CODACONS LANCIA RICORSO COLLETTIVO AL TAR DEL LAZIO CONTRO IL “MIUR”
Grazie al “ricorso” i candidati esclusi potranno chiedere ammissione con riserva alle prove orali. Ancora una volta la legge della “Buona Scuola” mostra la corda e il tanto atteso concorso docenti, che avrebbe dovuto essere uno dei fiori all’occhiello della “Buona scuola” voluta dall’attuale governo, continua a far discutere. Molte polemiche sta causando l’esito delle prove scritte, finora corrette, molte più polemiche, perfino, dei requisiti di accesso previsti dal bando stesso. Lo rileva e denuncia a chiare lettere, il Codacons. Due gli aspetti negativi emersi dalle correzioni: in primis l’estrema lentezza delle commissioni, che dal 28 aprile ad oggi avrebbero corretto circa 70mila prove e che con questi tempi riusciranno a correggere solo il 60% delle prove totali entro l’inizio del prossimo, sopraggiunto, anno scolastico. E poi l’ancora più preoccupante esito di tali correzioni: oltre la metà dei candidati non è stata ammessa agli orali. Il 55,2% delle prove, secondo fonti stampa, non sarebbero state neppure sufficienti.
Ciò che preoccupa – prosegue l’associazione – è il rischio che per l’inizio del prossimo anno scolastico non siano assegnate tutte le cattedre vacanti
Il Codacons, da sempre particolarmente attento al mondo della scuola, teme che il concorso possa trasformarsi nell’ennesima beffa a danno di chi coltiva la legittima ambizione di essere immesso in ruolo. Saranno danneggiati sia coloro che, sebbene preparati, si sono visti bocciare, sia chi, invece, sarà chiamato per l’ennesima supplenza annuale.
Per questo l’associazione lancia oggi sul sito www.codacons.it un ricorso collettivo contro il Miur, da intraprendere al Tar Lazio, in favore di tutti coloro che non sono stati ammessi alle prove orali. L’iniziativa ha lo scopo di ottenere l’annullamento previa sospensiva dell’efficacia delle graduatorie di merito e dei giudizi negativi di mancata ammissione alla prova orale e, comunque, l’ammissione con riserva dei ricorrenti alle successive fasi concorsuali, anche alla luce dell’orientamento già espresso dal TAR del Lazio in tema.
Il ricorso – spiega il Codacons – è diretto a contestare l’articolazione delle prove concorsuali, i criteri stabiliti per la loro elaborazione e valutazione, nonché le modalità di svolgimento delle prove stesse.
Tutti gli interessati possono ottenere informazioni e partecipare all’azione collettiva attraverso il sito www.codacons.it