IL CANDIDATO PREMIER DI MAIO INCONTRA I LECCESI
Luigi Di Maio, candidato premier del M5S conclude il suo “Rally per l’Italia” in Puglia a Lecce dove ha presentato il programma elettorale. All’arrivo nei pressi delle Officine Cantelmo, luogo scelto per l’incontro con i simpatizzanti leccesi, Di Maio è stato fermato da una troupe de Le Iene, che ha provato a mettere in difficoltà il leader del Movimento.
Di Maio, acclamato dai 5stellati leccesi, e in pectore al premierato del Movimento Cinque Stelle, ha illustrato i “venti punti per la qualità della vita degli italiani”, che rappresentano nella sostanza il programma elettorale e politico dei grillini.
Con Di Maio, sul palco, alcuni dei candidati, da Michelle Nitti a Barbara Lezzi, da Maurizio Buccarella a Daniela De Donno. Al centro dell’incontro il tema delle piccole e medie imprese, oltre alle questioni politiche della campagna elettorale.
Nel suo intervento, durato circa quaranta minuti, Di Maio ha puntato sulla qualità della vita dei cittadini, chiarendo l’esigenza di una semplificazione legislativa col coraggio di eliminare le norme ingombranti e poco efficaci. Anche sul rapporto con l’Europa, il leader grillino non ha cercato il muro contro muro: “Non vogliamo sfondare i parametri sul deficit, ma dobbiamo far sentire la nostra voce, visto che contribuiamo al bene dell’Unione europea versando 20 miliardi e ricevendone appena 12”.
Il candidato premier ha, quindi, assicurato la volontà di presentare la sua futura squadra di governo prima del 4 marzo, ironizzando sugli avversari: “Da qualche giorno parlano solo di nuove elezioni, forse perché i sondaggi danno Renzi attorno al 21% e Berlusconi al 16%”.
Barbara Lezzi ha criticato le altre forze politiche sul gasdotto: “Vorrei che ammettessero di aver sbagliato”. Ha poi aggiunto che si sta studiando il modo per tentare di bloccare l’opera a partire dai trattati internazionali che l’hanno permessa. Michele Nitti ha ringraziato il M5S per l’opportunità di essere nella squadra di candidati.
Maurizio Buccarella ha ricordato come Luigi Vitali, candidato di Forza Italia nel collegio senatoriale leccese, sia il firmatario nel 2002 dell’emendamento sulla non punibilità del falso in bilancio.