C’È UN SECONDO LECCE A DARE FORZA A TUTTO IL GRUPPO
Alle spalle dei titolari ci sono altrettanti calciatori pronti a dare man forte sulla strada del successo
Ieri si è parlato del prossimo impegno citando i dubbi che potrebbe avere Baroni nell’operare alcune scelte perché ha a sua disposizione, per ogni ruolo, di due calciatori che si equivalgono e quindi sono da preferire l’uno all’altro solo in virtù dello stato di forma psico-fisico che attraversano. Cosa buona per il nostro tecnico sarebbe che questo stato fosse alternativamente ottimo e quindi per lui non ci fossero problemi, ma così la vita sarebbe facile.
In effetti dietro al Lecce che sta facendo così bene c’è un altro Lecce che gode dei risultati ottenuti dai compagni ma nello stesso tempo soffre le pene dell’inferno per non potersi dire attore al cento per cento dei successi ottenuti dalla squadra.
Una classifica dei calciatori più impegnati vede in testa un bel quartetto (Gabriel, Coda, Lucioni e con due minuti in meno di presenza Hjulmand) per poi snocciolarsi sino a quando in coda non troviamo Bleve e Dermaku addirittura con zero minuti di presenza in campo.
Bene proprio da questo gruppetto di calciatori (quello meno impiegati) il Lecce deve ricevere quella spinta a perseverare sulla strada intrapresa per fare sempre meglio e conquistare così altri successi.
Si tratta, in pratica, di un altro Lecce pronto a dare il massimo che funge da pungolo a quello che per ora è a tutti gli effetti il “lecce titolare”.
A partire da Bleve che, eterno secondo dietro Gabriel, brama di scendere in campo per dimostrarsi all’altezza della situazione; ma la sfilza è lunga (grazie alle tante operazioni di mercato condotte da Pantraleo Corvino).
Seguendo lo snocciolarsi dei nomi ecco che Calabresi, sulla fascia destra, e Barreca con Vera, sulla mancina, sono pronti a prendere il testimone da Gendrey e Gallo. Passando ai centrali di difesa all’inamovibile Lucioni ecco un tris di nomi che giocherebbero titolari dappertutto Tuia, Meccariello Bjarnason e Dermaku
A centro campo per ora Baroni ha fatto maggiore ricorso alle prestazioni di Majer, Hjulmand e Gargiulo ma dietro di loro scalpitano Blin, Brjorkengren, Helgason e Paganini
Passando poi al trio di punta per ora fermamente costituito da Strefezza, Coda e Di Mariano ambiscono a scendere con maggiore frequenza Olivieri (vincitore dello scorso campionato), Litkoski e Rodriguez senza considerare che come esterni si candidano gli stessi Paganini e Helgason
Se poi si vuole andare anche più a fondo pescando nei quadri della Primavera si può fare il nome di qualche giovane particolarmente interessante, ma non desidero farlo per non creda facili turbamenti.
Un Baroni quindi che può contare su due squadre per riportare il Lecce dove tutti noi desideriamo vederlo.
Ernesto Luciani