CAVALLINO: PRESENTAZIONE DEL NUOVO LAVORO DI GIOVANNI LEUZZI
Le piazze del Salento, tra ricordi e nostalgia del tempo che fu, nel libro «Repùtu pe lle chiazze salentine» di Giovanni Leuzzi. La presentazione nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» sabato 7 aprile 2018
C’era un tempo in cui la piazza era il cuore pulsante di ogni paese del Salento, centro di socializzazione, di scambi, di commercio e a volte anche di cultura. Un passato che riaffiora nel libro di Giovanni Leuzzi
«Repùtu pe lle chiazze salentine – Lamento funebre per le piazze del Salento» (Congedo Editore), che sarà presentato sabato 7 aprile 2018 nella Sala Consiliare «Mario Gorgoni» alle ore 19. Ad aprire la serata saranno i saluti del Sindaco di Cavallino Avv. Bruno Ciccarese Gorgoni. Dialoga con l’autore l’Architetto Mario Cazzato. Interventi musicali di Marina Leuzzi e i Cardisanti, Roberto Vantaggiato ed Enzo Marenaci.
Il poema in ottava rima e in rigoroso dialetto salentino, che utilizza a pretesto narrativo una divertente storia paesana, fotografa, con i toni e registri più diversi e seguendo il libero andare della memoria, il rapido e per molti versi catastrofico diluirsi, in un nulla ancora indistinto, della millenaria civiltà contadina; una civiltà che nei centri rurali del Salento aveva realizzato, pur in un quadro diffuso di povertà, sfruttamento ed ingiustizia, straordinari risultati di risposta ai bisogni collettivi, di socialità ed identità culturale.
Le piazze di quei paesi, che negli ultimi anni sono state oggetto di importanti rifacimenti strutturali ed estetici dagli effetti spesso scenografici, perduta ogni funzione economica e sociale, oggi si presentano come spazi vuoti di presenza umana, freddi, senza storia, senza anima e memoria e ormai da decenni attendono nuova linfa e nuova vita, che sarà, se mai, del tutto diversa da quella di un passato leggendario ed irripetibile. L’ottava rima, con la musica e le cadenze sue proprie, poggia sulla strepitosa padronanza di una lingua che, già grande di suo, si è strutturata nei secoli con scambi, arricchimenti ed imprestiti i più diversi, consentendo al popolo del Salento straordinarie capacità espressive, comunicative e creative; lingua che nel poema è strumento formidabile per il disegno di quadri, situazioni e personaggi, lo sviluppo del pensiero e del racconto, il dipanarsi di nostalgiche ricostruzioni e di ironiche, ma spesso amare e desolate invettive, tutte giocate tra il semiserio rimpianto del passato e la icastica condanna del presente.
Giovanni Leuzzi, laureato in Lettere Classiche, già docente nelle Scuole Superiori, da sempre impegnato in politica e per lunghi anni consigliere e vicesindaco di Cutrofiano, ha operato tutta la vita tra politica e cultura, privilegiando, oltre che importanti percorsi storico-letterari, la conoscenza e l’indagine sulla storia del Meridione e del Salento, sulle varie espressioni della cultura locale (arte, musica, religione), sulle evidenze linguistiche, espressive e documentali della macroarea griko-salentina. Anche l’approdo recente a prove poetiche in dialetto salentino è nello stesso tempo conferma e sviluppo di tale impegno, vissuto e perseguito con costante passione.