BREXIT – DISASTRO O OPPORTUNITÀ?
Il risultato, per niente scontato, del referendum britannico ha scatenato polemiche, preoccupazioni e la solita sequela di commenti di una marea di opinion leader dell’ultim’ora.
C’è chi lo considera un disastro e chi un’opportunità. Chi lo ascrive al diritto di autodeterminazione dei popoli. Al più alto principio di Democrazia.
Ma questi due sacrosanti diritti non trovano un convenzionale limite nel diritto internazionale? Pacta sunt servanda, la norma delle norme, vale solo quando conviene?
Il risultato del referendum britannico è il fallimento del diritto internazionale. La cancellazione del pensiero e dell’opera di Altiero Spinelli e degli altri Padri dell’Unione europea.
Il tradimento di chi si sente cittadino europeo. Anche quando non conviene, anche quando l’italico pressappochismo si scontra con le rigide regole europee.
Abbiamo accettato un disastroso cambio a 1936,27 lire per euro e tante limitazioni alla nostra sovranità. Lo abbiamo fatto per amore di un’idea. Forse per rincorrere un sogno che non si realizzerà mai.
Oggi, dopo il risultato inglese, meno che mai.
Riesce sempre difficile imparare dalla Storia. Proprio nei Paesi dove è più forte la spinta indipendentista, Irlanda del Nord e Scozia, ha vinto il NO all’uscita della UE.
Purtroppo vince sempre l’interesse particolare di chi ha paura di perdere posizioni dominanti. Forse, chi meno ha è più libero.
Stefano Conte