“CI TENIAMO I DUE PUNTI E L’ENERGIA POSITIVA DELLA VITTORIA”
Battuta Latina nell’esordio della fase a “orologio”. Dal Monte commenta la prima vittoria della sua Hdl
La convalescenza non sarà breve. Il Toro è malato e per avere ragione di Benacquista Latina ieri sera ha dovuto fare uno sforzo tremendo. Il Nardò di Luca Dalmonte, ormai è abbastanza chiaro, ha alzato il livello qualitativo e quantitativo della difesa, dal momento che i suoi tre avversari (Verona, Chiusi e Latina) sono stati tenuti sempre sotto la soglia dei 70 punti (rispettivamente a 69, 60 e 68). Ma questa è squadra che da settimane ha perso fiducia e serenità e le percentuali al tiro ne sono l’effetto più deflagrante.
Per cui subisce poco e fa male pochissimo, non tanto per lacune clamorose nella costruzione offensiva, ma per l’energia e la convinzione che il braccio dei granata (non) mette nella traiettoria della palla a spicchi verso il canestro. Sono conclusioni in uno stato di depressione che non aiuta mai il fatturato dei tentativi. Quindi, la convalescenza non sarà breve e avrà bisogno di altre “medicine”, ma intanto è iniziata con i primi, sudatissimi, due punti della fase a “orologio”. Il successo contro Latina consentirà di “curarsi” in un clima diverso. Risultati incredibili degli altri campi a parte (Cividale che batte Trapani, Cento che batte Monferrato, Orzinuovi che batte Cantù, Rimini che batte Agrigento, Piacenza che batte Vigevano), Luca Dalmonte può tirare un piccolo sospiro di sollievo. La prima missione (una vittoria per rompere l’impasse) è compiuta.
“Prendiamo i due punti – ha detto il coach granata in sala stampa – e li prendiamo con il sorriso, a prescindere da tutto. Prendiamo da questo risultato positivo l’energia e la fiducia per le prossime giornate. E prendiamo l’atteggiamento difensivo, che nelle ultime tre partite ha tenuto gli avversari sotto i 70 punti e che dobbiamo mantenere. È necessario migliorare il flusso offensivo e certamente le percentuali che ci costruiamo. Dobbiamo essere più fiduciosi e più aggressivi per convertire in punti quello che facciamo in attacco. Ci sono spunti su cui continuare a lavorare. Ma la cosa più importante, ribadisco, è l’energia positiva della vittoria”.
La partita non è stata certo facile e per farla sua Hdl ha dovuto rincorrere un avversario molto pimpante, che era arrivato a otto lunghezze di vantaggio e che nell’ultimo quarto non ha avuto la lucidità e forse l’esperienza di nascondere la giugulare ai morsi di Smith e compagni. “Anche a -8 – ha aggiunto – non c’era tempo per scoraggiarsi, perché questo sport non ti dà nemmeno il tempo di farlo. I ragazzi sono stati bravi perché hanno aumentato l’intensità difensiva, hanno tenuto metaforicamente le mani sulla partita da un punto di vista mentale. Merito loro che si è giocato sino in fondo, sino agli ultimi possessi e alla roulette dei tiri liberi”.
Molto rammarico in casa pontina per questo ko. L’analisi di coach Giancarlo Sacco è lucida nel riconoscere meriti e colpe dei suoi uomini. “Sono fiero e orgoglioso di allenare questi ragazzi – ha detto – perché a fronte di tutto quello che ci accade siamo sempre a testa alta, con grande orgoglio andiamo su tutti i campi e facciamo la nostra partita. Abbiamo preparato bene il match, soprattutto in chiave difensiva, avendo tenuto a un punteggio basso Nardò, che è squadra che può esprimere un potenziale da 90 a 100 punti. Da un altro punto di vista, sono un po’ arrabbiato, perché con 8 punti di vantaggio e l’inerzia in mano dovevamo aspettarci la loro reazione. È stato permesso qualcosa di troppo in quei quattro recuperi consecutivi, in cui ci abbiamo messo qualcosa di nostro. Siamo rimasti sorpresi e invece non c’era niente di cui sorprenderci rispetto a una squadra che deve recuperare. Gli otto punti costruiti con tanta fatica, li abbiamo persi in un amen. La partita è stata decisa in quel break. Ma è normale che loro ci abbiano provato, purtroppo noi ci siamo cascati”.
Stavolta non c’è tempo per riposare. La seconda giornata della fase a “orologio” inizia presto con l’anticipo di Milano giovedì 15 febbraio. I granata andranno a far visita all’Urania e all’ex Andrea Amato.
Battuta Latina nell’esordio della fase a “orologio”. Dalmonte commenta la prima vittoria della sua Hdl
La convalescenza non sarà breve. Il Toro è malato e per avere ragione di Benacquista Latina ieri sera ha dovuto fare uno sforzo tremendo. Il Nardò di Luca Dalmonte, ormai è abbastanza chiaro, ha alzato il livello qualitativo e quantitativo della difesa, dal momento che i suoi tre avversari (Verona, Chiusi e Latina) sono stati tenuti sempre sotto la soglia dei 70 punti (rispettivamente a 69, 60 e 68). Ma questa è squadra che da settimane ha perso fiducia e serenità e le percentuali al tiro ne sono l’effetto più deflagrante. Per cui subisce poco e fa male pochissimo, non tanto per lacune clamorose nella costruzione offensiva, ma per l’energia e la convinzione che il braccio dei granata (non) mette nella traiettoria della palla a spicchi verso il canestro. Sono conclusioni in uno stato di depressione che non aiuta mai il fatturato dei tentativi. Quindi, la convalescenza non sarà breve e avrà bisogno di altre “medicine”, ma intanto è iniziata con i primi, sudatissimi, due punti della fase a “orologio”. Il successo contro Latina consentirà di “curarsi” in un clima diverso. Risultati incredibili degli altri campi a parte (Cividale che batte Trapani, Cento che batte Monferrato, Orzinuovi che batte Cantù, Rimini che batte Agrigento, Piacenza che batte Vigevano), Luca Dalmonte può tirare un piccolo sospiro di sollievo. La prima missione (una vittoria per rompere l’impasse) è compiuta.
“Prendiamo i due punti – ha detto il coach granata in sala stampa – e li prendiamo con il sorriso, a prescindere da tutto. Prendiamo da questo risultato positivo l’energia e la fiducia per le prossime giornate. E prendiamo l’atteggiamento difensivo, che nelle ultime tre partite ha tenuto gli avversari sotto i 70 punti e che dobbiamo mantenere. È necessario migliorare il flusso offensivo e certamente le percentuali che ci costruiamo. Dobbiamo essere più fiduciosi e più aggressivi per convertire in punti quello che facciamo in attacco. Ci sono spunti su cui continuare a lavorare. Ma la cosa più importante, ribadisco, è l’energia positiva della vittoria”.
La partita non è stata certo facile e per farla sua Hdl ha dovuto rincorrere un avversario molto pimpante, che era arrivato a otto lunghezze di vantaggio e che nell’ultimo quarto non ha avuto la lucidità e forse l’esperienza di nascondere la giugulare ai morsi di Smith e compagni. “Anche a -8 – ha aggiunto – non c’era tempo per scoraggiarsi, perché questo sport non ti dà nemmeno il tempo di farlo. I ragazzi sono stati bravi perché hanno aumentato l’intensità difensiva, hanno tenuto metaforicamente le mani sulla partita da un punto di vista mentale. Merito loro che si è giocato sino in fondo, sino agli ultimi possessi e alla roulette dei tiri liberi”.
Molto rammarico in casa pontina per questo ko. L’analisi di coach Giancarlo Sacco è lucida nel riconoscere meriti e colpe dei suoi uomini. “Sono fiero e orgoglioso di allenare questi ragazzi – ha detto – perché a fronte di tutto quello che ci accade siamo sempre a testa alta, con grande orgoglio andiamo su tutti i campi e facciamo la nostra partita. Abbiamo preparato bene il match, soprattutto in chiave difensiva, avendo tenuto a un punteggio basso Nardò, che è squadra che può esprimere un potenziale da 90 a 100 punti. Da un altro punto di vista, sono un po’ arrabbiato, perché con 8 punti di vantaggio e l’inerzia in mano dovevamo aspettarci la loro reazione. È stato permesso qualcosa di troppo in quei quattro recuperi consecutivi, in cui ci abbiamo messo qualcosa di nostro. Siamo rimasti sorpresi e invece non c’era niente di cui sorprenderci rispetto a una squadra che deve recuperare. Gli otto punti costruiti con tanta fatica, li abbiamo persi in un amen. La partita è stata decisa in quel break. Ma è normale che loro ci abbiano provato, purtroppo noi ci siamo cascati”.
Stavolta non c’è tempo per riposare. La seconda giornata della fase a “orologio” inizia presto con l’anticipo di Milano giovedì 15 febbraio. I granata andranno a far visita all’Urania e all’ex Andrea Amato.