IL CIVISMO È LA NOSTRA STELLA POLARE
Qualcuno pensa di poter frenare o impedire l’affermazione del modello politico e amministrativo incarnato da Andare Oltre a Nardò. Comprendo perfettamente che la novità rappresentata da questo movimento, capace di scardinare consolidati schemi ed equilibri politici a Nardò, sia stata avvertita con fastidio da chi si è nutrito per decenni da tali schemi ed equilibri costruiti a spese dei cittadini, delle comunità amministrate e anche della politica. E, conseguentemente, avevamo messo in preventivo che il fallimentare establishment partitico della nostra città avrebbe cercato di reagire. Il primo e più clamoroso errore che si compie è quello di cercare di inquadrare Andare Oltre tra i compartimenti stagni della antica e logora divisione in destra, sinistra e centro. È una sorta di errore consapevole (altro, evidentemente, non hanno da dire e fare…), frutto di una interpretazione della realtà e delle cose della politica che, piaccia o no, è ormai ampiamente superata.
Andare Oltre amministra pensando alle cose concrete, ai bisogni dei cittadini. Il tempo è cambiato, i partiti stanno morendo (non è una buona notizia per quello che hanno rappresentato nel Novecento di questo Paese, ma bisogna prenderne atto), la gente è stufa di vizi e cattive prassi di chi ha gestito la politica e la cosa pubblica sino a ieri. Il sospetto attivismo di alcuni, che si svelano con frasi di bassissimo profilo umano e politico, è sintomo di un modo di fare che non insulta solo me ma tutti gli elettori, tutti i cittadini, che rappresento e che si aspettano un deciso cambio di rotta delle dinamiche politiche, così come stiamo facendo.
Il mio invito è di non perdere tempo ad argomentare su Andare Oltre e soprattutto di non perdere il sonno sulla sua collocazione, sulle sue scelte, su giudizi di coerenza che francamente imbarazzano visti i pulpiti dai quali provengono. Andare Oltre è e rimane un movimento civico, affermatosi con una alleanza di civiche, libero da appartenenze ed aperto a tutti i movimenti civici della città. Un movimento capace di dialogare con i partiti ma non succube di nessuno. E proprio a tutte le espressioni civiche della città rivolgo l’invito a superare gli steccati, che in verità esistono solo nella mente di qualcuno, e di affiancarci in questo importante processo di cambiamento, trovando insieme a noi l’intesa sui tempi e modi per rilanciare la città.
Pippi Mellone