Disumanità al Fazzi: “La Sanità deve rispondere a criteri di umanità prima ancora che numeri”
Dichiarazione del consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, nonché vicepresidente della Commissione Sanità, Luigi Manca
Tutto è giustificabile tranne la disumanità!
Sono mesi che da vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Puglia lancio grida d’allarme sulla situazione dei Pronto Soccorsi ospedalieri, in modo particolare quello del Vito Fazzi, per l’assenza di un Piano delle Emergenze-Urgenze e una disorganizzazione che rende il lavoro degli operatori sanitari un incubo quotidiano: poche risorse umane che devono coprire turni dove l’imponderabile e’ sempre dietro l’angolo visto che in ballo c’è la vita umana.
Ma francamente le immagini di quel giovane a terra nel Pronto Soccorso del Fazzi di Lecce sono inaccettabili sul piano umano prima ancora che su quello sanitario. Dal racconto si evince una situazione intollerabile: un ragazzo in preda a una colica renale lasciato a terra per 40 minuti senza che nessuno non solo lo visitasse, ma lo sistemasse su una barella o un lettino provvisorio. Qualsiasi fosse la situazione in quel momento, se non i medici quanto meno i paramedici avrebbero dovuto avvertire il bisogno di dare a quel ragazzo una sistemazione dignitosa, che si coniugasse con quello che si intende per Sanita’ in qualsiasi vocabolario del mondo.
Per questo non basta lo sdegno, sono intenzionato a chiedere nella mia qualità istituzionale spiegazioni a l’assessore regionale alla Salute, nonché presidente della Regione. Voglio io per primo capire se alla logica dei numeri nei nostri ospedali prevale ancora la logica del “soccorso” sempre e comunque.