CALABRESI: “SAPERSI DISTRICARE IN PIÙ RUOLI MI AIUTA A RENDERMI UTILE ALLA SQUADRA”
Dopo il successo conseguito sul campo del Monza, oggi, il difensore Arturo Calabresi, tra i migliori della partita di ieri, è stato l’ospite della conferenza stampa.
La partita: “Penso sia stata una delle gare in cui tutti ci siamo espressi al meglio, soprattutto dal punto di vista caratteriale e per tutta la durata della partita. Abbiamo capito quando c’era da accelerare e quando da gestire. Sotto questo punto di vista siamo stati perfetti”
Giocare con continuità fa piacere a tutti: “Sono molto contento del fatto che io stia trovando più spazio rispetto al girone d’andata. Mi agevola il fatto di essere utile in più ruoli, questo mi rende orgoglioso. Ho fatto del lavoro quotidiano la mia forza, ed anche quando giocavo meno cercavo di fare il massimo per trasmettere qualcosa ai miei compagni ed a me stesso”.
La prossima senza Lucioni: “Non so come giocheremo alla prossima senza Lucioni, queste sono scelte che spettano all’allenatore. Di certo io mi renderò disponibile anche se dovesse servire giocare in quel ruolo; ma le soluzioni sono tante e non so quale il mister adotterà. Ciò che è certo è che un calendario così tirato ci costringe a stringere i denti e pensare ad andare avanti gara dopo gara. Non c’è molto tempo dopo una gara, sia essa una sconfitta o una vittoria. Così, dopo esserci messi alle spalle il Cittadella, dovremo fare lo stesso anche con il Monza”.
Quale il ruolo preferito: “Per me è molto importante dividermi in due o tre ruoli, anche giocando nella difesa a tre come esterno di destra o di sinistra. Questo è un fattore che mi ha aiutato molto nella mia carriera. Ormai sono tre anni che mi alleno quotidianamente come terzino destro, quindi nella mia testa è scattato qualcosa in tal senso. Quando gioco da centrale è normale sia per me più dispendioso. Il lavoro quotidiano influisce comunque nel risultato, dunque mi sento di poter essere più sicuro da terzino destro”.
“Il rapporto con papà Paolo: “Quel gol con la Roma è stato un’emozione unica. Mi hanno detto che dopo il gol fino al novantesimo è stato in silenzio. E’ molto contento per me, per il riscatto che mi sto prendendo con la maglia del Lecce. Credo che per un figlio non ci sia gioia più grande di sentire l’orgoglio di un genitore”.
Come avete preparato la trasferta a Monza: “Baroni ci ha detto come il ko con il Cittadella gli abbia causato dolore fisico. È un aspetto personale, ognuno vive vittorie e sconfitte in modo diverso ma di certo c’è che noi siamo una squadra a cui brucia perdere. Siamo stati bravi a trasformare il tutto in una reazione come quella di ieri”.
Baroni lo ha portato come esempio: “Per me è molto emozionante sentire questo perché, al di là del risultato sportivo, vivo la mia professione con la passione di trasmettere quello che vivo io quando gioco. Mi rende felice che questo si percepisca da fuori, ringrazio il mister e ringrazio tutte le persone che colgono ciò”.
Si sente un trascinatore? “Non lo dico di me stesso, si perderebbe l’essenza. So solo che in ogni cosa che faccio ci metto tutto me stesso e cerco sempre di farlo per il bene dei compagni e della squadra, ai quali voglio trasmettere del mio”.
Baroni dice di non guardare la classifica. Lei lo fa? “E’ normale che la guardiamo, noi viviamo per ottenere qualcosa. Non è una pressione in più perché viviamo per raggiungerla. Sarebbe stupido dire che non la guarda, lo faccio eccome e sono orgoglioso di vederci lì. Con la determinazione che ci ha portato lì dobbiamo continuare a giocare per restarci”.
Mercoledì arriva l’Ascoli, difficoltà? “Il più difficile da marcare quest’anno? Dany Mota, che anche ieri ha dimostrato le sue qualità anche se siamo stati bravi a contenerlo. Ha numeri di categoria superiore”.