DIREMO ADDIO ALLE AUTO DIESEL?
Secondo il “Financial Times” questo l’orientamento delle case automobilistiche. Anche la Fiat Chrysler Automobiles cesserà, entro il 2022, di montare motori alimentati a carburante diesel per passare all’ibrido.
A stare a quanto pubblicato dal “Financial Times” nei giorni scorsi, la FCA –ovvero la Fiat Chrysler Automobiles – sembra sia orientata a dire addio alle auto diesel. Ovvio non sarà un addio repentino, dall’oggi al domani, ma a partire dal 2022, infatti, i motori a gasolio non verranno più montati sulle vetture del gruppo. Addio quindi alle auto a diesel.
Il gruppo, guidato da Sergio Marchionne e John Elkann si prepara a grandi cambiamenti, puntando sempre di più sugli ibridi e sulla combinazione di benzina ed elettrico.
A spingere verso questa drastica decisione sarebbe un crollo della domanda per le vetture diesel e ad un aumento dei costi per rendere questa tecnologia sempre più in linea con gli standard di emissioni imposti dalle normative europee e statunitensi.
La novità coinvolgerà tutti i rami che fanno parte del gruppo, non solo la Fiat, ma anche Jeep, Ram, Dodge, Chrysler, Alfa Romeo e Maserati. L’anticipazione pubblicata dal Financial Times sarà resa ufficiale, molto probabilmente, solamente a giugno, quando l’amministratore delegato Sergio Marchionne presenterà il nuovo piano industriale e finanziario.
L’elaborazione delle strategie aziendali è ancora in corso e Marchionne sta studiando con i suoi più stretti collaboratori nuove soluzioni per dare slancio a FCA. Sempre secondo il quotidiano britannico, FCA continuerà a realizzare motori a gasolio esclusivamente per i veicoli commerciali e per la linea di pick-up venduta negli Stati Uniti.
Su questa linea strategica aziendale, del resto, Fiat Chrysler Automobiles è solo l’ultima casa automobilistica che ha scelto di dire addio al diesel. L’ultimo costruttore in ordine di tempo a prendere questa decisione era stato Volkswagen, con la Toyota che aveva annunciato lo stop nella realizzazione di modelli con motore a gasolio già dall’anno prima.
Il passaggio dal diesel, ritenuto sino a qualche anno addietro il carburante più green, all’ibrido promosso da case automobilistiche è stato determinato dallo scandalo del “dieselgate” nel 2015 che facendo rilevare principi diversi ha, in pratica, cambiato tutto, mettendo in luce i problemi e le bugie legate al carburante “diesel”. Sapere che il diesel non sia in grado di ridurre i livelli di inquinamento ha spinto i governi a reagire duramente, tagliando gli incentivi legati ai motori a gasolio. Oggi le auto diesel non sono più convenienti, mentre il corso dei componenti elettrici è sceso rendendo molto più accessibili le auto ibride.
Ottavia Luciani
(fonte Financial Times)