ASSEGNO DIVORZILE: IL MANCATO PAGAMENTO COMPORTERÀ IL CARCERE
L’inadempienza costituisce violazione di una norma penale
Cambiano le regole sul divorzio in Italia. La legislatura nostrana ha voluto dare una stretta di vite sull’assegno di mantenimento, da sempre uno dei punti cruciali delle separazioni. Tanti, troppi i casi in cui gli uomini non adempiono ai loro doveri legali, troppi i contenziosi che riempiono di scartoffie gli archivi e gli uffici dei Tribunali di tutta Italia.
Da oggi però non ci sono più dubbi: l’assegno di mantenimento a moglie e figli è obbligatorio, anche nel caso di un provvedimento provvisorio di separazione tra i coniugi.
Il mancato pagamento dell’assegno costituisce la violazione di una norma penale punibile con la reclusione in carcere fino a un anno o con una multa fino a mille e 32 euro a seconda delle situazioni.
Questo di fatto il contenuto dell’articolo 570 bis del codice penale appena entrato in vigore in Italia.
“L’art. 570 limitava la pena al genitore che faceva mancare i mezzi di sussistenza ai propri discendenti, generalmente ai propri figli – ha commentato l’avvocato Giuseppe Mauro a Il Secolo d’Italia.
Ora quelle pene, come recita lo stesso articolo 570 bis, si applicano al coniuge che si sottrae all’obbligo di corresponsione di ogni tipologia di assegno dovuto in caso di scioglimento, di cessazione degli effetti civili o di nullità del matrimonio, ovvero vìola gli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli”.