FELICE EPILOGO PER LO STUDENTE PATRICK ZAKI FINALMENTE SCARCERATO
Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere da quasi due anni con l’accusa di diffusione di notizie false, sarà finalmente scarcerato.
Il giovane «non è stato assolto», ma verrà rilasciato dal carcere nelle prossime ore e dovrà apparire davanti alla corte di nuovo il 1 febbraio. L’ordine di scarcerazione — secondo fonti legali vicine a Zaki — è stato già firmato. Hoda Nasrallah, la legale di Zaki, ha confermato al “Corriere della sera” che il rilascio dovrebbe avvenire a breve dal carcere di Tora al Cairo.
L’annuncio è stato accolto con un urlo di gioia nel tribunale di Mansoura, dove oggi si è svolta una nuova udienza del processo.
Dopo l’annuncio, la gioia di Georges Zaki, padre di Patrick, della madre Hala e della sorella Marise era incontenibile. Il padre ha abbracciato anche i due diplomatici italiani presenti a Mansoura. L’Italia ha fatto la sua parte in questa triste vicenda in cui sono stati violati i diritti umani ripetutamente e si era anche tenuto il peggio, visto il precedente di Giulio Regeni. Questo primo passo fa comprendere quanto sia labile il concetto di libertà in un paese ancora con leggi arcaiche e dittatoriali.
Forse una riflessione sull’abuso della parola “libertà” ultimamente in uso nei cortei No Vax andrebbe fatta. Impedire le libertà personali, come in questo caso, porta ad una palese violazione dei diritti umani, da non confondere con la libertà di scelta. Patrick non aveva possibilità di scelta è stato recluso per 22 mesi senza giusto processo.