CORTE DEI CONTI: APPROVATA PARIFICA DI BILANCIO. EMILIANO: REGIONE VIRTUOSA E CON I CONTI IN ORDINE
Raffaele Piemontese
La Sezione regionale di controllo per la Regione Puglia della Corte dei Conti ha approvato con suo giudizio la parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario del 2007.
I conti oggetto del giudizio sono stati restituiti al Presidente della Regione Puglia per la successiva presentazione al Consiglio regionale.
All’udienza oggi hanno partecipato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese e numerosi dirigenti regionali.
“La Regione Puglia si distingue per l’attenta e virtuosa gestione delle proprie politiche di bilancio”.
Lo ha detto il presidente Emiliano che a margine dell’udienza ha rilevato come “per vent’ anni anziché mandare in equilibrio i bilanci dei Consorzi di Bonifica la Regione ha pagato in anticipo. Così con le spese di funzionamento dei Consorzi si è accumulato un debito da 250 milioni di euro che stava piegando la Regione”.
“Abbiamo risanato questa situazione – ha aggiunto – e poco alla volta con l’aiuto anche degli agricoltori stiamo rimettendo in piedi il meccanismo per il quale i consorzi, che sono previsti dalla Costituzione e che quindi non possono essere eliminati, viene finanziato con i soldi delle stesse aziende agricole che sono socie del consorzio. Speriamo così di poterli riconsegnare al più presto alla normale attività revocando i commissari regionali”
Secondo Emiliano “rileviamo una notevole riduzione della spesa farmaceutica, inoltre in materia sanitaria abbiamo recuperato moltissimo sui livelli essenziali di assistenza: eravamo tra le ultime Regioni e ora siamo oltre la metà classifica nazionale”.
Per quanto riguarda il personale “abbiamo assunto moltissimi giovani consentendogli di mostrare il loro lavoro e il loro valore”. Emiliano ha ricordato che “abbiamo istituito in Puglia il Reddito di dignità, unica Regione in Italia, sostenendo in più le spese degli assegni di cura in un momento difficilissimo”.
“Stiamo consentendo – ha concluso – a questa Regione di continuare il suo trend positivo: se noi non facessimo il nostro dovere facendo quadrare i conti sarebbe un disastro anche nella vita quotidiana di tutti, come succede dove la tassazione al massimo. Invece in Puglia la tassazione è tra le più basse d’Italia e questo ovviamente è un contributo che diamo alle famiglie, a tutti i nostri fratelli e sorelle che lottano per sopravvivere in questo momento difficile”.
Infine commentando le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, Emiliano ha spiegato che debiti fuori bilancio e consulenze legali esterne “sono tutte questioni legate alle precedenti amministrazioni, che effettivamente avevano abusato del ricorso agli avvocati esterni. È questa la ragione per la quale abbiamo raddoppiato il numero degli avvocati interni, lasciando le consulenze esterne soltanto per casi di eccezionale complessità. E questo nel breve potrà limitare i danni che abbiamo avuto dagli eccessi del passato”.
Per l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, “il cruscotto del bilancio regionale pugliese non ha luci rosse accese. Siamo ben oltre i parametri positivi della legittimità e della gestione improntata a criteri di efficacia ed economicità, oggetto del giudizio di parificazione della Corte dei conti. I pugliesi possono contare su una cassaforte ricca, su un indebitamento in costante diminuzione, sul definitivo azzeramento dei titoli derivati contratti nel passato ormai remoto.
Importante evidenziare due elementi con riflessi diretti nella vita economia e sociale dei cittadini, specie tenendo conto che operiamo con i vincoli posti dalla legislazione statale nell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, vincoli che anche la Corte costituzionale ha considerato ingiusti: ebbene abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi della spesa dei fondi comunitari e, nonostante le riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato, la Puglia, che anche quest’anno non aumenta le tasse, resta tra le Regioni italiane con minore pressione fiscale”.