ESORDIO PER ROBERTO RIZZO: “C’È UN GRUPPO FORTE E COESO. A PAGANI PER CRESCERE SULLE MOTIVAZIONI”
Esordio sulla panchina del Lecce per Roberto Rizzo alla penultima di campionato con la segreta speranza di festeggiare a giugno un risultato mancato da ormai cinque anni. Roberto Rizzo domani guiderà il Lecce sul campo della Paganese con idee precise: “Non andremo a fare una mera preparazione ai play off – dice – perché dobbiamo ritrovare un certo atteggiamento’. Rizzo si è presentato alla prima vigilia sereno, convinto com’è che ha a disposizione un gruppo che può fare bene; sa bene che è chiamato a vincere i play off, ma sa anche che la serenità aiuta a conquistare le vittorie importanti. Un compito arduo, ma che Rizzo sembra voler affrontare nel segno della serenità più assoluta.
Domani i salentini saranno di scena sul campo della Paganese nel penultimo impegno della stagione regolare: un match ininfluente per la classifica ma che per Rizzo e il suo staff risulterà di notevole importanza, potendo ricevere importanti indicazioni in vista degli imminenti spareggi.
“In questi primi giorni di lavoro – ha spiegato Rizzo ai giornalisti – ho avuto impressioni ottime e confortanti. Ho visto immediatamente una squadra che si applica: lì dove dobbiamo intervenire, il gruppo ha dato ampia disponibilità. La prova sono i convocati: ci sono tutti, anche infortunati e squalificati, segno di grande coesione che mi è subito saltata all’occhio. A livello personale – spiega il mister – mi sento calmo, sereno e rilassato: ma il piacere di essere qui di nuovo è un aspetto che mi stimola. Faccio un lavoro che mi piace e lo faccio a prescindere da tutto quello che può accadere. Mi hanno fatto piacere i tanti attestati di stima che ho ricevuto in questi giorni: è chiaro che quando si allena si avverte sempre un certo peso, ma ho maturato negli anni la capacità di trasformare la tensione in orgoglio, soprattutto nell’essere qui nella mia Lecce”.
E’ stata, oggi, occasione per tracciare un primissimo bilancio di quanto fatto in queste prime sedute di lavoro: “questo è un gruppo che in campionato – rammenta. Poi c’è stato un momento della stagione in cui abbiamo rallentato: tutte le squadre hanno avuto un calo, purtroppo a noi è capitato nel momento sbagliato. Un calo dettato da molte cose, forse a Lecce soprattutto da punto di vista mentale. Ho parlato con i ragazzi e non nego che alcuni problemi ci fossero: io mi sono seduto accanto a loro e ho spiegato come siamo fatti noi leccesi. Per natura siamo gente di accoglienza e da questa città posso solo trarre benefici. Ho tranquillizzato lo spogliatoio perché attraverso il lavoro e il sudore la gente capirà presto quanto tutti sono attaccati alla causa”.
Da un punto di vista prettamente tecnico-tattico, Rizzo ribadisce che “abbiamo iniziato a lavorare su quei punti che ritenevamo cruciali: i ragazzi si sono subito messi a disposizione, poi è chiaro che nessuno ha la bacchetta magica, e garanzie di risultato non se ne possono dare. La squadra fisicamente l’ho trovata in discrete condizioni, superando qualche perplessità che avevo all’inizio. Tutto sommato il gruppo è pronto”.
Sui singoli, Rizzo spiega che le assenze in difesa comporteranno inevitabilmente qualche cambio. Su tutti risalta l’impiego di Lepore com esterno destro basso. “Non è certamente una novità – chiosa – è un ruolo che sa e può fare. Poi siamo domani non saranno disponibili Giosa (infortunato) e Cosenza (squalificato) ed è normale che bisogna rimediare in qualche modo. Ma se risponderà bene, non è detto che potrei confermare Lepore in quel ruolo. Torromino? Ha avuto un risentimento muscolare, a causa di un brusco movimento: domani valuterò il da farsi. Conto comunque di portarlo in panchina: l’obiettivo è dare un certo minutaggio a quanti più calciatori possibile. Mancosu – infine – sta bene, è recuperato e domani parte dall’inizio”.
Infine, uno sguardo poi al prossimo avversario. “La Paganese non perde in casa da febbraio: domani sarà una partita complicata, ma se andiamo lì solo per preparaci ai playoff sbagliamo già in partenza. C’è da crescere in motivazioni, stima e voglia. Andremo a fare la nostra partita perché ho bisogno di capire tante cose, soprattutto in chiave emozionale, e che scelte fare nell’immediato futuro. La mia idea di calcio – conclude – predilige le verticalizzazioni, ma questa è una squadra che sa palleggiare e di certo non rinuncio a questo aspetto”.
Errnesto Luciani