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FESTIVAL GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO

FESTIVAL GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO

Domani, ultima giornata, la consegna dei premi “Caravella”

La quarta e ultima giornata del Festival Giornalisti del Mediterraneo – quella della consegna dei premi “Caravella” 2022- racconta una Otranto candidata a diventare Capitale Italiana della Cultura 2025. Un titolo che Otranto – la città dell’abbazia di San Nicola di Càsole, luogo mistico e sincretico di coesistenza pacifica e feconda tra Oriente e Occidente; la città del Mosaico pavimentale più “ecumenico” del mondo; – si è già conquistata agli occhi della Storia.

Proprio ad Otranto, la città divenuta nei fatti capitale dell’accoglienza durante la crisi umanitaria degli anni Novanta – quelli dei primi sbarchi di disperati in arrivo sui barconi dall’altra parte del Canale – verranno consegnati domani sera i sette premi “Caravella del Mediterraneo” che il comitato scientifico del Festival ha individuato per l’edizione in corso, la quattordicesima, che vede in questi un pubblico numeroso e molto attento prendere parte agli appuntamenti dell’iniziativa.

Appuntamento alle 21 in Largo di Porta Alfonsina, dove, nel corso di una serata presentata dal giornalista Vincenzo Sparviero,le caravelle di pietra simbolo della manifestazione verranno ritirate da un nutrito parterre di ospiti: Gabriella Simoni, inviata di guerra del Tg5; Stefania Battistini (nella foto), inviata di guerra del Tg1; Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede; Giuseppe Brindisi, conduttore di “Zona bianca” (Rete4); David Puente, vicedirettore di “Open” (La7); Renato Piccolidel Tg3 Puglia;  Andrea Scanzi (Il Fatto Quotidiano).  Che così commenta il riconoscimento: “Ricevere il Premio Giornalisti del Mediterraneo 2022 è una grande gioia e un grande onore. È un premio glorioso e prestigioso, dalla nobile storia e dal notevole albo d’oro. Spero che la giuria me lo abbia assegnato non solo per la mia produzione giornalistica (sulla carta stampata per Il Fatto Quotidiano, in tivù, sui libri, sui social), ma anche per la mia attività – a cui tengo moltissimo – di autore e interprete teatrale. Non vedo l’ora di ritirare il premio il 10 settembre a Otranto, realtà peraltro di raro fascino. I premi – quelli belli, e questo lo è senz’altro – inorgogliscono, ma al tempo stesso portano con sé tanta responsabilità in più. Se ti premiano, vuol dire che hanno fiducia in te e si aspettano ancora molto da te. In questo senso, spero con tutto il cuore di meritare una simile onorificenza. Grazie!”

 

luciani.2006@libero.it

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