HomePoliticaI COMITATI PER IL NO FARI ACCESI SULLE AMMINISTRATIVE 2017

I COMITATI PER IL NO FARI ACCESI SULLE AMMINISTRATIVE 2017

I COMITATI PER IL NO FARI ACCESI SULLE AMMINISTRATIVE 2017

GABELLONE     VITALI F.I.

I Comitati per il No, quindi interessati al referendum costituzionale di fine anno, sono tutti legittimi al di là dell’iniziativa delle federazioni provinciali di FI ma, in ogni comitato, devono esserci espressioni dei partiti del centrodestra. Questo è il concetto a cui si ispira il coordinatore regionale berlusconiano Vitali che a proposito dell’ipotesi che questo possa rappresentare un ritorno in coalizione dei Conservatori e Riformisti, sentenzia: “la speranza è l’ultima a morire”. Una frase in politichese della prima repubblica, visto che può essere capita come si vuole: speranza sì, speranza no. Certo, c’è da notare che se la speranza è l’ultima a morire rispetto ad una prova generale di riunificazione tra COR e Fi in vista delle elezioni nei comuni di Taranto e Lecce, Vitali e Gabellone tracciano le linee di movimento. Per il numero uno dei berlusconiani i segretari provinciali hanno tempo sino a settembre altrimenti la gestione passerà direttamente allo stesso Vitali. Per Gabellone, segretario provinciale dei COR, sarà il partito a decidere le scelte e a definire la migliore candidatura. Ma il numero uno dei fittiani è come se volesse bloccare Marti a cui rammenta che sino al 2018 farà il parlamentare. Al momento, sempre secondo Gabellone e relativamente a Lecce, se qualcuno pensa di esser lui il candidato sindaco, sarebbe solo un utile risorsa.

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