud, Armenia, Balcani e Cina cogliendone prospettive e ottiche demoetnoantropologiche nonché ecosostenibili e turistiche grazie al coinvolgimento di studiosi ed esperti nel campo antropologico, etno-musicologico, storico-archeologico, linguistico, letterario, ceramico e artistico.
Il focus su “cibo e argilla” è inteso non soltanto in senso materiale – come pratiche di preparazione, conservazione e consumo tra cucina, dispensa e mensa – ma soprattutto immateriale che sazia i saperi dell’anima. Come ogni narrazione, quella dell’essere umano comincia con il mito per sfociare nei racconti popolari, nelle fiabe, nelle storie di vita, nei rituali attraverso l’evolversi delle vicende umane. Una narrazione che ci culla ci coinvolge dalla nascita fino alla fine nella ricerca incessante di noi stessi e che vede nell’argilla un fattore unificante, libertà di espressione, risorsa preziosa di comunione, dialogo interculturale e pace tra i popoli (obiettivi UNESCO).
L’iniziativa è organizzata da Liquilab-ONG Unesco con Comune di Minervino di Lecce, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, Fondazione Stoyna Krastanova e numerosi altri partner istituzionali e accademici. Il progetto ha la direzione scientifica di Eugenio Imbriani, docente di Antropologia culturale, Università del Salento; Ornella Ricchiuto, antropologa, sociologa e ricercatrice in Antropologia culturale; Monica Genesin, presidente del Cesmil-Centro studi minoranze linguistiche, docente di Letteratura e lingua albanese, Università del Salento; Giuseppe Ricchiuto, docente di discipline pedagogiche e sociali, ricercatore in autobiografia; Donato Martucci, docente di Antropologia culturale, Accademia di Belle Arti, Lecce.
IL PROGRAMMA
Si comincia venerdì 8 alle 9.30 all’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme con il laboratorio culinario “Il gusto del cibo bulgaro”, con pratiche di preparazioni a cura di Krassimira Krastanova, alla scoperta delle spezie che definiscono i sapori delle pietanze. Alle 19 poi ci si sposta a Minervino di Lecce, all’ex Asilo Scarciglia, dopo l’intervento del Sindaco Antonio Marte e del Vicesindaco Nicola Guglielmo di Minervino di Lecce, Leandro Ventura – Ministero della Cultura, Luigi De Luca – Regione Puglia e di altri partner, per la presentazione delle ONG UNESCO, in particolare Liquilab e la Fondazione Stoyna Krastanova. Quest’ultima, presieduta dall’antropologa Krassimira Krastanova, opera per lo scambio di conoscenze e competenze, promuove le capacità creative di individui e gruppi per una piena e paritaria inclusione nella società. Intervengono istituzioni locali e rappresentanti di enti. Si chiude con un buffet di pietanze salentine e alle 21 danze balcaniche e salentine a cura di Meli Hajderaj e Irma Duka, Rosa Valiani e Rocco Sabella.
Sabato 9 alle 10 il Tomaificio del gruppo T.N.T. di Minervino di Lecce nel palazzo nobiliare “Scarciglia”, alle 10, accoglie il laboratorio di stampa su tessuto mediante simboli tradizionali bulgari a cura di Krassimira Krastanova. Alle 17.30 all’ex Asilo Scarciglia c’è la mostra e la proiezione del film “ll ceramista crea l’anima del vaso”. Nello stesso luogo c’è una piccola esposizione di sculture a cura di Svilen Kostadinov dal titolo “L’uomo e la pietra”. Si chiude la giornata con un approfondimento sulla mostra “(Ri)scoprire e salvare. Conservazione del patrimonio culturale immateriale nel comune di Maritsa, a cura di Krassimira Krastanova e Diana Michokova.
Domenica 10 alle 19.30, all’ex Asilo Scarciglia di Minervino di Lecce si parla di “Tradizioni bulgare e musica balcanica” con Monica Genesin, presidente del Cesmil Centro Studi Minoranze Linguistiche, docente di Letteratura e lingua albanese dell’Università del Salento, con la presentazione del caso storia “Festival della podnitsa” a cura di Diana Michokova. La podnitsa è un recipiente tradizionale utilizzato dagli abitanti nel comune di Maritsa. Ha origini antiche, come dimostrano le testimonianze archeologiche. In passato, i ferri di cavallo venivano prodotti in modo rituale dalle donne, che fornivano questo recipiente per la loro cucina. Il loro fondo era solitamente decorato con una croce. Questo simbolo contribuisce alla sacralità del pane cotto, considerato sacro nella cultura bulgara. Pane, dolci, torte e carne venivano cotti nella padella.
Infine si degustano pietanze salentine e alle 21 si chiude con il concerto di musica balcanica con Cesare Dell’Anna e Ekland Hasa.