PER BARONI GIORNI DI GRANDI RIFLESSIONI PRIMA DI AFFRONTARE IL COMO
Il Lecce è tornato ad allenarsi dopo la deludente prova d’esordio in campionato per preparare il riscatto contro una formazione che entusiasta per la promozione ottenuta ha dimostrato sul campo del Crotone (un’altra grande del torneo) fame di gloria e voglia di successo, quindi avversario pericoloso da affrontare, forse anche più del prevedibile sulla carta.
Così i giallorossi si sono allenati nel pomeriggio di ieri ad Acaya, tutti ad eccezione di Felici e Majer che hanno lavorato in differenziato. Per lo sloveno stop causato da una contusione al piede.
Credo però che questi giorni saranno utilizzati da Baroni per studiare a fondo i suoi e poi, di conseguenza, assumere le decisioni opportune per partire col piede giusto almeno in casa, tenendo conto che lo stadio amico per i giallorossi negli ultimi tempi era diventato quasi estraneo e non solo per l’assenza obbligata dei tifosi.
Baroni, credo, vorrà confermare il suo modulo di gioco e quindi si tratterà di vedere se sceglierà di dare una seconda chance agli stessi uomini oppure opererà dei cambi dando a chi si è dimostrato ancora non pronto di guadagnare, senza pressioni, la forma migliore?
Non è un compito semplice perché bisogna calcolare i riflessi psicologici per chi verrà sostituito e quindi per l’allenatore si tratta di operare con grande tatto puntando molto sull’aspetto mentale oltre che su quello fisico di ognuno dei suoi.
A Cremona del resto oltre ai singoli è venuto meno il gioco corale e sta a Baroni individuare quale è la stata la causa e quale l’effetto. Certo se il singolo gioca male tutto diventa più difficile ma non è impossibile che non riuscendo ad attuare il proprio gioco, sia il singolo a perdere concentrazione e misura.
Tutto ciò mi porta ad invitare tutti a dare tempo al tempo e non emettere già giudizi definitivi perché quando mancano ben 37 partite alla fine tutto è ancora quanto meno indecifrabile.
Sono tante le concause per le quali a Cremona sia andata così male, ma credo di essere nel giusto, asserendo che analizzando a fondo le partite di Parma e poi di Cremona, si possa dedurre di sicuro che il gioco nella fase del non possesso non è ancora molto chiaro nei calciatori leccesi.
Su di esso Baroni deve lavorare ancora molto perché per la difesa leccese mi pare stia diventando un difetto atavico da correggere quanto prima in modo deciso.
Ernesto Luciani