CONOSCIAMO IL MONDO DEL BASEBALL: GLI UOMINI INVISIBILI
GLI UOMINI INVISIBILI
(segue dal 4 ottobre)
Il baseball ora era diventato un indiscutibile quanto necessario patrimonio sociale e nulla doveva essere più demandato al caso e pertanto anche i segnali, cioè quei gesti che indicano al pubblico le decisioni, inventati da Cy Rigler nel 1905, furono unanimemente accettati e codificati dalla nascente scuola tecnica.
Con il passare degli anni infine è certo che questi insostituibili “uomini invisibili” per via della loro autoironica “ininfluenza” sull’andamento della gara (si pensi che in una partita ideale il chief umpire è chiamato ad emettere ben 163 giudizi fortemente decisionali) hanno avuto la capacità di affermarsi e confermarsi raggiungendo altresì anche traguardi di prestigio misto a curiosità varie. Significativi infatti quelli di Bill McGowan che a tutt’oggi detiene l’insuperato record di ben 2541 partite dirette consecutivamente dal 1925 al 1954, di Bill Klem che ha diretto per 37 anni ininterrottamente dal 1903 al 1940 e di Ed Rommel che a Washington nella gara tra i Senatores e gli Yankees il 18 aprile del 1956 fu il primo ad indossare gli occhiali. “Per vederci meglio”, come fu detto dagli insigniti dell’Ordine della Giarrettiera!
Anche in Italia però gli umpire di baseball, ed in seguito quelli di softball, hanno avuto una particolare storia da me scritta per ricordare le loro vicissitudini, anch’essi Uomini Invisibili, o meglio “Indimenticabili”. Una storia la loro sviluppatasi in parallelo con l’affermazione tecnica e popolare del gioco e, sotto molti aspetti, piena di sfumature e di fascino per le qualità, iniziative, modalità di reclutamento e validità espresse già a partire dai primi pionieri. Ed allora in chiusura voglio ancora ricordare tra gli Indimenticabili il triestino Carmelo Pettener dallo stile aristocratico ed interpretativo, il parmense Enrico Spocci principe della determinazione e rigidità, il nettunese Franco Faraone dalla grande e vitale filosofia di vita, il milanese Attilio Meda imperturbabile quanto signore del diamante, il bolognese Cesarino Mingardi dalla simpatia disarmante, il romano Mario Noli dai decisi e carismatici giudizi, il nettunese Sante De Franceschi inossidabile e longevo highlander ed il livornese Riccardo Fraccari dall’inconfondibile e studiato stile.
E la storia infinita continua.
Michele Dodde
(fine sesta e ultima puntata – pubblicata 11 ottobre 2017)