DI FRANCESCO, “NEL SALENTO MI TROVO BENISSIMO. IL NOSTRO SCUDETTO È LA SALVEZZA”
Oggi l’esterno d’attacco giallorosso, figlio d’arte, ha parlato in conferenza stampa e riprenderà il suo posto in prima squadra.
È l’uomo con maggiore esperienza in serie A di tutto il lotto che veste la maglia leccese e, tuttavia, non è riuscito a partire a mille, pur avendo un costante crescendo di forma, parlo di Di Francesco, figlio di Esusebio ex trainer leccese, ed oggi è stato lui a tenere banco in conferenza stampa.
Federico Di Francesco segna contro l’Atalanta
Finora ha esultato solo in una circostanza, dopo aver segnato una rete, ma nell’economia del gioco è ormai una pietra basilare e lo dimostra che, pur giocando poche volte per gli interi novanta minuti, è stato sempre presente salvo che contro il Sassuolo dovendo scontare una squalifica.
Forse, ma il calcio non concede la replica, con lui in campo il mach di sabato scorso contro il Sassuolo sarebbe andato diversamente; il diretto interessato dice:
“Sicuramente ho sofferto tanto sabato, dalla tribuna la partita si vive con ansia perché non si può dare un contributo. Con il Sassuolo è stata una sconfitta che per certi versi fa male, perché meritavamo un pareggio, ma adesso cerchiamo di guardare le cose positive. Domenica giocheremo con l’Inter e speriamo di fare una buona prestazione. Penso non sia stato giusto vietare la trasferta, la aspettavano tutti i tifosi e speriamo che ci sia un dietro front nel corso di questa settimana”
Già l’Inter
“Giocheremo contro fenomeni e dovremo fornire una prestazione al 110% per fare risultato, è difficile, ma prepareremo al meglio questa sfida, l’attenzione dovrà essere massima e cercheremo di interpretare la gara come fatto con le altre grandi”.
Differenza rispetto alla scorsa stagione?
“L’anno scorso con l’Empoli abbiamo fatto tanti punti nel girone di andata, ma in questo torneo andata e ritorno sono campionati differenti, bisogna ragionare partita dopo partita per fare punti e muovere la classifica. La salvezza è il nostro scudetto, prima era la nostra speranza, stiamo bene in classifica, ma mancano ancora tre mesi”.
L’andamento tra i due gironi?
“Il Verona che ha chiuso l’andata con cinque punti, nel ritorno ha conquistato vittorie importanti e ieri la Cremonese ha ottenuto il primo successo, noi a parte la gara con la Salernitana, abbiamo fatto sette punti in quattro partite e siamo in linea, ma bisogna continuare così, siamo umili e lavoratori”.
Le sue prestazioni?
“Sapevo che avrei dovuto lavorare come e più degli altri, anche se avevo molte presenze in A, mi sono impegnato molto in allenamento e messo nelle condizioni di poter giocare, ho faticato un po’ nel primo mese per i carichi di lavoro, poi ho colto l’opportunità con l’Atalanta e iniziato a giocare con continuità”.
L’esperienza con i nuovi compagni
“Un po’ tutti i compagni mi hanno colpito per l’atteggiamento mentale, ho giocato due anni alla Spal con Gabriel Strefezza e mi ha sempre dato l’impressione che avesse una grande mentalità e quando sono arrivato me ne ha dato conferma. Blin è lo stesso, un ragazzo che mi ha fatto una grandissima impressione, lo stesso vale per Gonzalez e spero possa avere una carriera importante. In tanti qui hanno un grande senso di appartenenza”.
Quale la quota salvezza?
“Non pensiamo alla soglia salvezza, guardiamo al presente e ragioniamo gara dopo gara, stiamo bene in classifica, ma bisogna mantenere il posto e non fare calcoli e vedremo dove saremo a fine torneo”.
Come si trova a Lecce?
“Nel Salento mi trovo benissimo e anche i miei figli, Lecce ha un modo di vivere che mi piace e sono venuto tante volte in vacanza. Ho legato con tutti, ma frequento maggiormente Tuia, Strefezza e Gallo perché abbiamo figli della stessa età e questo facilita le abitudini”.
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