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CGIL E FLAI TARANTO CHIEDONO PIÙ TUTELE PER I LAVORATORI DELLA FILIERA AGROALIMENTARE

CGIL E FLAI TARANTO CHIEDONO PIÙ TUTELE PER I LAVORATORI DELLA FILIERA AGROALIMENTARE

Di seguito il comunicato:

Il Dpcm Conte emanato solo pochi giorni fa lo dice chiaramente: la filiera agroalimentare non chiude e nonostante il rischio di contagio quelle produzioni e quindi quei lavoratori restano strategici.

E’ sulla base di questo assunto che la CGIL chiede vengano infittiti i controlli.

L’emergenza sanitaria è oggi un nemico invisibile che attraversa tutto il paese e tutto il mondo – spiega Lucia La Penna, segretaria della FLAI CGIL di Taranto, che firma un comunicato insieme al segretario generale Paolo Peluso – ma i lavoratori agricoli, e i braccianti ogni mattina continuano ad essere il motore primario della nostra sussistenza spesso senza avere neanche i dovuti ausili per la protezione personale.

E’ quanto si evince anche da una lettera inviata ieri mattina al Prefetto di Taranto, Demetrio Martino, in cui la FLAI chiede di vigilare e verificare che quelle norme di sicurezza e garanzia considerate imprescindibili per tutta la comunità, siano strumenti quotidiani anche per questi lavoratori indispensabili.

Ai telefoni della FLAI arrivano segnalazioni che non possiamo prendere sottogamba – spiega Paolo Peluso, segretario della CGIL di Taranto – ci parlano di lavoratori senza guanti o mascherine o ancora di modalità di trasporto fin troppo promiscue già in tempi normali figuriamoci ora con il contagio possibile nel destino di tutti noi.

Le misure di distanziamento sociale messe in atto in tutta Italia restano ancora da definire nel comparto se ad esempio non si agisce sull’impostazione e la modalità di trasporto sui luoghi di lavoro – spiega ancora la La Penna – ed è evidente che soprattutto in questo settore vanno attuate nuove forme di mobilità, incentivando anche economicamente ad esempio l’uso del mezzo proprio, e privilegiando l’utilizzo di manodopera locale.

Al Prefetto la CGIL chiede inoltre di controllare l’attuazione delle norme anti-contagio che in caso di non applicazione dovrebbero condurre alla sospensione dell’attività e all’utilizzo degli ammortizzatori sociali come previsto dall’accordo siglato con la Regione Puglia.

Un settore dunque che chiede aiuto e che comprende oltre ai braccianti anche gli operai delle industrie agroalimentari, dei caseifici e dei panifici, pescatori e mitilicultori, nonché tutti gli operai addetti agli enti di irrigazione, forestali o gli addetti alla manutenzione dei boschi e del verde urbano.

Oggi questa emergenza ci insegna quanto questi lavoratori siano indispensabili per le nostre esistenze – commenta Peluso – e a loro, su uno dei fronti più estremi della pandemia vanno date risposte immediate.

Un’attenzione che la CGIL e la FLAI hanno trasformato in un canale diretto con i lavoratori.

Appena l’INPS avrà avviato tutte le procedure saremo noi stessi a contattare tutti i nostri iscritti per il bonus di 600 euro previsto nel decreto “Cura Italia” – spiega Lucia Lapenna – ma invitiamo tutti i lavoratori che avessero bisogno di informazioni o assistenza a chiamare alle nostre sedi di Taranto e provincia o a contattarci via mail a flaitaranto@virgilio.it

redazione.lecceoggi@gmail.com

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