DUPLICE OMICIDIO DI VIA MONTELLO A LECCE

Il presunto assassino tradito, tra l’altro, da alcune fascette che intendeva usare per torturare le vittime e un piano folle per spettacolarizzare l’omicidio.

Gli inquirenti  nei corso dei sopraluoghi effettuati avevano rivenuto alcune fascette in plastica da elettricista per immobilizzare le vittime, forse per poi seviziarle.

Oltre alle fascette, però, i carabinieri, avevano rintracciati altri indizi, oltre al foglio rinvenuto dai indaganti sul luogo del crimine sin dai primi istanti: conteneva la mappatura di tutte le videocamere di sorveglianza installate nella zona.

Ad esempio almeno altri quattro biglietti, nei quali il 21enne avrebbe riposto i suoi intenti, confermando di fatto la pianificazione sulla quale non vi sono stati dubbi sin dal primo momento; ci sono, poi, numerosi indizi che lasciano pensare a una rappresentazione spettacolarizzata dell’omicidio.

Nello zainetto, infatti, avrebbe persino portato l’occorrente per realizzare una scritta all’interno dell’appartamento.

Così come dichiarato dal procuratore Leonardo Leone De Castris, durante l’incontro con gli organi di stampa presso il comando provinciale