FERROVIE DELLO STATO: PIANO INDUSTRIALE 2022-2031, INVESTIMENTI PER DIECI MILIARDI DI EURO IN PUGLIA
L’amministratore delegato Luigi Ferraris ha presentato il piano industriale del gruppo Fs per il periodo 2022-2031. Sono previsti, fra l’altro, investimenti per 190 miliardi in tutta Italia fra cui dieci riguardanti la Puglia fra RFI e, per infrastrutture stradali, Anas.
Interventi programmati in Puglia:
Velocizzazione e potenziamento
Gli interventi di potenziamento tecnologico in corso sulla linea Lecce-Bologna consentiranno ai treni di raggiungere la velocità di 200 Km/h, risparmiando circa 45 minuti da Bologna a Bari e un’ora fino a Lecce, secondo il modello di esercizio che verrà adottato. Questo risultato sarà possibile anche grazie alla realizzazione di quattro nuovi “apparati centrali computerizzati multistazione – Accm” nelle stazioni di Lecce, Brindisi, Bari e Foggia che aggregheranno i sistemi che controllano la circolazione mettendoli in dialogo tra loro. La tratta Lecce-Bari diventerà un unico apparato/stazione lungo 150 km e il tratto Bari-Foggia un’unica stazione lunga 130 km. Questo permetterà di gestire al meglio la circolazione e di velocizzare i tempi di viaggio: Lecce-Bari si percorrerà in un’ora, Bari-Foggia in meno di un’ora. Il sistema Accm è già attivo tra Lecce e Brindisi ed entrerà in funzione sulle linee Foggia-Bari e Bari-Brindisi entro il 2024.
Alta velocità-capacità Bari-Napoli
Il nuovo itinerario prevede interventi di raddoppio delle tratte ferroviarie e la velocizzazione della linea. Si potrà viaggiare fino a 250 km/h, con un aumento dell’offerta di trasporto ferroviario (treni passeggeri Frecce, Intercity e regionali e treni merci) che connetteranno la Puglia e la Campania alla rete Alta Velocità. Entro il primo semestre del 2027, alla conclusione dei lavori, sarà possibile andare da Bari a Napoli in 2 ore e da Lecce in 3 ore mentre da Bari a Roma si impiegheranno 3 ore e in partenza da Lecce 4 ore. Già nel 2024 verrà attivata la tratta Cancello – Frasso e questo consentirà di avere un treno diretto Puglia – Napoli.
Allo stato attuale le attività sui vari lotti della Napoli Bari risultano le seguenti: completati nel 2017 i primi due lotti Napoli Afragola e Bovino-Cervaro, Napoli-Cancello, Cancello-Frasso, Frasso-Telese e Apice-Hirpinia: in costruzione Telese- San Lorenzo, San Lorenzo-Vitulano: in costruzione Orsara-Bovino e Hirpinia-Orsara: a breve la consegna dei lavori. I cantieri della -Bari – Napoli saranno tutti operativi entro il 2022.
Fermata AV Foggia Cervaro
La nuova fermata AV Foggia Cervaro avrà due banchine lunghe 400 metri e pensiline di 250 metri, un sottopasso ciclopedonale, rampe per disabili, ascensori, un’area d’attesa, servizi igienici, locali commerciali e un’area d’interscambio con 300 stalli per auto e bus e un parcheggio riservato alle bici. La nuova fermata offrirà alla Capitanata un’ampia offerta di collegamenti Frecce, Intercity e treni regionali. Attivazione prevista nel 2025.
Collegamento aeroporto di Brindisi
Il progetto prevede la realizzazione di una linea a binario unico lunga 6 km e di una nuova stazione ferroviaria nell’Aeroporto di Brindisi/Salento. Opera che collegherà direttamente l’aeroporto di Brindisi alle stazioni di Lecce, Brindisi, Taranto e quelle a sud di Bari. In meno di mezz’ora sarà possibile raggiungere in treno l’Aeroporto di Brindisi/Salento dal centro di Lecce e in circa 45 minuti da Taranto. Attivazione prevista nel 2026.
Collegamento Porto di Brindisi
Il progetto consiste nella realizzazione, a sud di Brindisi, di un nuovo raccordo ferroviario tra l’area retrostante il porto di Brindisi e la tratta ferroviaria Brindisi – Lecce. Verrà realizzata a sud di Brindisi una nuova stazione dedicata esclusivamente ai treni merci, con binari capaci di accogliere treni lunghi fino a 750 metri. Grazie a questo intervento la stazione di Brindisi sarà liberata dai treni merci e le aree urbane dal transito dei treni Diesel utilizzati oggi sui raccordi e nella zona ASI. Attivazione prevista nel 2026.
Collegamento Porto di Taranto
Il progetto è suddiviso in due lotti: il primo prevede il collegamento ferroviario della stazione di Cagioni al Molo Polisettoriale. Il “primo miglio” consentirà di caricare e scaricare i container dalle navi direttamente sui treni collegando il porto jonico alla linea Adriatica. Il secondo lotto prevede la realizzazione di un fascio di binari collegato a uno stabilimento logistico, nell’ambito del porto, per il ciclo del freddo dove verranno fatte lavorazioni di prodotti surgelati. Le attivazioni di entrambi i lotti sono previste nel 2023.
Nodo di Bari (Variante Sud)
Il progetto della variante a sud di Bari – nel tratto Bari Centrale – Bari Torre a Mare -prevede lo spostamento dell’attuale linea verso l’entroterra con l’attivazione di tre nuove fermate: Bari Campus, Bari Executive e Triggiano; più la realizzazione di una linea a quattro binari tra Bari Centrale e Bari Executive. I lavori saranno avviati entro il 2022 e si concluderanno nel 2026. La “variante ANAS” sulla SS16, opera preliminare, sarà ultimata entro il 2022.
Nodo di Bari (Variante Nord)
Il progetto della variante a nord di Bari prevede lo spostamento dell’attuale linea ferroviaria che attraversa i centri urbani di Palese e Santo Spirito verso l’entroterra.
Elettrificazione linee
Gli interventi di elettrificazione e di potenziamento infrastrutturale di RFI della linea Barletta-Canosa consentiranno collegamenti diretti da Fasano, via Bari con vantaggi per la mobilità. Una volta completata l’integrazione della stazione di Barletta con la rete di Ferrotramviaria sarà possibile creare un collegamento diretto fra Canosa e l’Aeroporto di Bari. Il progetto comprende anche la realizzazione della nuova fermata di Barletta Ospedale che sarà attivata entro il 2025. I lavori di elettrificazione saranno ultimati nel 2026. Ferrovie del Sud Est completerà l’elettrificazione della linea Martina Franca – Lecce – Gagliano del Capo che consentirà di connettere la dorsale salentina alla rete ferroviaria nazionale.
Riqualificazione stazioni pugliesi
Rfi proseguirà nei prossimi anni l’innalzamento dei marciapiedi per facilitare la salita e la discesa dal treno, l’installazione di ascensori per collegare il sottopasso direttamente alla banchina, l’ammodernamento del sistema di informazione al pubblico e degli spazi di attesa nelle stazioni di Brindisi, San Severo, Taranto, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Lecce, Foggia, Trinitapoli, Mola di Bari e Bari Palese Macchie. Ferrovie del Sud Est riqualificherà venti stazioni dislocate tra Bari e il Salento: Castellana Grotte, Alberobello, Noicattaro, Otranto, Gallipoli, Casarano, Novoli, Maglie, Tricase, Manduria, Ceglie Messapica, Zollino, Locorotondo, Putignano, Martina Franca, Crispiano, Conversano, Noci, Rutigliano e Valenzano.
Passaggi a livello
RFI prevede di chiudere nei prossimi anni 20 passaggi a livello a Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Trani, Barletta, Brindisi, Bari e Massafra. Dal canto suo, Ferrovie del Sud Est ha in previsione di chiuderne 67 e di adeguare tecnologicamente altri 288 passaggi a livello.
Strade
Anas procederà alla riqualificazione della SS Bari-Brindisi-Lecce, realizzerà la variante Bari-Mola di Bari, la SSV del Gargano tratto Vico del Gargano-Mattinata, la SS89 che collega San Giovanni Rotondo-Manfredonia e la Maglie Santa Maria di Leuca
Polo passeggeri: investimenti per 813 milioni
Ogni giorno circolano in Puglia più di 400 treni regionali (200 di Trenitalia e 200 di Ferrovie del Sud Est) e 1600 corse bus che collegano oltre 150 località regionali, dai piccoli ai grandi centri urbani.
Entro il prossimo biennio Trenitalia completerà il rinnovo della flotta regionale con 43 nuovi treni POP – di cui la metà già in circolazione – e ulteriori quattro treni in fase di definizione con Regione Puglia, più tre treni Jazz già in circolazione. L’età media dei convogli passerà a quattro anni. Trenitalia potenzierà l’offerta di collegamenti e attiverà nuovi collegamenti da e per gli aeroporti di Bari e di Brindisi.
Ferrovie del Sud Est proseguirà il rinnovo delle flotte di treni e bus con l’acquisto di 36 treni elettrici e 438 bus, più nove treni e 27 bus a idrogeno che circoleranno, dal 2026, nel bacino di Gallipoli. Attraverso la creazione di un sistema a raggiera incardinato su centri di interscambio treno/bus (10 nel barese e 10 nel Salento), FSE sperimenterà un sistema integrato di trasporto treno/bus nel bacino di Bari – Martina Franca, dove attualmente l’80% degli spostamenti avvengono con auto privata e solo il 16% su gomma e il 4% su ferro. L’obiettivo è quello di realizzare un servizio TPL integrato (treno+bus) che intercetti il 29% degli spostamenti ridimensionando l’uso dell’auto privata al 71%.
Polo urbano: valorizzazione di 1,2 milioni di mq
Il progetto del Nodo verde di Bari Centrale prevede la realizzazione di una stazione giardino costruita sopra i binari con servizi per viaggiatori e cittadini. Nei pressi della stazione, nascerà un nuovo parcheggio per i bus. Il terminal occuperà una superficie di circa un ettaro e sarà dotato di 18 stalli per i pullman, protetti da pensiline. Il parcheggio avrà un’area destinata ai viaggiatori dove troveranno spazio una biglietteria, bagni e altri servizi al pubblico. È previsto un collegamento pedonale tra il nuovo parcheggio e la stazione con un percorso ciclabile collegato a una velostazione.
Nella stazione di Lecce, RFI riqualificherà gli spazi esterni ed interni del fabbricato storico di stazione, abbatterà le barriere architettoniche e rifunzionalizzerà alcuni spazi da destinare a nuovi servizi.
Polo logistica: investimenti per 47 milioni
La linea Adriatica e la Bari – Taranto – Gioia Tauro fanno parte del Corridoio TEN-T Scandinavia – Mediterraneo. Per questo motivo, una serie di fermate/stazioni presenti sulla linea Adriatica sono state ammodernate con binari lunghi 750 metri per renderle più attrattive dal punto di vista commerciale. Sono state già adeguate quelle di Ripalta, San Severo, Molfetta, Bari Santo Spirito, Polignano a Mare, Squinzano, Surbo, Palagiano, Bellavista e Cagioni. Gli altri impianti interessati dall’adeguamento dei binari agli standard europei saranno quelli di Incoronata, Cerignola, Trinitapoli, Giovinazzo, Ostuni, Sannicandro di Bari, Grottalupara e Ginosa.
Scalo merci Bari Lamasinata
E’ prevista la realizzazione di una nuova stazione più a nord di quella esistente per consentire l’arrivo di treni merci lunghi fino a 750 metri. A breve lo scalo avrà due binari in grado di accogliere treni merci lunghi fino a 575 metri.
Terminal Bari Ferruccio
Saranno realizzate nuove superfici coperte (20mila mq) e ampliate le aree destinate a piazzali per uso logistico (65mila mq) e verranno allungati a 750 metri tre binari. Previsto anche l’acquisto di cinque gru. All’interno del terminal verranno avviate attività di manovra e di handling Grazie a questi interventi nei prossimi anni si prevede un incremento dei collegamenti merci dagli attuali 1600 treni/anno a 2500 treni/anno.