ASSOCIAZIONI DEL “IO VOGLIO IL POLO” DONANO UN LAPAROSCOPIO AL “FAZZI”
Nello specifico il nuovo strumento andrà in dotazione al reparto di chirurgia pediatrica
Sabato 20 novembre, alle ore 10, davanti all’ingresso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce (in caso di maltempo l’iniziativa si svolgerà nell’atrio del nosocomio) è in programma la cerimonia di consegna di un simulatore laparoscopico alla Asl Lecce.
La laparoscopia è una tecnica chirurgica moderna che permette al medico operante di diagnosticare e/o curare problemi e patologie, a livello della cavità addominale o di quella pelvica, senza praticare ampie incisioni chirurgiche. Un sottile tubo, del diametro di 5-10 millimetri, consente di vedere l’aspetto degli organi interni grazie ad un sistema di illuminazione e a una piccola telecamera a fibre ottiche.
La donazione porta la “firma” di tutte le associazioni che fanno parte della rete sociale “SoloxLoro”
formata da 14 associazioni scese in campo per sostenere la nascita del Polo pediatrico del Salento.
All’iniziativa parteciperanno il direttore generale della Asl Lecce, Rodolfo Rollo, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, i rappresentanti delle Associazioni della Rete sociale “SoloxLoro”, medici e personale infermieristico dei reparti di Chirurgia pediatrica e Oncoematologia pediatrica.
“Siamo particolarmente felici per questa iniziativa – affermano in coro i rappresentanti della Rete sociale “SoloxLoro” – perché per la prima volta viene effettuata una donazione congiunta da parte di tutte le associazioni che hanno aderito al progetto ‘Io voglio il Polo’. Significativo, soprattutto, il contributo offerto dall’associazione Il Veliero Parlante che è riuscita a raccogliere importanti risorse grazie all’aiuto di numerosi studenti. Questa donazione rappresenta un segnale concreto in vista della realizzazione del reparto di terapia intensiva pediatrica. L’obiettivo è quello di gestire efficacemente situazioni cliniche piuttosto delicate attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati, come il simulatore laparoscopico”.