ARIF, PERRINI: CON SOLDI DATI A PIOGGIA NON C’E’ PROGRAMMAZIONE
Il vice presidente della II Commissione e consigliere regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Renato Perrini, condivide le osservazioni del direttore generale dell’Agenzia, Domenico Ragno
Le ennesime rassicurazioni del direttore generale dell’Arif, Domenico Ragno, sia sul personale sia sulla gestione complessiva dell’agenzia hanno messo in risalto un risvolto non secondario: durante l’audizione di questo pomeriggio in II Commissione, Ragno si è detto soddisfatto per gli ulteriori 8 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, che si vanno ad aggiungere alla dotazione iniziale di 30, secondo il dg ne sarebbero serviti altri 5 in più per stare tranquilli per tutto il 2018, quindi non è escluso che a dicembre di debba ancora mettere mano nuovamente alla cassa regionale…
Cosa comporta, però, tutto questo, come ha denunciato Ragno che non potendo far affidamento fin dall’inizio di risorse utili a programmare l’intera gestione dell’agenzia per tutto l’anno si finisce sempre per andare in emergenza. Allora, se appare chiaro che l’Arif per funzionare ha bisogno di circa 40 milioni l’anno – se sono pochi o troppi questo è un altro argomento – ma una Regione nel proprio bilancio dovrebbe scommettere sulle Agenzie che servono e pianificare tutta la loro attività. Invece, cosa fa la Giunta Emiliano: sforna Agenzie su Agenzie facendole funzionare in affanno e senza possibilità di programmazione vera , così alla fine si deve sempre ricorrere a provvedimenti tampone che penalizzano anche i servizi offerti.