HomeSpettacoli Musicali e Teatrali“CAIRO EXPRESS” CON L’ENSEMBLE DI ETNOMUSICOLOGIA DEL TITO SCHIPA AL CHIOSTRO DEI TEATINI

“CAIRO EXPRESS” CON L’ENSEMBLE DI ETNOMUSICOLOGIA DEL TITO SCHIPA AL CHIOSTRO DEI TEATINI

“CAIRO EXPRESS” CON L’ENSEMBLE DI ETNOMUSICOLOGIA DEL TITO SCHIPA AL CHIOSTRO DEI TEATINI

A Lecce per la lunga stagione estiva del Conservatorio.

Sabato 22 luglio (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti – info e programma 0832344267 – lecceinscena.it) nel Chiostro dei Teatini a Lecce con “Cairo Express” prosegue la lunga estate del Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce. Per il quarto e ultimo appuntamento, la rassegna “I concerti del Conservatorio” ospiterà un percorso nel pop mediterraneo dove tradizione, musica d’autore, oriental pop si fondono per creare un nuovo scenario sonoro all’insegna della libertà espressiva. Cairo Express è un treno che sfreccia lungo il Mediterraneo e prende il suo nome dalla città egiziana, culla dell’incontro e della fusione tra cultura araba e cultura occidentale nel XX secolo. I due docenti Nabil Bey Salameh (voce, chitarra, live electronics, daff), leader dei Radiodervish, e Fabrizio Piepoli (voce, oud, saz, pianoforte), affiancati da un ensemble di studentesse e studenti si muovono sapientemente tra rigore etnomusicologico e club culture metropolitana, facendo dialogare Oriente e Occidente, musica popolare del Sud Italia, maghrebina, mediorientale.

Cairo Express è un viaggio nel pop mediterraneo dove tradizione, musica d’autore, oriental pop si fondono per creare un nuovo scenario sonoro all’insegna della libertà espressiva. La tradizione classica mediorientale – con le sue seducenti e intricate melodie modali e microtonali – abbraccia le nuove tendenze musicali urbane, gli strumenti del passato come oud, saz baglama, tar, bendir, sajat intonano antiche e nuove melodie su pulsazioni elettroniche. Canti che sono intrecci di storie e lingue millenarie (araba, berbera, italiana, sefardita), che tracciano una nuova geografia migrante che abbatte barriere e pregiudizi, residui di retaggi colonialistici e stereotipi “orientalistici”. In scaletta “Lamma bada yatathanna” 
(muwashshah tradizionale arabo andaluso), “Ya rayah” (Dahmane el Harrach, Algeria), “Ahwak” (Zaki Nassif, Libano), “Asfour” (Marcel Khalife, Libano), “Hela Lisa” (Hamza el Din, canto nubiano copto), “Hiya Hiya” (Hajja Hamdawiya, Marocco), “Fogh en nakhal” (trad. Iraq), “Li Beirut ” (Joaquin Rodrigo / A. Rahbani), “Almaya” (trad. Siria), “Ssendu / Canto dei trainieri di Matino” (Idir, Cabilia – Algeria), “Akhiran Galaha” (Ahmed Al Maslawi, Iraq), “Aisha” (Cheb Khaled, Algeria). Sul palco Alessandro Chiga (percussioni a cornice), Edoardo D’Ambrosio (tamburello), Gioacchino De Filippo (tamburello, fisarmonica), Anna Rita Di Leo (voce), Claudia Di Palma (voce), Diego Massaro (tamburello), Samuel Mele (voce, oud), Morris Pellizzari (saz) che frequentano il Triennio di Musiche tradizionali ad indirizzo etnomusicologico.

La stagione estiva “Un mare di musica” è organizzata dal Tito Schipa, con il sostegno dell’assessorato all’Università della Regione Puglia (Legge Regionale 29 dicembre 2017 – “Norme in favore dell’Alta formazione artistica e musicale”), con la fondamentale e preziosa collaborazione del Comune di Lecce (assessorati alla Cultura e allo Spettacolo), nel cartellone di LecceInScena.

Dopo “I concerti del Conservatorio”, ogni martedì (escluso ferragosto), dal 1 agosto al 12 settembre (ore 21 – ingresso libero fino a esaurimento posti) la Villa Comunale ospiterà poi i sei appuntamenti del Tito Schipa Music Factory, rassegna ideata, curata e organizzata dalla consulta delle studentesse e degli studenti del Conservatorio, che vedrà sul palco formazioni ed ensemble di giovani musicisti dei vari percorsi curriculari. Il programma accoglierà La musica da camera tra Italia e Francia (martedì 1 agosto), i due set di Metamorphosis con un quartetto di violini e un trio formato da clarinetto, flauto e pianoforte (martedì 8 agosto), Jazz Factory (martedì 22 agosto), Musicalmente nuovo con un repertorio contemporaneo (martedì 29 agosto), Stella mediterranea, un viaggio tra le musiche tradizionali di Grecia, Albania, Spagna e Mondo arabo (martedì 5 settembre) e Quel vermiglio donnesco fior, concerto-opera con regia in chiave moderna che porterà in scena i tratti salienti della trilogia italiana nata dal connubio tra Wolfgang Amadeus Mozart e Lorenzo Da Ponte (martedì 12 Settembre).

Mercoledì 13 settembre (ore 20:30 – ingresso libero fino a esaurimento posti) al Teatro Politeama Greco tornerà sul palco, dopo il grande successo dell’anno scorso, l’Orchestra regionale dei Conservatori di Puglia diretta da Nicola H. Samale. L’iniziativa, nata nell’estate 2022 da un’idea e con il supporto dell’Assessorato all’Università della Regione Puglia, con la collaborazione dei cinque Conservatori pugliesi (Umberto Giordano di Foggia, Niccolò Piccinni di Bari, Nino Rota di Monopoli, Giovanni Paisiello di Taranto e Tito Schipa di Lecce) vede come protagonisti gli studenti e le studentesse degli Istituti dell’Alta Formazione Musicale della Puglia.

luciani.2006@libero.it

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