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DALLA SCONFITTA DI VERONA BISOGNA TRARRE I DOVUTI INSEGNAMENTI

DALLA SCONFITTA DI VERONA BISOGNA TRARRE I DOVUTI INSEGNAMENTI

Al termine del diciannovesimo turno resta il buon cammino fatto, ma per fare altrettanto bene bisogna ripercorrere la stessa strada

Si è chiuso, almeno per il Lecce, il girone d’andante di questa stagione ma il calendario prevede tra oggi e domani le ultime tre partite con un Bologna-Cremonese che ci interessa in maniera importante.

Prima di archiviare definitivamente la gara di venerdì in quel di Verona vorrei esprimere il mio modesto giudizio sulla stessa.

Come spesso avviene dopo una prova esaltante si incappa in una prestazione sotto tono, perché? Le motivazioni sono molteplici e non è il caso di discuterne ma piuttosto mettendo da parte la delusione per la sconfitta, cercare di trarre i maggiori insegnamenti da ciò che è accaduto.

Il filmato di questa gara sarebbe opportuno tenerlo in archivio ma a portata di mano per rinfrescarsi le idee sugli errori tecnici e tattici commessi per non ripeterli mai più, o almeno il meno possibile.

Una gara da non dimenticare, ma da ricordare bene perché da essa si possono trarre tanti insegnamenti. Primo fra tutti è quello che di avversari disperatamente tesi a raggiungere i diversi obiettivi (scudetto, coppe europee, salvezza) se ne incontreranno molti di più da ora in poi e con sempre maggiori difficoltà. Secondo insegnamento sarà quello di non perdere mai quel senso di umiltà che con quello di grande sacrificio ha quasi sempre caratterizzato la squadra giallorossa.

Se così sarà la sconfitta di Verona non influenzerà negativamente il cammino futuro e sulla spinta di un buon girone d’andate il Lecce riuscirà a tenere il passo giungendo quanto prima a quella salvezza che per una neo matricola equivale alla conquista dello scudetto.

Intanto c’è da dire che si può tirare un sospiro di sollievo in merito alle condizioni dei tre calciatori usciti malconci dal Bentegodi. Nessuno di loro accusa un infortunio che preclude in partenza l’impiego nel prossimo impegno (in casa contro la Salernitana), Gendrey, Umtiti e Gallo saranno quasi certamente a disposizione di Baroni e ciò è garanzia per la tenuta del reparto difensivo e non solo.

Tre infortuni che in uno con le cessioni effettuate nei giorni scorsi hanno segnalato qualche situazione non prevedibile prima, in difesa, in particolare nel ruolo di centrale difensivo, dopo l’abbondanza (Baschirotto, Umtiti, Pongradic, Cetin, Tuia e Dermaku) si è passati alla congiuntura con solo tre elementi per due posizioni determinanti (Cetin ceduto Pongracic fermo per almeno due mesi, Tuia messo sul mercato (pare che la decisione sia rientrata) e Dermaku frequentatore fisso dell’infermeria).

Ciò potrebbe creare i presupposti per un nuovo intervento sul mercato alla ricerca di un uomo esperto e pronto all’uso (si vocifera del veronese Magnani, già altre volte nel mirino di Corvino) oltre a quella punta centrale che il duo Corvino-Trinchera cerca senza però tirarsi i capelli.

Ernesto Luciani

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