CALCIO LECCE – Giampaolo scopre sul campo i suoi nuovi “allievi”

Nella seduta di allenamento sostenuta al Via del Mare alla presenza della Dirigenza della società (Presidente Saverio Sticchi Damiani; Vice Presidente Corrado Liguori; Direttore Area Tecnica Pantaleo Corvino e Direttore Sportivo Stefano Trinchera) è stato messo in campo l’embrione di quello che sarà il nuovo Lecce guidato da Marco Giampaolo che tanto sereno e tranquillo in conferenza stampa si è trasformato del tutto sul campo seguendo i suoi da vicino sul prato verde in mezzo ai giocatori in azione per dare suggerimenti ed istruzioni senza dover fermare il gioco. Un allenatore “da campo” come aveva detto Corvino e gli effetti si sono visti subito perché i comandi venivano dal vivo ed attuati con immediatezza ed efficacia facendo intravedere ai presenti fortemente interessati di come a breve la squadra potrebbe reagire al cambio della conduzione tecnica.

L’amichevole in famiglia ha permesso, intanto, a Giampaolo di conoscere i suoi seguendoli nello svolgimento delle funzioni avendo peraltro la possibilità di visionare alcuni elementi della Primavera impiegati per sopperire alle defezioni obbligate di giocatori impegnati con le rispettive nazionali ed altri fermi o in fase di ripresa.

Tra i Primavera si è messo particolarmente in luce il giovane Gorter autore della rete, molto bella, grazie alla quale la sua squadra è passata in vantaggio su quella dei “titotari”. Le formazioni in campo Primo tempo SQUADRA 1 (4-3-3): Fruchtl; Pelmard, Baschirotto, Jean, Gallo; Coulibaly, Kaba, Helgason; Pierotti, Rebic, Morente.

SQUADRA 2 (4-3-3): Samooja; Guilbert, Pacia, Pehlivanov, Addo; Gorter, Minerva, Winkelmann: Oudin, Bertolucci, Sansone. Secondo tempo

SQUADRA 1 (4-3-3): Fruchtl; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Hasa, Coulibaly, Oudin; Marchwinski, Rebic, Sansone.

SQUADRA 2 (4-3-3): Samooja; Minerva, Pacia, Pehlivanov, Pelmard; Kaba, Helgason, Winkelmann; Pierotti, Bertolucci, Morente. Giusto a titolo di cronaca il risultato finale è stato di 2-1 per la Prima squadra con reti di Coulibaly e Oudin per la vincente e di Gorter per i giovani.

Marco Giampaolo, come accennato, nel corso della partita è stato sempre al centro del gioco (senza parteciparvi) cercando di infondere nei suoi quel sacro fuoco che lo anima e lo giusto spirito oltre alla necessaria carica agonistica utili per affrontare con successo qualsiasi avversario ed ogni avversità. Durante la partitella ha diretto il lavoro dei giocatori, come un direttore d’orchestra, distribuendo  indicazioni per tutti i 60 minuti complessivi.

Come detto, tranquillo e pacato in sala stampa, un martello pneumatico sul campo alzando anche il tono quando ciò che veniva fatto non rispondeva ai suoi canoni.

Nel silenzio dello stadio si sono sentite chiaramente battute come “qualità” “mangialo” “non sbagliamo le cose semplici” “non dare le spalle alla palla” Le novità più importanti notate sono state l’impiego come prima punta di Rebic e, soprattutto un atteggiamento diverso di tutta la squadra alla costante ricerca del tenere strette le linee badando bene all’interpretazione del momento per anticipare gli eventi a seconda delle fasi di gioco: in fase di non possesso (atteggiamento aggressivo con pressing alto) mentre nella costruzione del gioco tendente a trasformarsi in un 3-4-3.

La costruzione del gioco, secondo Giampaolo, dovrà sempre partire dal basso iniziando da Falcone sviluppandola con uno dei centrali difensivi quindi da un centrocampista per terminare grazie al gioco degli esterni dell’altro centrocampista e, naturalmente, della punta.

Da martedì, con la ripresa degli allenamenti si penserà al preossimo impegno, molto importante, di Venezia allo stadio “Penzo”

Ernesto Luciani