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CONOSCIAMO IL MONDO DEL BASEBALL

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IL BASEBALL E LE BALLATE

michele dodde

(segue dal 18 ottobre )

Era il 1941 quando Joe Di Maggio vinse la palma di miglior giocatore (MVP) in virtù di una media di 125 RBIs, 30 fuoricampo e realizzando quell’incredibile striscia di 91 battute valide in 56 partite consecutive cancellando di fatto la tenuta dell’incomparabile Ted Williams. La sua simpatia, la grazia del gesto e la sua applicazione catturarono la fantasia dell’intera nazione. Giudicato come l’unico giocatore capace di realizzare uno spettacolare show, il grande Joe Di Maggio, che riuscì a riempire anche non poche pagine della cronaca rosa per via del suo matrimonio con Merylin Monroe, e non poteva essere diversamente, viene ancor più esaltato dagli autori della canzone quando precisano che egli, tuttavia, non fosse altro che “solo un uomo e non un mostro” (he’s just a man and not a freak).

Il 1956 invece fu l’anno di Mickey Mantle. Valutato da un magico scout mentre giocava con la squadra del suo liceo, Mickey fu subito messo sotto contratto dalla franchigia degli Yankees e dal suo debutto a 19 anni, nel 1951, sino al suo abbandono, nel 1968, sostituì inizialmente e ricoprì per 18 anni in modo memorabile quel ruolo che era stato proprio di Joe Di Maggio. Nel 1956 dunque, quando vinse la tripla corona dei battitori nell’ambito dell’American League e premiato come miglior atleta dell’anno dai giornalisti specializzati dall’Associated Press, la sua figura di ragazzo d’oro del baseball, la sua giovanile timidezza e soprattutto la sua muscolatura, furono immortalate da una significativa canzone che fece sognare non poche fanciulle in specie quando recitava “mi piacerebbe essere come una pallina ed essere presa al volo direttamente tra le sue braccia” (I’d like to be a fly ball and pop into his arms-oo) .

Un passaggio ideale tra due grandi che ora vegliano nella Hall of Fame ma questo è solo il primo approccio del coinvolgimento del baseball tra le note musicali. Poichè la storia continua…

di Michele  Dodde

FINE

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