CORINI GUIDA IL SUO LECCE ALLA VITTORIA
Stepinski e Falco gli autori dei gol vincenti
La partita giocata ieri al “Bentegodi” di Verona tra i gialloblu locali sponda Chievo ed il Lecce era catalogata come “importante” per entrambe le avversarie, entrambe, peraltro, in ottima condizione e quindi da ritenere quale big match della nona di calendario.
Ebbene alla fine del confronto si può asserire che le promesse sono state rispettate in pieno e l’unica nota stonata è stata la totale assenza dei tifosi per le note vicende della pandemia che sta sconvolgendo il mondo intero.
Chievo Verona e Lecce si sono affrontate con la stessa voglia di vincere la partita e hanno cercato sino all’ultimo il successo pieno prevalendo nello svolgersi delle varie azioni a momenti alterni sfruttando al massimo i mezzi a disposizione.
Al termine ha avuto la meglio il Lecce perché, come da tempo dico, quest’anno il gruppo (o il branco come vuole Corvino) è davvero di prim’ordine. La batteria di attaccanti che Corini ha a disposizione offre al tecnico che, ovvio, ci mette del suo, la possibilità di intervenire nell’arco dei novanta minuti con una serie di cambi e con logiche modifiche tecnico tattiche sull’andamento del match stesso.
La controprova di quanto dico è la gara di ieri. Dopo fasi alterne di gioco sembrava che il risultato si avviasse ad essere quello del pareggio grazie alle due marcature avvenute a distanza di soli due minuti tra loro nel corso del primo tempo. In effetti a tratti era il Lecce ha marcare un certo predominio in altri era il Chievo.
Il Lecce, però, ed il suo allenatore in particolare, ieri voleva la vittoria e l’ha cercata sino alla fine cambiando tutto il fronte d’attacco; Mancosu, Coda e Stepinski che non avevano deluso, anzi, sconvolgendo i piani della difesa avversaria (la migliore del campionato) che si è dovuta piegare di fronte al veemente attacco portato da Pettinari e Falco concluso col tiro vincente del Messi del Salento che così va a due reti segnate in due spezzoni di partita giocati.
Una vittoria ben augurante contro una forte avversaria che induce, con la dovuta cautela, a sperare bene anche per i prossimi impegni.
Il Lecce c’è e ha lanciato un segnale inequivocabile di quelle che sono le sue intenzioni.
Eugenio Luciani