TRA CONTE E LARICCHIA BOTTA E RISPOSTA SUL T.R.M. AI “REGIONALI”
Botta e risposta a distanza tra la consigliera regionale grillina Antonella Laricchia e il leader del M5s Giuseppe Conte, intervenuto sulla polemica nata dopo che il Consiglio regionale della Puglia ha reintrodotto il trattamento fine mandato per i consiglieri pugliesi, una norma che dovrebbe essere modificata dall’aula il 21 settembre. Il provvedimento è stato votato anche dai consiglieri governisti pentastellati entrati in maggioranza e in giunta per volere del governatore Michele Emiliano.
«Il Movimento 5 Stelle sarà in prima fila per eliminare quella norma e introdurre una norma che sia compatibile anche con i nostri principi e valori», aveva detto Conte a San Nicandro Garganico per sostenere il candidato sindaco Matteo Vocale della coalizione “San Nicandro Unita è forte”, che comprende centrosinistra, Movimento 5 Stelle e liste civiche. «Ci siamo resi conto che quell’emendamento – ha aggiunto Conte – per le implicazioni che comportava, non era accettabile. Quindi abbiamo convenuto tutti che venga abrogato quel trattamento di fine mandato così come era stato da ultimo approvato. Va invece impostato un discorso completamente nuovo».
La replica di Laricchia, che non ha seguito i suoi colleghi in maggioranza, non si è fatta attendere: «Non facciamoci prendere in giro né da Conte né da tutti i partiti (destra, sinistra e 5 Stelle), né da Michele Emiliano (che spero faccia seguire, alle sue condivisibili parole di sdegno, atti concreti in consiglio regionale, per l’abrogazione del Tfm, che in realtà nella legge è chiamato assegno di fine mandato», ha scritto in un post. «Non molliamo (io ripresenterò proposte in aula, sia per l’abrogazione sia per per non far spendere un solo euro ai pugliesi): facciamo sentire la nostra voce».