CAPORALATO: OGNI ESTATE LE STESSE CHIACCHIERE INTANTO SI PRENDA ESEMPIO DAL SINDACO DI NARDO’
“La questione del caporalato continua ad essere affrontata come molte altre annose vicende in Puglia ed in Italia: ogni estate sembra che si scopra lo sfruttamento di lavoratori immigrati nei campi, delle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere, dei rischi per la loro vita. Alla fine dei periodi di raccolta non se ne parla più. Ora si ventila l’ipotesi dell’ennesima legge mentre, invece, i professionisti dell’antimafia ipotizzano infiltrazioni di organizzazioni criminali che, notoriamente, già da tempo è assodato che abbiano potere di gestire e sfruttare questa povera gente. L’unico che, in questo panorama di chiacchiere e provvedimenti futuribili, ha agito davvero, è stato il Sindaco di Nardò che ha emesso un’ordinanza con cui vieta il lavoro nei campi dalle 12 alle 16, ossia negli orari più caldi e quindi più rischiosi per la salute. Gli altri Sindaci, forse, non hanno potere di emettere ordinanze? E il Governo, anche tramite le Prefetture, non è in grado di coordinare l’emissione di ordinanze simili in tutti i Comuni dei territori interessati? Ci auguriamo che, nell’assenza e nell’attesa di provvedimenti che ci auguriamo possano essere definitivi, altri Sindaci possano cercare di limitare i danni prendendo esempio dal primo cittadino neretino”.
Lo afferma in una nota l’On. Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera.